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“Arance della Salute”, l’impegno di Antonio Moschetta nella lotta contro i tumori

La Redazione
Antonio Moschetta
Torna il 27 gennaio l'evento promosso dall'Airc per raccogliere fondi per sostenere la ricerca e i ricercatori, tra i quali spicca il professore bitontino
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«Io credo che noi siamo la vita che abbiamo condotto». Così, il professore bitontino Antonio Moschetta, orgoglio nostrano della ricerca scientifica nella lotta contro i tumori, esordisce nel video di presentazione lanciato dall’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) su facebook per promuovere l’evento delle “Arance della Salute” il prossimo 27 gennaio in tutte le più importanti piazze italiane.

Cammina senza fretta, tra le strade della sua Bitonto, e racconta la propria esperienza di vita e professionale. Sullo sfondo, di volta in volta, il centro storico, la Cattedrale, piazza Cavour, la Galleria Nazionale della Puglia e tutte le bellezze architettoniche della città.

«Quando cammino per le strade della città che mi ha visto studente, mi batte il cuore» , continua Moschetta. E aggiunge: «Sono andato via perché volevo dire “provo ad essere come chi voglio io”, un cervello in fuga inteso come un cervello che tentavaall’estero di provare a crescere di più».

«Sono tornato in Italia perché volevo provare a creare il business delle menti, quello che ti dà la possibilità di dire “io insegno agli altri perché insieme saremo una squadra” – racconta, aggirandosi tra le aule dell’Università barese dove insegna. E poi l’esperienza della ricerca: «Airc mi ha dato la possibilità di studiare il metabolismo, la benzina della cellula tumorale, ma soprattutto mi ha dato anche la possibilità di osare, come giovane che rientrava e che voleva puntare in 5 anni su un nuovo argomento di interesse – spiega – e il nostro lavoro consiste nello studiare le strade verso cui il tumore si nutre per crescere, e come queste strade sono diverse, da paziente a paziente, nonostante il tumore sia identico».

«In Italia la scienza si può fare se si crede sempre di più nella capacità di dare tutto agli altri, il business delle menti significa avere la capacità di vedere il bello nella mente di una persona. Dal 2005 che sono rientrato ad oggi ho avuto 93 persone in laboratorio – afferma il professore con entusiasmo. – Quando si investe nelle giovani menti, lì secondo me si guadagna sempre».

Il video scorre e Moschetta ora si rivolge alle nuove generazioni: «Mi piace molto parlare con gli studenti, perché pero che possano partire da dove noi siamo arrivati e quando li guardo la prima cosa che tento di fare è dare la mia esperienza, la capacità di vedere l’infinitamente piccolo solamente associato al quadro completo generale».

Infine, un messaggio d’amore e di speranza, legato anche alla sua Bitonto, ma lanciato verso le menti del futuro, quelle che continueranno a fare la ricerca, sempre e in ogni condizione: «Nascere in un piccolo posto non significa che si sarà piccoli tutta la vita!», conclude il professore bitontino.

lunedì 22 Gennaio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:34)

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Paolo Iuso
Paolo Iuso
6 anni fa

Grande Professore,mente lucida e aperta alla ricerca. Instancabile ricercatore di menti da utilizzare per la ricerca comune del male del secolo. Figlio d'arte del piccolo centro barese dal quale provengo, orgoglio paesano e italiano. Auguro a lui e al suo gruppo, che sempre piu' consistente si forma, ulteriori grandi scoperte.L'iniziativa di raccolta fondi voglia essere, da parte di tutti, il ringraziamento per gli sforzi fatti e di quelli che saranno ulteriormente affrontati. Tanti cari auguri, un forte abbraccio Cav. Paolo Iuso

malcontento
malcontento
6 anni fa

eccellenza Bitontina