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Azienda bitontina di complessi edili vince doppio premio a livello nazionale

Danilo Cappiello
Maison Duerrebi spa
La 'Maison Duerrebi spa' ha vinto due premi a Roma presentando il progetto 'L'etoile', un innovativo complesso edile che sorgerà su via Ricapito
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Sono l’ambizione, la voglia di migliorare e di migliorarsi, e la capacità di maturare idee in grado di cambiare il futuro, a rendere grandi gli uomini. Idee nate da un tratto di matita sul foglio e divenute poi realtà con costruzioni che talvolta sembrano quasi voler accarezzare le stelle, altre volte, ne prendono semplicemente il nome.

L’etoile” infatti è il nome del’esclusivo ed innovativo complesso edile ad essere realizzato dalla ditta Maison Duerrebi spa che sorgerà su via Ricapito.

Edificio costituito di due piani interrati, di piano terra e di quattro livelli superiori, con sovrastante lastrico, che andrà a rappresentare il connubio fra le epoche passate e quelle future, mescolando metodologie costruttive tradizionali e moderne.

Un progetto che mira a tracciare un nuovo punto di partenza con lo sguardo volto al futuro nel mondo dell’edilizia, dal punto di vista della progettualità, dei materiali utilizzati, e della realizzazione

Caratteristiche, quelle sopra citate, che hanno portato la Maison Duerrebi spa a conseguire lo scorso 31 maggio a Roma un doppio riconoscimento.

L’azienda bitontina infatti, grazie al progetto “L’Etolie”, ha potuto ritirare il premio Regula, consegnato alle aziende che hanno presentato progetti edili rientranti fra i dieci migliori d’Italia, essendo inserita inoltre nel libro “I 100 progetti italiani”.

Un double di riconoscimenti che ha inorgoglito e reso fiero l’interior design dell’azienda bitontina, Antonio Ruggiero: «Riconoscimenti come quelli conseguiti non fanno altro se non darci la consapevolezza che la strada lavorativa intrapresa è quella giusta. Non è assolutamente un punto d’arrivo ma bensì è un grandissimo punto di partenza, che ci spronerà a fare sempre meglio. Vedere che il proprio lavoro viene riconosciuto e premiato da autorevoli accademici e rappresentanti di importanti organismi nazionali è per noi motivo di grandissimo orgoglio e fierezza. Il futuro dell’edilizia passa da tutti quelli che davvero hanno voglia di guardare al futuro, senza però mai dimenticare le proprie radici».

A valutare il progetto è stato il comitato d’onore presieduto da Massimo Sessa, presidente generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e composto da: Carlo Doglioni, presidente Ingv (Istituto Nazionale Architetti Paesaggisti, Pianificatori e conservatori); Federica Galloni, direttore generale Mibact di arte e architettura contemporanee e periferie urbane; Maria Carmela Giarratano, direttore generale Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; Andrea Margaritelli, presidente Inarch (Istituto Nazionale di Architettura); Francesco Moschini, segretario generale Accademia nazionale di San Luca; Emanuele Orsini, presidente di Federlengo-Arredo; Roberta Vitale, presidente giovani Ance (Associazione nazionale Costruttori Edili); Armando Zambrano, presidente Cni (Consiglio nazionale Ingegneri).

mercoledì 13 Giugno 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 20:16)

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