Attualità

Frazioni pronte a difendere l’autonomia scolastica dell’istituto “Don Tonino Bello”

Tommaso Cataldi
L'istituto "Don Tonino Bello" di Palombaio
«Per noi ultimo baluardo di Stato» è stato ribadito nell'incontro organizzato dal Comitato di quartiere di Palombaio
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Da un lato il calo demografico, dall’altro la spending review imposta dal Governo centrale. In questo quadro s’inserisce la sorte dell’istituto comprensivo “Don Tonino Bello” di Palombaio e Mariotto, che rischia di perdere la tanto agognata autonomia scolastica, guadagnata a fatica due anni fa, cui ha fatto seguito l’insediamento degli uffici di presidenza e segreteria.

Del problema si è discusso in un incontro del consiglio direttivo del Comitato di quartiere di Palombaio convocato in via straordinaria, al quale hanno partecipato la vicesindaco Rosa Calò, l’ex assessore alla pubblica istruzione Vito Masciale, la dirigente scolastica reggente Mariapia Giannoccari, le collaboratrici Anna Romita e Carmela Aluisio, il presidente del consiglio d’istituto Pino Toscano, la consulente del sindaco per i servizi sociali Lisa Nuzzo e, in rappresentanza di Mariotto, Anna Ungaro e Felice De Sario, rispettivamente presidente e componente dell’associazione Mariotto Libera.

Com’è noto, perché un istituto comprensivo sia autonomo, deve avere un numero minimo di 600 alunni iscritti, quota che in questi anni il “Don Tonino Bello” è riuscito a raggiungere ma che nel prossimo anno scolastico rischia di non conseguire, almeno stando alle preiscrizioni pervenute nelle scorse settimane.

Nell’incontro sono stati discussi pro e contro dell’autonomia scolastica per l’istituto “Don Tonino Bello” di Palombaio e Mariotto. Secondo gli intervenuti, l’indubbio vantaggio sarebbe la presenza di un dirigente scolastico stabile nelle frazioni, che non cambi ogni anno (come accade ora) e che possa dunque programmare un’offerta formativa a medio e lungo termine.

Se invece il comprensivo perdesse l’autonomia scolastica, il dirigente risiederebbe negli uffici di presidenza di Bitonto, costringendo insegnanti e genitori a spostarsi per ogni richiesta o incontro, e rendendo vani gli sforzi compiuti per istituire a Palombaio gli uffici inaugurati a gennaio 2015.

La vice presidente del Comitato di quartiere di Palombaio, Filomena Panzarino, ha evidenziato che, a prescindere dal numero degli iscritti, le “linee di indirizzo di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa 2017-2018 – pubblicate nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (n.128 del 08/11/2016, art.4) – stabiliscono che i piani di dimensionamento della rete scolastica delle Province/Città metropolitane devono essere predisposti sulla base di indirizzi che ben possono legittimare il riconoscimento dell’autonomia scolastica”. Linee d’indirizzo che – secondo Panzarino – sarebbero applicabili nel caso dell’istituto “Don Tonino Bello”, quali ad esempio “le caratteristiche fisiche del territorio, con particolare riferimento alle situazioni di disagio in relazione […] alla viabilità, alla disponibilità di altri servizi socio educativi e culturali, alla necessità di contenere (o non aggravare) lo spopolamento in atto o le dinamiche sociali, economiche e socioculturali di carattere territoriale […]“.

Caratteristiche riscontrabili nelle realtà di Palombaio e Mariotto, dove – come ha evidenziato anche Felice De Sario – «l’autonomia scolastica rimarrebbe l’ultimo baluardo di Stato».

L’incontro si è concluso con i pareri favorevoli al mantenimento dell’autonomia scolastica da parte di Rosa Calò e Vito Masciale, che hanno condiviso pienamente le esigenze espresse all’unisono dagli intervenuti ed hanno lasciato a palmaristi e mariottani una piccola speranza, con l’invito però di concretizzarla con un lavoro paziente di valutazione del territorio che dovrà impegnare tutti gli intervenuti.

sabato 29 Aprile 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:47)

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