Attualità

Palombaio dice no ad un centro di accoglienza per migranti

Tommaso Cataldi
Via Piave a Palombaio
In via Piave un immobile è stato reso disponibile da privati, in risposta all'avviso pubblico della Prefettura di Bari
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Da qualche giorno gli abitanti di Palombaio sono in fibrillazione per l'annunciato arrivo di un numero indefinito di migranti, destinati ad alloggiare in uno stabile in via Piave. L'immobile sarebbe stato reso disponibile come centro di accoglienza dai proprietari, in risposta all'avviso pubblico della Prefettura di Bari.

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Si è subito costituito un comitato spontaneo di cittadini, denominato “Difendiamo Palombaio”, contrario al centro di accoglienza. Il comitato sta raccogliendo firme per una petizione affinché “il soggiorno dei richiedenti asilo politico non avvenga a Palombaio perché l’ubicazione dei locali individuati destinati ad alloggio temporaneo – sottolineano i cittadini firmatari – è in pieno centro urbano, in un quartiere di case padronali con elevatissimo numero di persone anziane e minori a rischio devianza”.

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“All’inadeguatezza contingente – continua la nota – si aggiungono le carenze ormai endemiche della frazione (assenza di sicurezza e assistenza sanitaria), andando quindi ad appesantire un clima già fortemente instabile”.

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Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale. In un post sulla sua pagina facebook, il sindaco Michele Abbaticchio ha dichiarato di aver disposto “l'immediata interruzione dei lavori in corso presso l’edificio reso disponibile da privati alla Prefettura, in quanto non coerenti con le disposizioni regolamentari in materia”. Abbaticchio precisa che il Comune "non può decidere nel merito della scelta dei concittadini proprietari dell'edificio di metterlo a disposizione come centro di accoglienza a Palombaio", ma garantisce "assoluto controllo affinché tutte le procedure vengano rispettate”.

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domenica 16 Ottobre 2016

(modifica il 29 Giugno 2022, 1:12)

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Antonio lovascio
Antonio lovascio
7 anni fa

Mi dispiace ma non possiamo accogliere queste persone sconosciuti

Gioacchino Veneto
Gioacchino Veneto
7 anni fa

Ormai in Italia viviamo in un regime di dittatura indiretta. Purtroppo le scatole cinesi per noi italiani sono diventate pane quotidiano ma legalizzate, specialmente quando si tratta di Pubblica Amministrazione. La nostra Frazione è già stata vessata abbondantemente. Adesso una ulteriore si sta approssimando nel nostro tessuto sociale d già abbondantemente a rischio e compromesso. Ma aldilà della nostra piccola realtà, gli Organi Istituzionali si rendono conto degli obrobri che stanno creando con l’accoglienza selvaggia di questa gente? la norma parla se non erro di rifugiati e non di latro. Possibile che tutti quelli che sbarcano sono tutti richiedenti asilo? cosa vuole ottenere lo Stato Italiano con tale comportamento?