Dalle frazioni

Campane rotte a Mariotto, la Chiesa accusa l’Enel

Annarita Cariello
Don Emanuele Spano mostra la centralina sostituita
Il parroco don Emanuele Spano ha avviato una raccolta fondi tra i residenti. Servono 3mila euro per ripagare i danni provocati dai ripetuti blackout
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È stata una domenica delle Palme stranamente silenziosa, quella vissuta a Mariotto qualche settimana fa. Le campane della chiesa Maria Santissima Addolorata, infatti, non hanno suonato a festa, come prevede la liturgia e la tradizione, ma sono rimaste ferme e mute. Ai numerosi residenti e ai fedeli, che nei giorni successivi si sono avvicendati in parrocchia per chiedere spiegazioni al parroco, don Emanuele Spano ha prontamente svelato l’enigma: la centralina che regola il suono delle campane era andata in tilt ed è stata sostituita prima della Pasqua.

«Già qualche giorno prima della festività delle Palme ci eravamo accorti che le campane non funzionavano più come al solito, né automaticamente né manualmente. Pensavamo fosse un guasto di ordinaria amministrazione, ma il tecnico convocato in un primo momento, anche in vista della Pasqua, ha subito capito che non si trattava di un danno riparabile in quattro e quattr’otto e ci ha suggerito di chiamare la ditta Giannattasio che nel 2012 aveva riaggiornato l’impianto elettrico delle campane, risalente almeno a vent’anni prima» spiega don Emanuele a BitontoLive. I tecnici, giunti sul posto, hanno consigliato al parroco di sostituire la centralina, acquistandone una nuova, perché i costi per la riparazione sarebbero stati comunque onerosi. Inoltre, anche i meccanismi automatici che regolavano l’oscillazione delle campane, dopo un primo monitoraggio delle apparecchiature, sono risultati non funzionanti e quindi da ripristinare. Costo totale dell’intervento: 3mila euro, da saldare in quattro tranche, la prima di 1.500 euro in scadenza domani. Fondi che la piccola parrocchia di Mariotto non possiede in cassa, e che quindi si è vista costretta a chiedere ai fedeli.

Lanciando una colletta (o crowdfunding per dirla in termini moderni) dall’altare, don Emanuele ha chiesto ai fedeli che assistevano alle celebrazioni domenicali di contribuire con generosità alla riparazione della centralina, e poi è andato a bussare di persona a tutti gli esercizi commerciali delle frazioni, per sollecitare un aiuto più cospicuo. «Avevamo provato a contattare l’amministrazione comunale per capire se potesse darci una mano – racconta il parroco – ma non abbiamo ottenuto risposta. Grazie però all’interessamento del consigliere Gaetano De Palma, abbiamo allacciato relazioni fruttuose con i commercianti delle frazioni e con qualcuno di Bitonto, portando loro delle lettere con fotocopie della fattura già pagata in allegato, per sensibilizzarli a sostenere insieme a noi le spese per le campane. Le risposte sono state positive e speriamo entro domani di raggiungere almeno la cifra necessaria per saldare la prima rata. Poi, per le altre tre tranche, Dio provvede… e spero provvedano anche i mariottani».Ma cos’ha causato la rottura della centralina che regolava il suono e il movimento delle campane? Secondo don Emanuele, e secondo la perizia dei tecnici, la causa sarebbe riconducibile ai continui sbalzi di corrente causati dai lavori condotti dall’Enel a Mariotto, che già in passato avevano provocato disagi e malfunzionamenti nelle abitazioni della frazione a seguito dei continui blackout che avvenivano a qualsiasi ora del giorno e della notte, senza una causa apparente.Come tanti mariottani danneggiati, anche la parrocchia Maria Santissima Addolorata ha avviato un’azione legale contro l’Enel, presunta responsabile del guasto alla centralina delle campane, sperando in un risarcimento almeno parziale. Ma le speranze in un esito positivo sono scarse. «So con certezza dichiara don Emanuele – che anche altri residenti nella stessa zona in cui sorge la parrocchia hanno subìto danni agli elettrodomestici o agli impianti elettrici. Sabato 15 aprile, pochi giorni dopo la riparazione della centralina delle campane, alcuni operai dell’Enel stavano lavorando nei pressi di piazza Roma, probabilmente per rimediare ai problemi insorti nel corso degli interventi dei giorni precedenti. Attendiamo fiduciosi un riscontro positivo, perché la situazione possa risolversi nel migliore dei modi».

martedì 25 Aprile 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:48)

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