Attualità

Bitonto dice sì al progetto di candidatura a Capitale italiana della cultura 2019

Mariagrazia Lamonaca
L'incontro di ieri sera in biblioteca
Grande partecipazione al primo incontro esplorativo, aspettando il bando del Mibact annunciato entro febbraio
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Si è svolto ieri, nella sala affrescata della biblioteca comunale Rogadeo, il primo incontro informativo sulla candidatura di Bitonto a Capitale italiana della cultura 2019.

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Il progetto di adesione al bando del Mibact è stato presentato dall’assessore al marketing territoriale Rino Mangini: «Vogliamo capire se c'è una base nella cittadinanza che abbia volontà di collaborare insieme per permettere la partecipazione di Bitonto a questo bando. Insomma in questa prima giornata cercheremo di affrontare la questione in maniera macro, senza scendere nei particolari. In seguito ci organizzeremo con dei forum tematici, perché l'idea è portare avanti il progetto con gruppi di lavoro stabili che s'incontrino spesso, per poi arrivare alla produzione del dossier da presentare al Ministero».

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Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha imposto ai Comuni che parteciperanno al bando la presentazione di un dossier di circa 60 pagine dove si elenchino e descrivano tutte le attività e i progetti che il Comune intende mettere in atto durante l'anno per cui si candiderà a Capitale italiana della cultura. Oltre a questo, dovrà descrivere anche il modello di governance (cioè come verranno messi in pratica il programma culturale e l'integrazione tra i vari settori), la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria e gli obiettivi qualitativi e quantitativi perseguiti.

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Per il 2017 è stata scelta Pistoia, mentre entro il 31 gennaio di quest’anno si conoscerà il nome della città scelta come Capitale italiana della cultura 2018. Bitonto si candiderà per il 2019, lo stesso anno di Matera capitale europea della cultura.

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Ma che cos'è nello specifico il progetto Capitale italiana della cultura?

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È un progetto del Mibact che ha come obiettivo sostenere, incoraggiare e valorizzare l'autonoma capacità progettuale e attuativa delle città nel campo della cultura. Stimola insomma gli enti locali (Comuni, unione di Comuni o Città metropolitane) alla progettualità in ambito culturale ma non solo, poiché il Ministero intende questa progettualità come leva per la coesione sociale, l'interazione senza conflitti, la creatività, l'innovazione, lo sviluppo economico individuale e collettivo. Quindi non si tratta solo di un insieme di eventi o progetti culturali, ma di una leva attraverso cui si realizza l'integrazione sociale e culturale e lo sviluppo economico finalizzato al benessere collettivo, quindi economico, finanziario, commerciale, turistico ed anche individuale, ovvero la cosiddetta qualità della vita.

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Un progetto molto complesso, dunque, e proprio per questo si è deciso di coinvolgere il più possibile la città, i settori e soprattutto i gruppi di lavoro.

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«Leggendo i dossier delle città che si sono candidate per il 2018 – ha proseguito Mangini – ci accorgiamo che il documento è abbastanza corposo e comprende non solo la descrizione delle attività che s'intendono svolgere, ma anche il percorso che la città intende creare per programmare un anno di eventi, oltre a tutta una serie di settori che sembrano lontani dalla cultura ma che vengono inclusi nel dossier: welfare, urbanistica, viabilità, sostenibilità, ambiente… Quindi si tratta di un macro dossier che riguarda diversi settori, ma ovviamente tutti accomunati dalla leva dello sviluppo della cultura».

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I premi per la città vincitrice del bando

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Due i premi previsti per la città vincitrice del bando. Il primo è la concessione a fondo perduto del contributo di un milione di euro</strong>; il secondo è di carattere burocratico: il Ministero svincola la città vincitrice dal patto di stabilità per tutte le spese (anche di investimenti strutturali) funzionali alla realizzazione del progetto. Se, ad esempio, nel progetto ci fosse la realizzazione di una strada che deve collegare due musei, la spesa della sua realizzazione, che andrebbe sotto il patto di stabilità, viene svincolata.

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Obiettivi

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Innanzitutto il miglioramento dell'offerta culturale, il rafforzamento della coesione e dell'inclusione sociale, nonché lo sviluppo della partecipazione pubblica, l'incremento del turismo, l'utilizzo delle nuove tecnologie, lo sviluppo dell'innovazione dell'imprenditorialità nei settori culturali e creativi ed il conseguimento di risultati sostenibili nell'ambito dell'innovazione culturale.

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Le finaliste per il 2018

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Le città finaliste per il 2018 sono Trento, Alghero, Palermo, Ercolano, Recanati, Settimo Torinese, Comacchio, Aquileia, Montebelluna e l'unione dei Comuni di Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice, in provincia di Trapani. Tutti i dossier presentati da queste città vanno ad incidere sull'inclusione sociale, che è dunque un elemento importante per la realizzazione del progetto. Dunque il Mibact premia quelle città che riescono, attraverso la cultura, ad attuare progetti di partecipazione attiva e sociale, piuttosto che un mero elenco di eventi culturali fini a se stessi.

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Ecco perché l'amministrazione comunale di Bitonto ritiene indispensabile la partecipazione attiva della cittadinanza a questo progetto, non solo per raccogliere idee e proposte ma anche per creare quella temperie culturale e sociale che è utile alla città, al di là della candidatura a questo bando. Alcuni criteri di conferimento del titolo sono non solo la qualità del progetto ma la capacità generativa del progetto in ambito culturale, turistico ed economico: quanto più il progetto dimostra di generare economia culturale, turistica e sviluppo economico, anche dopo l'anno in cui sarà Capitale italiana della cultura, tanto più avrà possibilità di essere scelta.

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Bando per il 2019 non ancora pubblicato

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Per massima trasparenza, Mangini ha sottolineato che il bando per il 2019 non è ancora stato pubblicato. C’è una nota del febbraio 2016 del ministro Franceschini in cui "si ritiene inopportuno il bando per la Capitale italiana della cultura 2019, soprattutto perché concomitante al progetto della Capitale europea della cultura, previsto per lo stesso anno". L’amministrazione Abbaticchio, tuttavia, ha sentito il Ministero che ha confermato la sua volontà di pubblicare il bando anche per il 2019, per soddisfare la grande richiesta da parte di molte città.

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Soltanto a febbraio si verrà a conoscenza della decisione del Ministero e, dunque, nel frattempo, Bitonto vuole comunque prepararsi a questa eventualità. Nel caso in cui il bando fosse confermato, la città avrà tempo fino a maggio per produrre il dossier da presentare al Ministero.

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Gli interventi

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Già dal primo incontro di ieri è emerso comunque l’entusiasmo da parte dei cittadini per l'eventuale partecipazione al bando. Il salone della biblioteca Rogadeo era affollatissimo, e molti sono stati gli interventi di semplici cittadini e rappresentanti della vita politica e culturale. Diversi di essi hanno messo in luce l’opportunità di gareggiare al bando insieme ad un'unione di Comuni (come avvenuto per il 2018 per i Comuni della provincia di Trapani). Un'ipotesi ben accolta dall’assessore Mangini, il quale ha promesso di prenderla in considerazione insieme, ovviamente, a tutti coloro che si occuperanno del progetto.

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Altri interventi hanno sottolineato come la città dovrebbe prepararsi in toto a questa opportunità, cercando di migliorare anche la propria veste architettonica, soprattutto nel centro antico. Si è fatto notare anche che è importante coinvolgere i cittadini e gli enti locali in tutte le fasi della realizzazione del progetto, cercando di evitare di ricorrere a soggetti esterni com'è invece accaduto in altre città.

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Molti interventi, infine, hanno sottolineato questo o quel progetto o proposta culturale da attuare in vista della candidatura, andando forse fuori tema perché – come ribadito più volte dall’assessore – si è trattato di un primo incontro informativo, finalizzato a capire se e quanto la cittadinanza sia disposta ad andare avanti in questo progetto. I prossimi incontri saranno opportunamente segnalati tramite note stampa ed eventi facebook.

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L'intervento del sindaco

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Il sindaco Michele Abbaticchio, intervenuto a fine incontro, ha espresso soddisfazione e ottimismo riguardo questo progetto: «Se andiamo a vedere chi sono i dieci Comuni candidati quest'anno, scopriamo che non c'è una sola città rispetto alla quale sento che Bitonto possa fare un passo indietro. Io quindi credo fortemente, come voi, in questo riconoscimento. Credo fortemente che riusciremo ad arrivare almeno alla fase finale, tra le prime dieci città. E se riusciamo anche solo in questo intento, abbiamo dato a Bitonto una possibilità che merita inequivocabilmente».

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«Oggi ha continuato Abbaticchio vedo una forte motivazione, che proviene dalla capacità di consolidare quelle che sono state le nostre esperienze derivate dalle iniziative culturali precedenti, e che dimostra come Bitonto ha quella marcia in più. E poi, ovviamente, c'è quello che c'è sempre stato: il nostro patrimonio culturale e architettonico che viene messo alla prova. Ma la Capitale italiana della cultura richiede requisiti che sicuramente abbiamo ma che dobbiamo mettere a sistema. Questo significa anche avere un sistema di gestione dei beni culturali che ha dei riconoscimenti in soggetti gestori ben individuati. Oggi abbiamo dei soggetti gestori che vengono da procedure ad evidenza pubblica che vanno però messi in rete, e a cui imporre una condivisione ed una partecipazione per arrivare ad una tariffa unica e ad un'offerta unica, perché non dimentichiamo che viviamo anche in una Città metropolitana che prevede un progetto di dieci milioni di euro, già stanziati, in cui a Bitonto e in pochi altri Comuni dell'area metropolitani di Bari ci sarà l'accesso ai beni culturali con una tariffa. Questo perché Bitonto è uno dei pochi Comuni del barese che possiedono beni culturali tali da meritare una tariffa di accesso».

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Dunque, ripeto, Bitonto ha tutte le carte in regola per partecipare con successo a questo bando» ha concluso il sindaco.

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venerdì 13 Gennaio 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:35)

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