Riserve indiane che sopravvivono alla globalizzazione: questo sono diventate le librerie indipendenti, resilienti allo strapotere dei giganti del settore, degli ebook, delle vendite online e sottocosto, grazie alla forza di proposte originali e al legame d'affetto che riescono ad intessere con i propri frequentatori.
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Merito di librai illuminati e tenaci come Gianna Lomangino, titolare della Libreria Hamelin di Bitonto, capaci di coltivare nicchie di mercato. Esattamente due anni fa, il 10 dicembre del 2014, la rivista Globalist inseriva la libreria per ragazzi in via D'Angiò nella lista delle dieci librerie indipendenti più belle d'Italia. Lo ricorda Gianna Lomangino in un post pubblicato su facebook ieri sera: «Concludo la giornata con un bel ricordo… forse tra i più emozionanti di questa meravigliosa e più che decennale avventura».
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Le librerie indipendenti, presidi di cultura e conoscenza sul territorio, trovano linfa soprattutto nei piccoli lettori e negli adulti che li accompagnano nel persorso d'innamoramento verso i libri: genitori, nonni, insegnanti, educatori… È proprio il caso della Libreria Hamelin, regno dei bambini inserito in un circuito virtuoso di promozione della lettura, delle arti grafiche e figurative, in collaborazione con le compagnie teatrali e le associazioni culturali del territorio. Una libreria per ragazzi che è anche associazione culturale, con uno spazio dedicato al gioco dov'è possibile organizzare piccole feste di compleanno.
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