Quattro mesi fa alcuni ragazzi erano stati aggrediti a Milano, all’uscita da un locale, dove si erano recati per trascorrere la serata tra amici. Uno di loro era Michele, 24enne bitontino, da qualche anno residente a Milano. Una violenza inaudita quanto apparentemente immotivata, che ha causato enormi danni, non solo fisici, ai tre ragazzi. Uno di loro riuscì fortunatamente a fuggire e chiamare i soccorsi, mentre Michele e l’altro ragazzo ebbero la peggio: frattura del setto nasale per Michele e trauma cranico per l’amico. Le indagini, scattate dopo l’aggressione, hanno seguito fin da subito la pista omofoba come movente dell’aggressione e, dopo quattro mesi, è scattato l’arresto per ben otto persone, per la maggior parte minorenni: due 15enni, quattro 17enni e due 19enni, tutti residenti a Milano. Condotta dai carabinieri del comando provinciale di Milano, l’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Angelo Renna per i maggiorenni e dal Pm Myriam Iacovello per gli indagati minorenni. Tra i minorenni arrestati, ben cinque erano già noti alle forze dell’ordine e avevano precedenti penali per lesioni, rapine e furti. Vivono tutti con i genitori e «provengono da contesti familiari difficili, dove prevale la violenza e l’assenza di valori», ha sottolineato Ciro Cascone, capo della procura per i minorenni di Milano, che ha aggiunto: «Non stupisce purtroppo che l’omofobia, in un simile quadro, possa essere la molla di azioni gravi e odiose come quelle per cui si indaga».
Le attività di indagine sono state svolte per la maggior parte dai carabinieri della stazione di Milano Porta Romana e Porta Vittoria, avvalendosi dell’aiuto dei carabinieri del nucleo informativo di Milano.
Una buona notizia quindi per il nostro concittadino e per i suoi amici, che possono finalmente ritrovare un po’ di serenità dopo quattro mesi dall’orribile episodio: «Se davvero sono colpevoli, sono contento che siano stati presi. Almeno per un po’ non potranno più fare del male a nessuno» – è stato il commento di Michele.