Ad inizio carriera fu costretta ad usare uno pseudonimo maschile per celare la sua identità. Sono trascorsi duecento anni dalla nascita di Charlotte Bronte, la maggiore delle sorelle scrittrici inglesi. Non era permesso, o perlomeno era mal tollerato, all’epoca, che una donna scrivesse. Ma il successo del suo romanzo "Jane Eyre" fu tale che Bronte, in seguito, non ebbe più bisogno di nascondersi.
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Per celebrare questa grande scrittrice, le associazioni culturali Ante Litteram e Cenacolo dei Poeti, con il patrocinio della Brontë Society, hanno organizzato una serie di appuntamenti a lei dedicati.
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Il primo, dal titolo “Charlotte Brontë: una donna armata di penna e cuore”, si è tenuto venerdì nella Galleria nazionale della Puglia "Devanna". Relatrice la presidente dell'associazione Ante Litteram Barbara Buttiglione, da sempre grande appassionata di letteratura inglese e delle sorelle Bronte in particolare. «L'idea – ha spiegato – è nata dal mio amore spassionato per le sorelle Bronte e dal fatto che quest'anno ricorre il bicentenario della nascita di Charlotte. Negli anni passati ho tenuto alcuni incontri sulla letteratura inglese a Bitonto e ho sempre riscontrato molto interesse, così mi è sembrato giusto seguire il filone dei festeggiamenti che sono stati fatti in tutta Italia, in modo da farvi partecipare anche Bitonto. La mia associazione si occupa principalmente di promuovere la lettura, seguendo ovviamente anche i miei gusti personali che riguardano innanzitutto la letteratura inglese. Seguo anche i contemporanei, italiani e non, ma la mia specializzazione è la letteratura inglese, in particolare quella vittoriana».
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Accanto a Barbara Buttiglione c'erano altre due donne: l'attrice Rossella Giugliano che con passione ha interpretato le lettere scritte da Charlotte Brontë, e la pianista Anna Elisa Lacetera che ha eseguito brani di Chopin.
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