Cronaca

Palombaio, rubate (e poi ritrovate) biciclette di due turisti francesi

Tommaso Cataldi
Louis e Sylvie
Louis e Sylvie sono stati soccorsi da alcuni palmaristi, che si sono adoperati per ritrovare le bici scomparse
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Girano mezza Europa con le loro biciclette e approdano anche in Italia, più nello specifico a Palombaio, prima di intraprendere la via Francigena in direzione Roma.

Loro sono Louis e Sylvie, due turisti francesi sessantenni. Ieri mattina, una volta giunti in piazza Milite Ignoto, hanno legato le loro biciclette alla ringhiera della piazza e sono andati a prendersi un caffè nel bar distante qualche metro. Pochi minuti e le loro biciclette sono “scomparse”, per usare un eufemismo. Il problema è che quelle non erano semplici bici da passeggio ma autentiche abitazioni ambulanti che si portavano appresso. Inutile descrivere lo sgomento che ha assalito i due francesi. Per fortuna, alcuni volenterosi palmaristi si sono offerti di accompagnare Louis e Sylvie a denunciare l’accaduto alla Polizia, che è subito intervenuta nella frazione. I due turisti sono stati quindi ospitati a pranzo sempre da dei premurosi palmaristi, che hanno poi contribuito a ricercare le biciclette. Nel primo pomeriggio, fortunatamente, è seguito il ritrovamento nei pressi di via Cela, in piena campagna, grazie anche al grande lavoro svolto dalle forze dell’ordine in collaborazione coi cittadini di Palombaio.

Lo spavento è passato ma le due biciclette non sono proprio in ottime condizioni: gomme in pessimo stato e freni non funzionanti. Senza contare che anche l’equipaggiamento da viaggio è stato derubato. Un imprenditore bitontino si è offerto di ospitare per un paio di notti i due turisti francesi nel proprio B&B, sino a quando le biciclette non saranno riparate.

Il consigliere comunale della frazione Arcangelo Putignano ha commentato su Facebook l’accaduto: «Attimi di terrore, di smarrimento. Gli occhi di due turisti francesi persi improvvisamente nel vuoto, dopo aver visto sparire le loro bici-case con cui avevano già viaggiato per migliaia di chilometri, attraverso tante nazioni diverse. E se fosse capitato a noi, lontano da casa nostra, in una terra straniera. Come avremmo reagito? Forse, presi dallo sconforto, avremmo pianto come la signora Sylvie. Si poteva evitare tutto ciò! Si poteva evitare di dar adito a tanta gente di poter parlare negativamente del nostro paese, Palombaio; una frazione che sta cambiando e che ce la mette tutta per risollevarsi e soprattutto per evolvere. Diamoci una svolta per diventare cittadini essenziali, ricercatori del bene pubblico. Perché ci sono giovani che vogliono rivivere Palombaio in tutte le sue meravigliose sfaccettature e possibilità. Ringrazio immensamente chi ha collaborato per il ritrovamento della refurtiva».

martedì 15 Agosto 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:56)

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