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A Luigi Presicce la stella al merito ANAS per gli aiuti al popolo ucraino

Mariella Vitucci
Luigi Presicce
Sarà conferita tra una settimana al comandante del SASS Puglia, anche per il sostegno a istituzioni e famiglie durante la pandemia
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Una nuova stella brillerà sul petto di Luigi Presicce: quella al merito della Rete Associativa ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale) per l’anno 2022. Questa la motivazione: “per l’impegno instancabile profuso nei confronti delle vittime nel conflitto in Ucraina e per il sostegno alle istituzioni e alle famiglie durante la pandemia”. Presicce, comandante dell’associazione di protezione civile SASS Puglia e presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Bitonto, salentino di nascita ma bitontino d’adozione, non nasconde l’orgoglio per questo riconoscimento che gli sarà conferito a Torino tra una settimana.

“Una persona da piccolo – scrive in una dedica ai genitori – mi diceva sempre: sii un punto di riferimento in qualsiasi situazione, sii una persona che antepone, all’interesse personale, quello collettivo. Ebbene sì, io devo tutto a quella persona e alla sua consorte. Se oggi posso scrivere tutto questo, è soprattutto merito loro”.

«La forza dell’esempio: è questo il più grande insegnamento che ho ricevuto», ribadisce Luigi Presicce a BitontoLive. Suo padre Marcello, prossimo ai 70 anni, è stato comandante della stazione dei Carabinieri di Bitonto per 25 dei suoi 45 anni di carriera. Un modello di sacrificio e impegno, insieme a mamma Liliana. La famiglia Presicce, originaria di Nardò, si trasferì a Bitonto per seguire papà Marcello. E a Bitonto Luigi ha messo radici e ha costruito la sua nuova famiglia con la moglie Francesca.  

«Non girare mai la testa dall’altra parte di fronte ad un’ingiustizia o a un atto di delinquenza. Questo mi ha sempre ripetuto mio padre. La legalità prima di tutto. E l’ha sempre messo in pratica: fino all’ultimo giorno di servizio, quando non era più un giovanotto, non si è mai tirato indietro di fronte ad un inseguimento a piedi o ad un muretto da scavalcare», racconta Luigi.

La stella della Rete nazionale ANAS è un’attestazione di merito per aver contribuito ad alleviare le sofferenze del popolo ucraino con gli aiuti umanitari e i medicinali «consegnati in zone dove scarseggiava persino la tachipirina. E poi con il supporto alle famiglie spaurite, a cui abbiamo trovato una sistemazione in Italia. La convivenza con le famiglie ospitanti non è facile, ma anche in questo l’esempio dei miei genitori mi è di aiuto, perché per anni hanno aperto le porte della nostra casa ad una studentessa messicana, Monica, che è diventata parte della nostra famiglia. Ora è sposata e madre, ma non ci ha dimenticati. Siamo cresciuti con i valori dell’accoglienza e dell’ospitalità, che sto cercando di tramandare a mio figlio».

domenica 26 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:22)

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