Fra i tanti appuntamenti rimandati a causa dell'ondata di gelo c'è la Notte del Liceo Classico organizzata dal liceo Sylos. Programmata per ieri, è stata posticipata a venerdì 20 gennaio.
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Ma un assaggio dell'evento è stato dato ieri, nell'anteprima con Andrea Marcolongo. Probabilmente toscana a giudicare dalla cadenza (ma della sua reale età e provenienza fa mistero) per il momento ha scritto un unico libro, edito da Laterza, molto originale: "La lingua geniale, 9 ragioni per amare il greco".
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Come già dal titolo s'intuisce, si tratta di un manuale sull'affascinante lingua antica, croce e delizia degli studenti del classico, ma base essenziale per la cultura occidentale. Lo stesso spirito che muoveva l'imperatore Adriano che nelle sue "Memorie" affermava "L'ho amata (la lingua greca, ndr) perché quasi tutto quel che gli uomini han detto di meglio, lo hanno detto in greco", ha mosso Marcolongo nella composizione di questo libro che è già diventato un bestseller, avvicinando molti lettori comuni, non solo studenti e appassionati, alla lingua della filosofia.
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«Non importa che sappiate il greco antico oppure no. Non importa che abbiate frequentato il liceo classico. Se sarò stata in grado di guidarvi nel labirinto del greco con la mia fantasia, arriverete alla fine del cammino con nuovi modi per pensare il mondo e la vostra vita, in qualunque lingua la esprimiate a parole» è il messaggio dell'autrice.
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Questo e tanto altro è stato spiegato ieri sera al teatro Traetta, alla presenza, oltre che della giovane scrittrice, del professor Nicola Pice, dell'attore Raffaello Fusaro, del professor Mario Sicolo moderatore dell'incontro, del pianista Costantino Carrara e dell'attrice Rossella Giugliano che ha curato anche la regia dello spettacolo.
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Uno spettacolo ironico e divertente, segno che della lingua greca si può anche scherzare. Mario Sicolo, con la sua consueta ironia, ha condotto la serata dando voce ai vari ospiti tra battute e aneddoti divertenti, ed impostando la conferenza come se fosse una trasmissione di commento calcistico. La durata dello spettacolo è stata di 90 minuti, proprio come una partita di calcio. E a ricordarlo al pubblico, di tanto in tanto, c'era la sigla del famoso programma Rai "90° minuto". Unica differenza, la materia di discussione. Se a "90° minuto" si discuteva di assist, dribling e calci d'angolo, al Traetta si è parlato di aoristo, duale, ottativo e declinazioni. Termini sconosciuti per chi non ha studiato il greco, ma che attraverso la lettura di Andrea Marcolongo diventano familiari e facili da comprendere.
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«Il greco è alla base della nostra cultura anche locale» ha sottolineato il professor Pice, precisando però che Bitonto non faceva parte dei territori sotto il dominio greco, la cosiddetta Magna Grecia, ma del territorio dei Peuceti prima e Municipio romano in seguito.
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Esilarante, poi, il quadretto messo su dagli attori sul famoso vocabolario Rocci, per colpa del quale – per dirla con Mario Sicolo – ogni studente del classico ha perso diverse diottrie. Il dizionario scritto dal gesuita Lorenzo Rocci ha rappresentato e continua a rappresentare lo strumento essenziale per tutti gli studenti che si avvicinano allo studio della lingua greca classica.
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«Se ho scritto queste pagine, è stato perché del greco antico mi sono innamorata da ragazza. L’amore più lungo della mia vita» ha assicurato Andrea Marcolongo.
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Applausi scroscianti al termine dello spettacolo, frutto della presenza di un folto pubblico, tra cui anche gli alunni delle classi IC, IIIA, IIIB, IVA, IVB e VA del liceo Sylos di Bitonto, accompagnati dal professor Francesco Brandi referente per l'organizzazione della Notte del Liceo Classico. L'appuntamento è per il 20 gennaio nelle aule dello storico istituto bitontino.
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