Si è tenuto mercoledì scorso l’incontro formativo organizzato a Bitonto dall’associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli” A.G.AVV.,con il supporto e il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, nonché del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari.
Il convegno si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo di Città nella sua forma classica di tavola rotonda, attraverso le relazioni degli ospiti, esperti della materia, a cui è seguito il dibattito.
La discussione, coordinata dall’avvocato Romina Centrone, presidente dell’associazione, ha consentito ai partecipanti di formulare alcune riflessioni inerenti sia i profili costituzionali della legislazione elettorale attraverso un excursus storico-politico,sia da un punto di vista squisitamente tecnico-amministrativo circa le modalità di esplicazione del contenzioso elettorale.
La tematica è stata trattata nel dettaglio dai prestigiosi relatori invitati dalla Centrone al tavolo congressuale. Raffaele Rodio (Professore Ordinario di Diritto Costituzionale) ha introdotto i lavori al seminario giuridico rilevando che nessuna legge elettorale potrà garantire la governabilità se non si mette mano all’articolo 67 della nostra Carta costituzionale, il quale impone ancora il divieto di mandato imperativo al Parlamentare. Successivamente Giovanni Procacci (Consigliere del Presidente Regione Puglia, già Senatore della Repubblica, già Parlamentare Europeo) ha illustrato l’excursus storico-politico intervenuto in materia, sensibilizzando la cittadinanza ad interessarsi ad eventi culturali, come quelli organizzati dall’associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli” A.G.AVV., al fine di far risvegliare la voglia di fare politica avendo a cuore la risoluzione delle problematiche della cittadinanza che elegge i propri rappresentanti in Parlamento. Nel prosieguo dell’incontro formativo Loredana Papa (amministrativista del Foro di Bari) ha illustrato minuziosamente gli aspetti tecnico- procedurali del contenzioso elettorale. Infine, Paolo Iannone del Foro di Bari ha concluso i lavori del convegno evidenziando che, dal punto di vista sociologico, nessun procedimento elettorale, persino quello eseguito con il più proporzionale dei sistemi, garantirebbe un esito effettivo e certo di rappresentatività sociologica se non esiste una completa responsabilità elettorale nel nostro Paese.
C'è sempre qualcuno della vecchia nomenclatura che presiede tavole rotonde. Ben vengano i tecnici, giuristi professori universitari che espongono quanto in argomento. Ma il resto poterbbe fare a meno.