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Manutenzione dei semafori spenti, si attinge dai proventi delle contravvenzioni

Tommaso Cataldi
Semafori spenti in Piazza Aldo Moro
A rendere nota la questione è il capogruppo del Pd, Antonella Vaccaro
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C’è voluta una nota ufficiale diffusa dal sindaco Michele Abbaticchio lo scorso 23 gennaio per far placare la polemica sui semafori spenti o lampeggianti disseminati in tutta la città, che costituivano un serio pericolo per gli automobilisti che si trovavano a fronteggiare incroci molto trafficati.

«Arrivati finalmente gli elementi sostitutivi, sono in corso i lavori per il ripristino semafori urbani delle arterie centrali. I primi tre sono operativi», dichiarava il primo cittadino sui suoi profili social.

A chiedere maggiori lumi in merito è stata anche il capogruppo del Partito Democratico, Antonella Vaccaro, che sul proprio profilo Facebook ha ripercorso la trafila svolta per la richiesta di documentazione inerente la manutenzione segnaletica semaforica – peraltro non pervenuta –, interfacciandosi, infine, per spiegazioni anche con il comandante di Polizia locale, Gaetano Paciullo.

E la risposta di Paciullo non si è fatta attendere. «Gli impianti semaforici presenti a Bitonto, che oggi sono obsoleti, furono installati nel lontano 1990/91 dalla Italtel di Milano – racconta Antonella Vaccaro ai taccuini di BitontoLive, riportando le spiegazioni ricevute dal comandante – e da allora si è sempre provveduto alla manutenzione ordinaria (con pagamento di canoni mensili) e straordinaria a chiamata, usufruendo di fondi di bilancio. È da circa 7 anni che tale manutenzione non è stata più assicurata per mancanza di fondi soprattutto determinata dalla dovuta riduzione della spesa per evitare sforamenti del patto di stabilità che avrebbero determinato più gravi conseguenze».

«Da circa un anno, nonostante sia in atto la manutenzione straordinaria, – continua l’esponente dem – è risultato difficile mantenerli efficienti per mancanza di pezzi di ricambio, considerando che l’Italtel non esiste più da tempo, con ciò determinando la necessità di sostituzione di molte centraline con un aggravio di spesa difficile da reperire. A questo c’è da aggiungere la obbligatorietà di sostituzione delle lampade a fluorescenza con quelle a led che prevede il cambio di tutte le lanterne».

Come si evince dalle determine fornite dal consigliere Pd, il vecchio contratto di manutenzione straordinaria degli impianti semaforici (det. n. 1779 del 15/10/2015) era affidato alla “Icitec.Net srl” di Bari per un importo dei lavori pari a 23 mila euro, a cui andavano aggiunti la manodopera non soggetta a ribasso, gli oneri per la sicurezza e l’Iva, che si aggiudicò l’appalto col 27,7% di ribasso. Mentre dall’anno seguente (det. n. 1471 del 15/10/2016), la manutenzione straordinaria dei semafori passò alla “Dss Impianti snc” di Modugno, aggiudicandosi l’appalto con un’offerta di 15 mila per l’importo dei lavori.

«In presenza di finanziamenti poco efficaci – conclude Vaccaro –, si è però provveduto a finanziare la spesa con i proventi derivanti dalle contravvenzioni al fine di riattivare gli impianti del centro e soprattutto di quello posto all’incrocio di via Palombaio con la strada provinciale 231».

sabato 27 Gennaio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:31)

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fra diavolo
fra diavolo
6 anni fa

perchè a Bitonto si fanno tante contravvenzioni per poter fra fronte a questa spesa? Non mi risulta, visto l'anarchia e il lassismo totale che girovaga in questo paese. Mah !!!!!!!!!!!