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‘No Droga No Mafia’, Abbaticchio: «È importante che i giovani capiscano qual è la strada giusta»

Mariagrazia Lamonaca
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No Droga
«Questi eventi musicali - spiega il primo cittadino - sono l'occasione creata ad hoc per entrare nei locali di aggregazione dei ragazzi, nei momenti del tempo libero, quando cioè sono più propensi all'ascolto»
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Continua la rassegna musicale “No droga, no mafia. Fatti di musica”, nata dalla collaborazione tra amministrazione comunale e artisti locali in risposta all’escalation criminale che si è registrata nelle ultime settimane a Bitonto. È la risposta “culturale” da parte delle istituzioni, degli artisti locali e dei commercianti, alla mafia e al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti.

Ieri al Corvo Torvo si è svolto il secondo appuntamento della rassegna, che ha visto l’esibizione del musicista Vito De Santis e della sua band.

Proprio in occasione della presentazione di questa rassegna, che si avvale della collaborazione dell’associazione barese “Dico No alla Droga” e altre realtà impegnate sul campo (soltanto ieri è stato pubblicato da ‘www.puglia.com’ il video “Un sindaco Stupefacente“), BitontoLive ha prodotto un’intervista video al sindaco Michele Abbaticchio e all’assessore Rino Mangini per spiegarci meglio in cosa consiste il progetto.

«Questo evento musicale – spiega Abbaticchio nel video – è l’occasione creata ad hoc per entrare nei locali di aggregazione dei ragazzi, nei momenti del tempo libero, quando cioè sono più propensi all’ascolto. Attraverso il percorso musicale, attraverso opportuni intervalli, sono previsti interventi di testimoni che hanno vissuto direttamente o indirettamente il dramma della droga e che spiegano gli effetti di queste sostanze sul nostro corpo e sul nostro futuro».

I concerti saranno anche l’occasione per distribuire materiale informativo sull’uso e abuso delle sostanze stupefacenti e sui loro effetti negativi per la salute, attraverso brochure che saranno distribuite ai giovani.

«È un’occasione per riflettere insieme – ha dichiarato Rino Mangini, assessore al Marketing e Turismo, intervenuto alla prima serata della rassegna – sui temi delle tossicodipendenze anche attraverso testimonianze, grazie alla collaborazione con l’associazione barese “Dico no alla droga”».

«Ringrazio tutti gli artisti, tecnici che nel giro di poche settimane, attraverso il tam tam su whatsapp, hanno aderito a questa iniziativa che è partita dai giovani, come tengo a sottolineare. Abbiamo accolto subito questa idea e insieme ai giovani musicisti abbiamo attrezzato questo programma, grazie anche alla collaborazione dei locali». «È un’occasione – ha concluso – per riflettere anche attraverso dei focus che saranno proposti ad ogni concerto, su un tema così dibattuto in questi giorni difficili».

domenica 28 Gennaio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:30)

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Abbaticchio
Abbaticchio
6 anni fa

Buon giorno,vorrei esprimermi al rigurdo dell'interessante argomento “no droga,no mafia”.
Chi ha fondato la mafia?
Diceva il generale Dalla Chiesa che è un associazione fondata dai coloni,il nord italia con i Savoia e mai più controllata.
Quando cerano le Duesicilie e Bitonto città indipendente si viveva in un regno ricchissimo ed efficiente in tutto.
Poi i coloni liberarono le carceri mettendoci a capo di ogni paese i galeotti,oggi chiamata mafia.
Prima dell'unità d'Italia c'erano casa antisismiche e raccolta differenziata dell'immondizie,ma tanto altro ancora.
Oggi i nostri padroni polentoni ci hanno tolto tutto da 150 anni e inventato le cave dell'immondizie.Di chi sono le cave?chi le gestisci e me ricava soldi?
Non è il film Gomorra a fare la scoperta l'immondizia è oro.
L'Italia è un

sara
sara
6 anni fa

creando posti di lavoro per i giovani eviti tutto questo

Mi serve il Malox
Mi serve il Malox
6 anni fa

Non ho parole, veramente. O questo e stato scritto da un giornalista incompetente o il sindaco sta dando i numeri.

Mi serve il Malox
Mi serve il Malox
6 anni fa

Si certo come no,allora un altro giornale che decide quali commenti ci devono stare a quali no,o dio santo siete veramente diventati cosi ridicoli.