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Un defibrillatore per l’Olimpia Genoa Torrione, grazie a “Donare è vita”

Danilo Cappiello
Consegna del defibrillatore
Ieri la cerimonia di consegna dell'apparecchio salvavita
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Le partite più importanti sono quelle che non si giocano in campo, ma nella vita quotidiana. Lo sanno benissimo gli amici trapiantati dell’associazione “Donare è vita”, che ieri hanno permesso alla scuola calcio Olimpia Genoa Torrione di essere non solo maestra di calcio, ma anche di vita.

Grazie alla loro tenacia, al loro cuore e al loro sapersi e saper donare, hanno fatto sì che l’Olimpia Genoa Torrione sia la prima scuola calcio sul territorio bitontino ad essere munita di un defibrillatore a bordo campo. Un risultato importantissimo, perché il defibrillatore può salvare una vita in pochi attimi. Un traguardo figlio della più organizzata macchina della solidarietà.

Come hanno affermato i membri dell’associazione “Donare è vita”, «essere qui oggi è un successo per noi. Questa la consideriamo la vittoria più bella e inaspettata da quando abbiamo fondato quest’associazione. Se siamo qui oggi e stiamo consegnando questo defibrillatore, lo dobbiamo soprattutto a tutte le associazioni di volontariato e a tutti gli sponsor che hanno scelto di sposare con fierezza la nostra iniziativa. Il ringraziamento più grande va a loro» .

Il defibrillatore è divenuto obbligatorio per tutti gli impianti sportivi dal primo luglio scorso, su disposizione del Coni. Come ha illustrato il fiduciario Coni per Bitonto, Nicola Lavacca, «l’iniziativa dell’associazione “Donare è vita” credo sia meritevole di qualsiasi lode. Ricordo infatti che dal 1° luglio 2017 è entrata in vigore la legge che prevede il possesso di un defibrillatore in tutti gli impianti dove vengono svolte attività agonistico sportive. Il defibrillatore svolge una funzione fondamentale, che è quella preventiva. Prevenire aiuta a non curare in maniera disperata poi. Il mio ricordo va a Nicola Mastronicola, a cui è stato intitolato il memorial del 2 luglio. Nicola era un amico, tifoso “dentro” del Bitonto Calcio».

Se la legge entrata in vigore il primo luglio rappresenta un importante passo in avanti dal punto di vista normativo, resta invece molto più complesso il passo da compiere nella comunità e non solo. Drammatici e a tratti imbarazzanti sono i dati che emergono dal confronto fra Italia e Stati Uniti. Come ha spiegato il presidente dell’associazione “Amici del Cuore” Andrea Ricci, «purtroppo in Italia abbiamo una scarsa cultura circa l’utilizzo del defibrillatore. In America viene insegnato ai bambini come usarlo. Viene persino inserito nelle liste nozze. In Italia viene visto come una spesa folle, senza considerare che costa meno di un IPhone. C’è un divario di cultura su questo argomento, fra noi e l’America. Nel programma scolastico degli Usa è inserita la materia di primo soccorso, da noi no. Ed è un aspetto gravissimo questo, che porta poi a tragiche conseguenze nella vita reale. Lo scorso anno, infatti, quattro ragazzi fra i 13 e i 18 anni sono morti per arresto cardiaco, in strutture che non erano munite di un defibrillatore. Dati drammatici se si considera che siamo nel 2017. Per cui dico che il passo più importante da compiere è quello all’interno delle nostre coscienze e delle nostre culture».

L’associazione “Amici del cuore” è stata poi protagonista di una dimostrazione pratica sul corretto utilizzo del defibrillatore e su tutte le operazioni di primo soccorso da eeguire in maniera corretta nei casi d’intervento urgente.

Alla manifestazione di ieri, oltre ai rappresentanti delle varie associazioni e ai bambini della scuola calcio, supervisionati dai propri allenatori, erano presenti anche la moglie e la figlia di Nicola Mastronicola. A quest’ultima l’onore di consegnare il defibrillatore al presidente dell’Olimpia Genoa Torrione Antonio Monopoli, che orgogliosamente ha affermato «Siamo i primi a Bitonto, ma mi auguro che presto tutte le società sportive si muniscano di questo mezzo fondamentale salvavita. I bambini sono il nostro futuro, e per i genitori sapere che sono al sicuro è motivo di tranquillità. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò. Lo sport e la salute, prima di ogni cosa».

sabato 22 Luglio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:06)

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