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‘Mandala Tour’ a Bitonto, intervista al monaco Gyaltsen Takpa

Mariagrazia Lamonaca
Mandala Tour a Bitonto
Questo pomeriggio alle 17.30 si terrà la cerimonia di dissoluzione del Mandala con distribuzione delle sabbie colorate
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Dallo scorso lunedì, presso il Centro Studi Yoga e Discipline Orientali ManOnMani, sono ospitati cinque monaci buddhisti provenienti dal Gaden Jangtse Monastery in India. I monaci sono arrivati a Bitonto in occasione del “Mandala Tour della Pace e della Non Violenza – Puglia 2017“, evento organizzato in collaborazione con il “Jangtse Thoesam” di Taranto e l’Associazione “Tso Pema Non Profit” di Roma.

I monaci (cinque Geshe Tibetani) hanno regalato una settimana fra luce e armonia, dando vita ogni giorno a meditazioni, Puja di Purificazione, consulti di medicina tibetana e soprattutto al “Mandala“, un’opera sacra, realizzata con delle sabbie colorate, la cui realizzazione inizia con una cerimonia di apertura dove i monaci intonano dei mantra e suonano flauti e tamburi. Poco dopo il completamento, i monaci distruggono completamente il mandala che hanno creato con così tanta cura ed attenzione. La dissoluzione del mandala serve ad imparare che tutto è aleatorio.

Il compito dei monaci itineranti è quello di far conoscere le loro tradizioni, considerate oramai a pieno titolo patrimonio dell’umanità, ma anche e soprattutto raccogliere fondi per sostenere il monastero di GADEN in India, luogo da cui i monaci provengono, dove tanti bambini e ragazzi tibetani vivono e hanno bisogno del nostro sostegno per proseguire il loro percorso di studi e portare avanti quelle che sono le antichissime tradizioni del Buddhismo tibetano, tutt’ora a rischio di estinzione.

I monaci ripartiranno domani per Lecce, mentre questo pomeriggio alle 17.30, sempre presso la sede di “ManOnmani”, si terrà la cerimonia di dissoluzione del Mandala con distribuzione delle sabbie colorate.

BitontoLive ha intervistato Gyaltsen Takpa, uno dei cinque monaci tibetani ospitati questi giorni a Bitonto.

Di dove è originario?

«Sono nato in Tibet ma sono andato a vivere in India 27 anni fa e lì ho iniziato a studiare la religione buddhista. Adesso sono qui in Italia e non so quando ritornerò in India, che considero la mia seconda casa».

Quanti siete?

«Qui in Italia siamo arrivati in cinque, ma il nostro ordine comprende circa tremila monaci».

Prima di Bitonto dove avete fatto tappa?

«Siamo stati un mese a Roma, poi a Torino dove uno dei miei compagni ha subito un infortunio al braccio, fortunatamente non grave. Poi siamo stati a Taranto per due settimane e adesso qui a Bitonto dove ci fermiamo fino a domenica (oggi, ndr.). Dopo partiremo per Lecce dove staremo un’altra settimana e poi in provincia di Brindisi, a Cisternino».

Come vi siete trovati qui a Bitonto?

«Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza ricevuta qui a Bitonto. Molta gente viene a trovarci e a seguire le nostre meditazioni ogni giorno».

domenica 19 Novembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:09)

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