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PTA, Damascelli: «Continuerò a battermi per l’immediata riattivazione del servizio di chirurgia»

La Redazione
L'impegno di Damascelli per l'ex ospedale di Bitonto
Il consigliere regionale rivendica il suo impegno a sostegno della sanità pubblica e promette di persistere nella protesta se il blocco operatorio non sarà operativo entro fine mese
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Ieri BitontoLive.it ha pubblicato l’annuncio della riapertura dell’ex ospedale di Bitonto entro fine novembre, dopo che saranno ultimati i lavori alla sala operatoria del Presidio Territoriali Assistenziale (PTA). L’impegno assunto dal direttore generale dell’ASL Bari, Vito Montanaro, è giunto – come riferito dall’amministrazione comunale – al termine dell incontro che si è svolto nei giorni scorsi nella sede dell’azienda sanitaria, alla presenza del sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio e di una rappresentanza politica composta dai consiglieri comunali Giuseppe Maiorano ed Emanuele Sannicandro, dall’esponente del Pd cittadino Giorgio Saponaro, e da Francesco Scauro, direttore del PTA.

Oggi, sulla pagina facebook del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, da sempre impegnato a favore del miglioramento della sanità pubblica locale, ed in particolare a sostegno dell’ex ospedale di Bitonto, è apparso un post in cui l’esponente politico rimarca la sua posizione.

«Giorni fa ho denunciato che le sale operatorie del Pta di Bitonto sono pronte ma inutilizzate in attesa del rifacimento dell’impianto di climatizzazione, che si sarebbe dovuto completare entro fine ottobre. Non ho condiviso l’ennesimo rinvio al 30 novembre e l’ho detto a chiare lettere: basta slittamenti e basta rassicurazioni non veritiere», esordisce Damascelli.

E continua: «La mia diretta Facebook del 30 ottobre scorso dal reparto operatorio, e l’interrogazione urgente diretta all’assessore alla sanità, hanno finalmente smosso le acque rimettendo in moto il procedimento per ripristinare l’impianto di climatizzazione delle sale operatorie. In questi giorni vigilerò sull’andamento dei lavori, e se il 30 novembre il blocco operatorio non sarà operativo, la mia protesta sarà ancora più dura per richiedere la immediata riattivazione del servizio di chirurgia interrotto da oltre un anno».

«Non verrò mai meno al mio compito istituzionale – conclude – e continuerò ad essere da pungolo verso chi ha responsabilità gestionali della sanità pubblica, nell’esclusivo interesse della nostra comunità. Sulla salute nessuno si permetta di fare speculazioni elettorali: i cittadini prima di tutto. Continuiamo a lavorare con la preziosa collaborazione degli organismi di partecipazione e della cittadinanza attiva».

giovedì 9 Novembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:14)

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