Attualità

Parco Alta Murgia, divieto di bruciatura di stoppie e vegetazione

La Redazione
Vietato bruciare stoppie e residui vegetali nel parco
Obbligo di fasce protettive di 15 metri prive di vegetazione, su seminativi e terreni a riposo o incolti confinanti con aree boschive o pascoli naturali
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In una nota inviata alle amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali competenti, agli organismi di sorveglianza del territorio, agli ordini professionali e alle associazioni di categoria agricole, l’ente Parco nazionale dell’Alta Murgia ha ribadito che, con l’approssimarsi del periodo di massimo rischio incendi boschivi, su tutto il territorio del parco è vietata la bruciatura di stoppie e paglie, nonché della vegetazione presente al termine di prati seminati. Sono fatti salvi, previa autorizzazione dell’ente, i casi dettati da esigenze certificate dall’Osservatorio Fitopatologico Regionale. In tali casi la distruzione dei residui vegetali è consentita a partire dal 1° ottobre.

In materia, nel territorio del Parco si applica quanto previsto dalleDisposizioni tecniche per l’esecuzione di operazioni forestali e di prevenzione incendi nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia approvate con determinazione dirigenziale n. 180 del 1° luglio 2016.

Nella medesima nota è stato anche ribadito che sui seminativi, sui terreni a riposo o incolti confinanti con aree boschive o con pascoli naturali, i proprietari e i conduttori devono realizzare fasce protettive (“precese”) dell’ampiezza di 15 metri prive di vegetazione lungo il perimetro dei fondi agricoli, prima dell’inizio del periodo di massimo rischio di incendi. Nel parco è sempre e comunque vietata la realizzazione di “precese” su pascoli naturali.

venerdì 26 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:34)

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