Politica

Il Pd vuole tornare “ai fasti del passato” con i candidati Giulitto e Campanelli

Tommaso Cataldi
Presentazione dei candidati Pd
Giulitto è sindaco di Bitritto e dirigente dell'assemblea nazionale, oltre che vice segretario della segreteria provinciale. Campanelli è invece consigliere comunale di Bari
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Si è tenuta ieri mattina presso la sede del Partito Democratico di Bitonto la presentazione dei due candidati dem Giuseppe Giulitto, nel collegio uninominale per la Camera, e Salvatore Campanelli, nel collegio uninominale per il Senato.

«Una sede officina di politica – l’ha definita il segretario del circolo bitontino Michele Naglieri, aprendo l’incontro – perché abbiamo l’obiettivo di ritornare ai fasti del passato riunendo il centrosinistra bitontino. Il Pd deve fare la parte del leone. Renzi, l’altro giorno proprio qui a Bitonto, ci ha chiesto un impegno particolare, ci ha chiesto entusiasmo. Eviteremo le frizioni interne perché è impensabile che la gente dimentichi che un leader del centrodestra che ha portato lo spread alle stelle, oggi venga a raccontare ciò che non è».

Giuseppe Giulitto è il sindaco di Bitritto ma anche dirigente dell’assemblea nazionale del Partito Democratico e vice segretario della segreteria provinciale. «Sul tavolo pongo la garanzia di un percorso di ricongiungimento – ha esordito l’esponente dem –, un percorso che va fatto insieme, con condivisione e partecipazione. Bitonto poteva esprimere una candidatura ma questo ormai fa parte del passato, bisogna guardare l’opportunità politica. Dobbiamo avere questo tipo di consapevolezza: la candidatura della segreteria provinciale è un rafforzamento e un’opportunità oggettiva. Se il centrosinistra otterrà un ottimo risultato, sarà un punto di partenza per un percorso amministrativo».

«La mia priorità è il territorio – ha continuato Giulitto – che conosco bene. La candidatura è condivisa e voluta fortemente da Antonio Decaro e parte da un percorso chiaro nella Città metropolitana. Ieri, per esempio, ero al consiglio comunale di Modugno per dire ‘no’ all’inceneritore per la tutela della salute dei cittadini. Ci sentiamo più credibili rispetto ad altri perché parliamo con proposte concrete. Stiamo poi puntando sulla raccolta differenziata, una rivoluzione culturale: l’ambito di raccolta ottimale (Aro) è una legge regionale e va rispettata».

Il sindaco di Bitritto guarda ora alle scelte fatte dal governo e alle proposte che provengono dalle altre coalizioni. «I governi di Renzi e Gentiloni hanno fatto più leggi degli ultimi quarant’anni, certamente coraggiose, alcune impopolari ma i contenuti sono stati giusti. Una delle pecche di Renzi è stata quella di non far partecipare le associazioni di categoria: la scuola, ad esempio, andava coinvolta di più. Si poteva e dobbiamo fare molto di più, salvando però le cose buone perché c’è il rischio di mettere in difficoltà le future generazioni. Dobbiamo ridare dignità ai partiti, i quali devono tornare ad essere contenuti di idee, e recuperare il contatto con la gente perché non c’è più nessun tipo di confronto. Più prendiamo in giro i giovani, più la politica sarà odiata. Berlusconi sta facendo sceneggiate in tv; c’è chi sta promettendo assistenzialismo con un reddito di cittadinanza, a differenza dei Rei e Red che prevedevano prestazioni da effettuare. I nostri ‘amici’ di Leu sono un vero pericolo per il centrosinistra: la loro scelta di separarsi crea problemi e chi vota per loro è come se votasse per Salvini, con una persona al loro interno che viene a fare la prima donna a Bitonto (in riferimento a D’Alema, ndr), buttando tutti a mare. È poi vero che in Italia c’è un’imposizione fiscale alta ma non si può attuare la ‘flat tax’ perché è incostituzionale e perché l’imposta va pagata in maniera proporzionale: è giusto abbassare il cuneo fiscale ma in modo equo e giusto».

Salvatore Campanelli è invece un consigliere comunale di Bari, anch’egli vicino politicamente a Decaro. «La rottura che a Bitonto probabilmente esiste deve finire – ha affermato il consigliere comunale barese – perché noi siamo un partito e dobbiamo fare politica sul territorio. Noi lo rappresenteremo a livello nazionale, saremo i portavoce. Il Movimento 5 Stelle esiste ma non si vede, è un fantasma: l’Inps non riesce a pagare le pensioni e loro promettono enormi bugie. Berlusconi sta cercando di portare avanti il carrozzone ma non sa più cosa dire perché il condono non attacca più. Noi del Pd siamo una vera realtà. Chi fa le leggi può anche sbagliare ma ci deve essere data la possibilità di modificarle. Cerchiamo di eliminare la parola ‘io’ ma parliamo col ‘noi’».

lunedì 19 Febbraio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:18)

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