È di ieri la notizia che la mappa pugliese delle ZES (Zone Economiche Speciali) presentata dalla giunta Emiliano non soddisfa molti Comuni e a tal proposito è prevista oggi un’audizione di Emiliano e dei tecnici in IV Commissione, chiesta dal presidente Donato Pentassuglia, per valutare la possibilità di modifiche del documento consegnato agli assessori.
Il Comune di Bitonto non è stato finora penalizzato e, se il documento venisse confermato, l’area da riconvertire a ZES sarebbe la nostra zona artigianale, che potrebbe in questo modo usufruire di enormi agevolazioni. Ma diverse città dell’area metropolitana barese come Acquaviva o Corato sono state escluse e vogliono quindi far sentire la propria voce.
«Ci sono numerosi aspetti da chiarire — spiega Donato Pentassuglia al Corriere del Mezzogiorno — anche rispetto a impegni che l’assessorato allo Sviluppo Economico aveva assunto. Mi riferisco ai 600 ettari che mancano alla provincia di Taranto che poi è l’unica area che ha in pieno i requisiti previsti dalla normativa».
A far sentire la propria voce saranno anche i sindaci pugliesi di “Italia in Comune” che hanno lamentato una concentrazione insolita degli ettari di ZES nella provincia di Lecce. «Non abbiamo potuto fare a meno di far notare, — spiega a BitontoLive il sindaco Michele Abbaticchio, a capo del gruppo pugliese di “Italia in Comune” — anche a sostegno di alcuni territori come Acquaviva, che il territorio metropolitano barese avrebbe potuto avere ben altro peso, a discapito del territorio leccese, soprattutto in considerazione del fatto che come requisiti di legge previsti per la candidatura alla Zes, ci sono la vicinanza ad infrastrutture strategiche come porti e aeroporti».