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Sequestrati 13 immobili a Cerin e Siart Immobiliare

La Redazione
Guardia di Finanza
Sigilli delle Fiamme Gialle a beni tra Bitonto, Statte, Palese e Santo Spirito
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L’operazione della Guardia di Finanza, denominata “Pericle 2“, ha disposto il sequestro di 13 immobili alle due srl bitontine Cerin e Siart Immobiliare. Su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, la Sezione Giurisdizionale della stessa Corte ha disposto il sequestro conservativo in corso di causa, per un valore complessivo fino alla concorrenza di oltre 4.365.000 di euro, di beni immobili nei confronti di Siart e Cerin.
Le particelle immobiliari (tra catasto urbano e catasto terreni) sottoposte a sequestro sono tredici: un laboratorio artigianale situato nel Comune di Statte (Ta); un grande compendio immobiliare situato a Bari-Santo Spirito denominato “Istituto Pontificio delle Maestre Pie Filippine”, con annesso terreno; un locale ubicato a Bitonto; un immobile di ampie dimensioni ubicato a Bari-Palese, con annesse numerose particelle di terreno.

Il sequestro contabile trae origine dalle indagini già svolte in sede penale dalla Guardia di Finanza di Bitonto ed in sede contabile, per la responsabilità derivante da danno erariale, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, nei confronti della Cerin Srl, che si era appropriata, nell’attività di riscossione di tributi locali per il Comune di Bitonto, di ingenti somme pari ad oltre 4 milioni di euro.
Sulla base delle indagini erariali, la Procura della Corte dei Conti aveva emesso un primo decreto di sequestro ante causam, eseguito dalle Fiamme Gialle nell’aprile del 2016, su immobili e rapporti finanziari di Giuseppe Donato Colapinto, già amministratore unico della Cerin.

In quell’occasione non si è potuto procedere al sequestro nei confronti dei beni della società Cerin in quanto la stessa aveva venduto molti immobili di valore alla Siart Srl, dalla quale era in seguito nata, per scissione, la Siart Immobiliare Srl (beneficiaria finale del patrimonio immobiliare di Cerin).

In esito ai successivi approfondimenti investigativi è stata accertata la natura di mero schermo societario della Siart, finalizzato a dissimulare la reale proprietà dei beni in capo alla Cerin e, pertanto, la Procura contabile ha avviato, per la prima volta, un’azione revocatoria, accolta dalla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di Bari (ex art. 2901 del codice civile), di tutti gli atti societari posti in essere, nonché dei correlati atti di vendita dei beni.

Di conseguenza la Procura contabile, guidata dalla dottoressa Carmela De Gennaro, con richiesta a firma del vice procuratore generale Carlo Picuno, ha potuto ottenere il sequestro (in corso di causa) di tutti i beni fittiziamente acquistati da Siart e transitati in Siart Immobiliare, in quanto considerati, in realtà, della Cerin. Il sequestro eseguito dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, insieme agli Ufficiali Giudiziari di Bari, secondo le norme procedurali civilistiche previste in questi casi, è finalizzato a conservare la garanzia patrimoniale per il Comune di Bitonto.

martedì 23 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:36)

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