I danni maggiori li ha subìti il territorio tarantino, ma Copagri Puglia chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intero territorio pugliese a causa delle abbondanti nevicate di questi giorni e, soprattutto, delle gelate che hanno colpito le campagne.
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La distribuzione regionale delle industrie ortofrutticole evidenzia una spinta concentrazione territoriale: le prime quattro regioni (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria) concentrano oltre il 55% del tessuto industriale di settore, cui corrisponde un peso proporzionale in termini di occupazione (nelle stesse regioni risultano occupati circa il 40% del totale di settore).
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Nel caso delle ortive il 61% della produzione lorda lavorata nazionale viene generata da cinque regioni (Campania, Puglia, Sicilia, Lazio ed Emilia Romagna).
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"Il riconoscimento dello stato di calamità naturale – scrive in una nota il presidente regionale della Copagri Puglia Tommaso Battista – permetterebbe alle aziende agricole danneggiate di accedere non solo ai benefici del decreto legislativo 102/04 (anche se limitati solo alla riduzione contributiva del 25% per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali), ma anche alla sottomisura 5.2 del Piano di Sviluppo Rurale Puglia non ancora attivata, che permetterebbe il ripristino del potenziale produttivo perso".
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"Inoltre – sottolinea Battista – la Confederazione dei produttori agricoli di Puglia chiede l’intervento delle autorità competenti per monitorare i prezzi dei prodotti ortofrutticoli. Nella serata di lunedì scorso 9 gennaio al banco dei supermercati, ad esempio, le rape costavano 5 euro al chilo: si tratta di prezzi assolutamente eccessivi che, oltre a danneggiare i consumatori, sbeffeggiano gli agricoltori”.
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Bari, 11 gennaio 2017
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Il Presidente
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Tommaso BATTISTA
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