Già la scorsa estate il deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Brescia, insieme al collega bitontino Francesco Cariello, aveva effettuato un sopralluogo presso l’istituto “Maria Cristina di Savoia” per verificare le condizioni igienico-sanitarie in cui versavano i numerosi migranti presenti nel centro.
Ora è direttamente la Commissione parlamentare sui centri d’accoglienza, di cui Brescia è il vice presidente, ad aver posto un’interrogazione al Ministero dell’Interno proprio riguardante lo storico istituto bitontino.
A darne notizia è il Corriere del Mezzogiorno, in un articolo pubblicato mercoledì scorso, nel quale viene denunciata la presenza da circa un anno e mezzo di più di cento stranieri richiedenti asilo in un’area riservata solamente a venticinque persone. E nella cui struttura sono ben visibili letti a castello, vestiti accatastati ovunque, oggetti personali sparpagliati sul pavimento, tende e asciugamani usati come separé.
Già lo scorso 6 giugno i due pentastellati avevano riscontrato anomalie nella compilazione del registro delle presenze, rendendo quasi impossibile quantificare il numero degli ospiti nel Cas. «Ci siamo trovati di fronte ad una situazione molto critica: la struttura è palesemente inadeguata ad accogliere le circa 130 persone che vi alloggiano. Gli spazi e i servizi igienici sono a dir poco fatiscenti e rendono la permanenza nel centro poco dignitosa per gli ospiti, alcuni dei quali sono costretti a lavarsi nei lavandini», denunciava Brescia, che prometteva segnalazione agli organi preposti.
Ora pare che sia stata presentata richiesta di accesso agli atti in Prefettura, l’organo preposto e competente in materia, e una richiesta urgente di intervento all’Asl di Bari.