In un contesto sociale delicato come quello che stiamo attraversando, in cui spesso i giovani emigrano lontano per cercare migliori opportunità lavorative e di vita, ce ne sono altri che scelgono invece di far conoscere a tutti le peculiarità che caratterizzano la terra in cui vivono. È questo il caso di Ilaria Florio, giovane studentessa della classe 5 TuA dell’Ite “Vitale Giordano” che qualche giorno fa ha vinto a Roma il primo premio del concorso nazionale “Associazione internazionale cavalieri del turismo”.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di concorrere al miglioramento della qualità del turismo stimolando i giovani diplomati, che rappresentano il futuro del turismo italiano, a perfezionarsi fino a raggiungere l’eccellenza nella professionalità richiesta dal mestiere prescelto. BitontoLive.it l’ha intervistata per conoscerla meglio e approfondire la sua esperienza.
La motivazione del tuo piazzamento in prima posizione enuncia: “L’elaborato, oltre a mettere in risalto gli aspetti artistici, culturale ed enogastronomici, approfondisce alcune tradizioni contadine, quale in particolare le fasi di produzione dell’olio di oliva pugliese”. Quindi in cosa consiste il tuo elaborato?
«Ho strutturato un itinerario turistico di tre giorni comprendente la visita alle città di Bitonto, Ruvo e Alberobello, ipotizzando che fosse stato chiesto da alcuni ex professori toscani che si erano rivolti al mio tour operator, volenterosi di scoprire le bellezze culturali e gastronomiche della nostra Puglia. In particolare, parlando di Bitonto, ho fatto in modo che il viaggio si concentrasse proprio nella settimana in cui ci sono ‘Cortili aperti’ per dare loro un’infarinatura generale dei monumenti storici presenti nella nostra città. Poi ci sarebbe la visita ad un rinomato oleificio bitontino per mostrare tutta la trafila dell’olio d’oliva, con degustazione finale».
Quale obiettivo ti sei posta per l’itinerario?
«Il mio obiettivo è stato introdurre fiere culturali ed industriali presenti nelle città che ho inserito, in particolar modo di Bitonto, che è il paese che ovviamente dei tre conosco meglio. Un lavoro a cui ho dedicato circa una giornata piena, grazie anche al supporto che mi hanno fornito le professoresse Angela Castellaneta e Grazia Sgaramella».
Com’è invece strutturato il tuo itinerario?
«Arrivando a Bari in treno, i turisti con un pullman si recano a Ruvo, dove trascorrono il primo giorno. Iniziano facendo degustazione dei famosi sospiri e successivamente vanno a visitare la cattedrale e il museo Jatta. Il pranzo invece avviene in una sorta di agriturismo nelle vicinanze, con la produzione di cibo a chilometro zero. Il secondo giorno si recano a Bitonto e visitano innanzitutto un oleificio e la Basilica dei Santi Medici, proseguendo il loro tour nel centro storico con la degustazione del rinomato bocconotto. Dopo il pranzo, si recano a visitare alcuni locali del centro storico, grazie alla manifestazione ‘Cortili aperti’ e pernottano in un B&B. Il terzo giorno, prima di fare ritorno in Toscana, i turisti fanno visita ad Alberobello ai trulli e una guida spiega loro i significati dei vari simboli disegnati su di essi».
Come ulteriore premio, Ilaria Florio ad agosto effettuerà uno stage presso l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo, in Liguria.