Attualità

Videocamere intelligenti, zone 30 e ‘Targa System’: la Polizia municipale a lavoro per la città

Mariagrazia Lamonaca
La conferenza stampa al Comune
Con una serie di incontri, l'amministrazione comunale ha deciso di presentare ai cittadini il grosso lavoro che svolgono costantemente i vigili urbani
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Non sempre è alla luce del sole quello che c’è dietro al lavoro di reparti come la Polizia Locale. Spesso si lavora in silenzio e dietro le quinte per garantire un servizio efficiente ai cittadini. Proprio per questo, l’amministrazione comunale ha deciso di tenere una serie di incontri aperti alla stampa, grazie ai quali informare di volta in volta i cittadini sul lavoro svolto dalla Polizia Municipale.

Il primo si è svolto ieri nella Sala degli Specchi del Comune. Rappresentanti dell’amministrazione comunale e del Comando di Polizia locale hanno presentato alla stampa i nuovi servizi di controllo delle strade che saranno attivati nei prossimi giorni sul territorio comunale.

All’incontro hanno preso parte l’assessore alla Polizia municipale, Rocco Rino Mangini, il comandante della Polizia locale, Gaetano Paciullo, e Silvana Dimundo e Michele Perrulli, ufficiali della Polizia locale.

«A mio avviso – ha dichiarato Mangini il corpo della Polizia Municipale è il principale oggetto di critiche da parte della cittadinanza. Ecco perché ci teniamo a tenere questi incontri. Siamo svantaggiati perché, rispetto ad altre città delle dimensioni di Bitonto, abbiamo almeno 40 unità in meno nel corpo di polizia municipale».

«Oggi parleremo – continua Mangini – in particolare del nuovo strumento che tra qualche giorno avremo a disposizione, il “Targa system“, fortemente voluto dal sindaco e dall’amministrazione e già adottato in diverse altre città. Con questo nuovo strumento, molte sanzioni saranno elevate, ma ci tengo a sottolineare che il nostro scopo non è tanto quello di aumentare gli introiti nelle casse comunali derivanti dalle sanzioni, quanto l’aspetto educativo derivante da questo sistema. In questo modo, infatti, penso che si riuscirà ad insegnare a molti cittadini il rispetto delle norme, in modo da poter rendere questa città più civile e sostenibile».

Il comandante Paciullo, entrando negli aspetti tecnici della questione, ha spiegato: «Secondo il terzo comma dell’articolo 6 della legge regionale n. 37, una città come Bitonto, che ha anche vocazione turistica, dovrebbe possedere ben 112 unità di vigili urbani. Al momento attuale, invece, sono appena 34 i vigili presenti sul nostro territorio, dei quali solo 15 in servizio in strada. Questi agenti hanno inoltre un’età media di 54 anni. Ecco perché abbiamo preso la decisione di ricorrere a strumenti di moderna tecnologia per rimediare a questa carenza di personale impostaci. Il nuovo strumento del “Targa System” ci permetterà di sanzionare auto senza assicurazione, senza revisione, in divieto di sosta e tanto altro. In questo modo riusciremo a mettere un po’ di ordine in città».

Ma come funzionerà il “Targa System”?

«Lo strumento sarà posizionato all’interno di un’auto della Polizia municipale – spiega ancora Paciullo – che andrà in giro per la città per svolgere questi controlli. La telecamera registrerà le targhe di tutte le auto che incontrerà e farà partire le sanzioni o il sequestro del veicolo. Pensiamo che il Targa System sarà un ottimo investimento perché costituirà un grosso deterrente per chi commette infrazioni. Inoltre, individuando le auto senza assicurazione (che spesso sono i primi veicoli che causano gli incidenti) ci sarà una riduzione dei sinistri stradali. Questo sistema sarà attivo a breve, penso entro il 15 novembre. Dopo un breve periodo di sperimentazione, in cui la cittadinanza sarà avvisata sul nuovo sistema di controllo, il Targa System sarà attivo a tutti gli effetti».

«Oltre a questo – continua Paciullo – stiamo realizzando, soprattutto nelle frazioni, “zone 30“, ovvero aree con passaggi pedonali dove le auto non possono superare la velocità di 30 chilometri orari. Con proventi contravvenzionali stiamo inoltre acquistando altre due auto e due biciclette a pedalata assistita (quindi elettriche) che saranno utilizzate dai nostri uomini nel centro storico. Stiamo inoltre pensando ad un parcheggio interrato per il centro cittadino, come in molte altre città italiane ed europee».

Il tenente Silvana Dimundo ha invece fatto il punto sullo svolgimento dell’appena trascorsa festa dei Santi Medici: «Abbiamo lavorato per più di due mesi per permettere al meglio la realizzazione della festa. Quest’anno è stato particolarmente difficile portare avanti le varie fasi della festa perché eravamo chiamati a rispettare le dure norme imposte dalle prefettura e dalla circolare Gabrielli. Alla fine è andato tutto per il meglio, grazie ad un lavoro sinergico svolto insieme alla Polizia di Stato, ai Carabinieri. Grazie ai proventi Cosap e Tarsu, nelle casse comunali sono entrati circa 20mila euro».

Il tenente ha poi parlato del Duc (Distretto urbano del commercio): «Il Duc, che è già stato oggetto di una delibera del consiglio comunale, è un provvedimento necessario, in quanto se non si aderisse a questo piano regionale, non si potrebbe partecipare a molte attività commerciali, come mercati, sagre. Questo è importante soprattutto per il ritorno economico che ne consegue, ecco perché bisogna mirare a questo attraverso il potenziamento dell’offerta turistica e culturale, coinvolgendo l’Ufficio tecnico e assessorati quali il Marketing o la mobilità sostenibile».

Delle attività della Protezione Civile a Bitonto ha invece parlato il tenente Michele Perrulli: «Uno dei miei compiti – ha spiegato Perrulli – è occuparmi delle attività della Protezione civile. Ogni stagione ha i suoi problemi e adesso ci stiamo avviando verso i problemi legati alla stagione invernale. Molti non sanno che uno dei nostri addetti si reca periodicamente nelle masserie murgiane del territorio bitontino per effettuare controlli. Qualche tempo fa abbiamo sequestrato un terreno completamente modificato dal proprietario sull’alveo del Tiflis che avrebbe potuto procurare ingenti danni in caso di inondazioni».

«Un altro dei nostri progetti – ha continuato Perrulli – è quello di allargare al di fuori di Bitonto il cerchio delle associazioni e dei nuclei di protezione civile che collaborano con noi, grazie ad un avviso pubblico, in modo tale da trovarci preparati in caso di imprevedibili calamità naturali. Monitoriamo costantemente via Burrone e via Tiflis che sono i principali canali di accesso dell’inondazione in caso di bombe d’acqua.

Inoltre abbiamo pensato di coinvolgere anche i Comitati di quartiere che possono rivelarsi molto utili in caso di problemi sul territorio bitontino, come è successo ad esempio durante la nevicata d’inizio anno. Il piano della protezione civile, quindi, sarà poi portato in consiglio comunale per essere approvato».

giovedì 19 Ottobre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:26)

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