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Emergenza neve, l’Asl Bari ha fatto squadra

La Redazione
Ambulanza nella neve
Il dg Montanaro: «Ringraziamento speciale a tutto il personale»
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Il direttore generale dell'Asl Bari Vito Montanaro fa il punto su attività, interventi e servizi utili che l'azienda sanitaria locale ha messo in campo, in collaborazione con gli enti preposti, per fronteggiare l’emergenza neve sul territorio e per limitare i disagi alla popolazione.

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«Un'attività intensa e proficua – dichiara il dg – cominciata mercoledì 4 gennaio, data in cui è stata inviata a tutti i direttori di macrostruttura della Asl di Bari una circolare operativa avente ad oggetto "Allerta dal Settore Meteo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per le nevicate attese anche sul litorale a partire dalla notte tra il 5 e il 6 gennaio 2017 – Avvio delle attività necessarie per gestire l’emergenza"».

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Con questa comunicazione la direzione generale ha disposto ad esempio al direttore coordinatore del 118 e ai direttori medici e amministrativi dei presidi ospedalieri di "attivarsi urgentemente per porre in essere tutte le azioni necessarie e di competenza dell'azienda sanitaria, raccordandosi anche con altri uffici territoriali e con organi terzi esterni all’Asl".

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«Nella buona gestione delle attività – sottolinea Montanaro – è risultata determinante la collaborazione con Prefettura, Protezione civile, Comuni dell'Area metropolitana, Anas, forze dell’ordine e Polizia locale, e la condivisione delle informazioni e la gestione in rete delle situazioni potenzialmente critiche».

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Nel suo bilancio il direttore generale mette anche in evidenza «il contributo fornito dalle associazioni di volontariato grazie ai quali siamo, solo per fare un esempio, riusciti a garantire l’agevole accesso a tutte le scale di Pronto soccorso nelle diverse strutture ospedaliere».

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«Voglio anche sottolineare – aggiunge – il lavoro egregio svolto dall’area tecnica che ha con tempestività fatto fronte ad una serie di problematiche sorte all’interno di alcune strutture della Asl Bari alle quali si è prontamente posto rimedio evitando disagi o malessere ai pazienti. Grandissimo è stato l’impegno dimostrato dall’intero personale medico e di comparto ed in particolare dagli autisti dei pronto soccorso, il cui apporto è stato essenziale per evitare il blocco delle attività assistenziali».

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Le attività messe in campo per l'emergenza neve, suddivise per aree e presidi ospedalieri

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Coordinamento del 118

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Da quando è partita l’allerta meteo per freddo e neve, il coordinatore del 118 ha organizzato tre squadre di operatori che, con mezzi speciali, hanno assicurato continuamente lo spostamento fisico di tutti gli operatori in servizio nelle postazioni del 118, per garantire la presa in servizio in entrata e in uscita di medici, infermieri e autisti. Così facendo tutte le postazioni hanno avuto in servizio il personale previsto e programmato e tutte le postazioni hanno garantito la presenza di medici in servizio come da turni.

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Solo nei Comuni di Santeramo e Gravina in Puglia, per un breve periodo di tempo, a causa dei gravi problemi di viabilità, anche le autoambulanze hanno registrato difficoltà nella circolazione.

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Quest'organizzazione proseguirà sino al superamento completo della fase in essere di emergenza neve.

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Dipartimento immunotrasfusionale (Simt)

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I Servizi trasfusionali dell'Asl di Bari non hanno potuto effettuare le raccolte esterne programmate nelle giornate del 6, 7e 8 gennaio nei punti fissi di raccolta o con autoemoteche. Tali raccolte avrebbero garantito un approvvigionamento di circa 250 unità di sangue. Si sta dunque determinando un progressivo esaurimento delle scorte strategiche per garantire la richiesta di emocomponenti nelle condizioni mediche e chirurgiche di routine e di urgenza. Sono in ogni caso garantite le situazioni di emergenza/urgenza trasfusionale di tutti i presidi ospedalieri pubblici e delle case di cura private accreditate che fanno capo alle strutture trasfusionali aziendali. È in atto il coinvolgimento delle associazioni e federazioni donatori di sangue e delle forze dell’ordine già convenzionate con la Asl Bari, per garantire nei prossimi giorni un invio costante di donatori presso le strutture trasfusionali, con particolare riferimento a quelle di Bari San Paolo, Bari Di Venere e Molfetta. Ciò garantirebbe il soddisfacimento di tutte le richieste trasfusionali anche nel caso di una situazione metereologica persistentemente problematica.

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L’Area gestione tecnica ha predisposto per quasi tutti i presidi ospedalieri della Asl interventi mirati.

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Ospedale di Altamura

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Sono stati fatti intervenire due spalaneve con spargitore di sale prevalentemente sulle corsie di accesso al pronto soccorso. A causa della grande quantità di neve si sono avute infiltrazioni d'acqua dal terrazzo causate dall'otturazione dei pluviali. Il freddo ha causato la rottura di un giunto elastico della tubazione dell'impianto di riscaldamento con conseguente perdita d'acqua nel pronto soccorso. A causa del vento forte si sono riscontrate anche infiltrazioni di aria fredda nelle degenze esposte a nord. Tutti questi disagi sono stati prontamente gestiti dagli operatori locali dell’area tecnica per evitare malesseri ai pazienti.

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Ospedale San Paolo di Bari

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Una squadra di una ditta esterna, con spalaneve e spargitore di sale, ha liberato l'accesso al pronto soccorso. È intervenuta la protezione delle uta (unità trattamento aria) sensore antigelo, che ha permesso l'immissione di aria fredda nelle unità operative, con conseguente blocco degli interventi chirurgici. Il pronto intervento della ditta di manutenzione ha escluso il sensore guasto consentendo la ripresa delle attività chirurgiche.

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Domenica 8 gennaio, a causa del forte carico elettrico, la protezione di un trasformatore elettrico ha escluso l'alimentazione elettrica in vari reparti dell’ospedale. Le basse temperature hanno attivato le chiusure delle serrande tagliafuoco non permettendo quindi la distribuzione dell'aria calda in alcuni ambienti del blocco operatorio. Infine la quantità di neve accumulatasi sul terrazzo ha provocato il cortocircuito di una pompa del sistema aspirazione vuoto.

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Ospedale Di Venere di Bari

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Una squadra di una ditta esterna, con spalaneve e spargisale, ha liberato i percorsi di accesso al pronto soccorso. A causa del freddo si sono verificati due blackout da parte dell'Enel, ed è intervenuto il gruppo elettrogeno. Le interruzioni di energia elettrica hanno provocato il blocco dei sistemi di funzionamento delle pompe di calore che però sono state prontamente riavviate con l'intervento dei manutentori interni.

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Dalle 8 di sabato 7 gennaio gli effetti sull’attività ospedaliera del presidio Di Venere-Fallacara derivanti dall’emergenza maltempo sono stati affrontati attraverso la costituzione di un'apposita unità di crisi, costituita per affrontare le criticità derivanti dalla carenza di personale medico e infermieristico impossibilitato a raggiungere il posto di lavoro, per gestire il personale trattenutosi oltre il proprio orario di lavoro, per gestire la maggiore affluenza di pazienti in pronto soccorso e di pazienti critici nelle terapie intensive, con la necessità di reperimento straordinario di farmaci anche presso altri presidi; collaborare attivamente alla ricerca di una ragazza di Acquaviva (poi ritrovata) che sarebbe dovuta essere dializzata al Di Venere ma della quale non si avevano ancora notizie alle 13 dell'8 gennaio.

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Ospedale di Monopoli

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È stato effettuato un intervento di spargimento di sale sui percorsi di accesso al pronto soccorso ad opera di manutentori aziendali interni. Non c'è stata forte precipitazione nevosa.

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Ospedali di Molfetta, Corato e Terlizzi

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Lo spargimento del sale è stato affidato ai manutentori interni aziendali, mentre per la sola Terlizzi è stata richiesto l’intervento di un mezzo spalaneve l'8 gennaio.

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Ospedali San Paolo, Molfetta, Terlizzi, Corato e Perinei

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In occasione dell'emergenza neve le direzioni mediche dei presidi ospedalieri dell'area Bari Nord hanno operato in stretta collaborazione con i dirigenti responsabili di pronto soccorso, per garantire le attività sanitarie in emergenza urgenza.

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Sono stati predisposti turni di reperibilità attiva per tutto il personale di dirigenza e comparto delle unità operative di emergenza, laddove non presente la guardia attiva o rinforzo della guardia (pronto soccorso, sala operatoria, anestesia e rianimazione, reparti chirurgici, servizi di radiologia, di laboratorio analisi e banca del sangue).

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Già il 5 gennaio è stata consigliata una ricognizione dei turni di servizio, in modo da inserire nei turni i dipendenti residenti in loco. Nei casi eccezionali in cui il personale non riusciva a raggiungere l'ospedale con mezzi propri o pubblici, sono stati utilizzati i mezzi aziendali (auto, furgoni e autoambulanze) per assicurare la presenza dei dipendenti in ospedale.

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A Corato, in supporto ai mezzi aziendali, è intervenuta anche la Protezione civile. Le attività operatorie, con l'elasticità imposta dalla contingenza, hanno assicurato sempre le emergenze urgenze, e dov'era presente il personale in servizio, in questi giorni è stato possibile effettuare anche interventi in elezione.

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Al San Paolo, domenica 8 gennaio si è verificato un improvviso blackout dell'energia elettrica, risolto in meno di un’ora. In questi giorni si è dovuto effettuare il blocco dell'attività operatoria in elezione per le basse temperature presenti nel quartiere operatorio e il mancato ricambio dell'aria, per l'avaria della centralina del gruppo uta e per altre problematiche tecniche dovute sempre al freddo. È stato programmato per le giornate seguenti, tenuto conto che l'emergenza è prevista per le prossime ore, che le attività ambulatoriali prenotate al Cup siano, in caso di mancata erogazione delle prestazioni, riprogrammate, in overbooking, per i prossimi giorni, dandone opportuna informativa agli utenti, al fine di evitare disagi ulteriori.

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All’Ospedale della Murgia Perinei si è verificata una grave criticità per la mancanza di un Servizio trasfusionale in loco. Avendo necessità di sangue per la rianimazione e per l'ortopedia, le ambulanze non sono riuscite a raggiungere il Di Venere e, in estrema ratio, si è provveduto dall'ospedale di Matera previa intesa fra le direzioni mediche. Grosse difficoltà si sono verificate nei trasferimenti per la chiusura delle strade di accesso all'ospedale.

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giovedì 12 Gennaio 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:36)

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