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Mafia, agroalimentare area prioritaria di investimento in tempo di crisi

La Redazione
Agromafia.
Soddisfazione per l'operazione dei carabinieri del ROS e del Comando tutela ambientale che, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda di Bari, hanno sgominato una organizzazione criminale
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Bene l’operazione dei carabinieri del ROS e del Comando tutela ambientale che, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Bari, hanno sgominato una organizzazione criminale che aveva nell’agroalimentare un’area prioritaria di investimento. E’ quanto afferma di Coldiretti Puglia nello stigmatizzare quanto la criminalità abbia compreso la strategicità dell’agroalimentare in tempo di crisi, perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone.

Dai mercati ai supermercati, dai trasporti ai ristoranti – denuncia Coldiretti Puglia – dall’agricoltura all’allevamento, dalla carne alla frutta fino al caffè alle corse dei cavalli, oltre all’utilizzo illecito dei fondi comunitari destinati all’agricoltura come il PSR, il volume d’affari delle agromafie cresce con attività che riguardano l’intera filiera agroalimentare.

In questo modo la malavita si appropria – sottolinea la Coldiretti Puglia – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti e il valore del marchio Made in Italy. “Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie”.

mercoledì 28 Ottobre 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 14:45)

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