Michele Cucuzza questa sera a Bitonto, per presentare il libro scritto con Luigi Di Cicco dal titolo “Gramigna. Vita di un ragazzo in fuga dalla camorra” (Piemme edizioni).
L’appuntamento, alle 19.30 nel teatro Traetta, s’inserisce nell’ambito del festival www.Shakespeare5 patrocinato dall’Assessorato al marketing territoriale del Comune di Bitonto, organizzato dalla compagnia Fatti d’Arte in collaborazione con la Libreria del Teatro e il Circolo dei Lettori.
Interverrà l’assessore Rino Mangini. La discussione prenderà il via dalla riflessione sul team della spersonalizzazione, fortemente attuale e che accomuna il testo de ‘La commedia degli equivoci” di Shakespeare e il libro di Cucuzza e Di Cicco.
Il libro
Luigi è figlio d’arte. Suo padre è un boss della camorra, un pezzo grosso, uno di quelli che contano nell’aversano. Dalle sue parti, con quelle credenziali, potrebbe essere padrone incontrastato. Ma lui non ne vuole sapere. Troppo vivo e amaro il ricordo degli anni di infanzia, con il padre sempre in galera e la geografia imparata andando in visita nelle carceri di massima sicurezza in tutta Italia, con i Natali a toni smorzati, solo con donne e cugini, perché tutti gli uomini della famiglia o erano latitanti o in prigione. Quando le irruzioni all’alba della polizia o i parenti morti in agguati non li vedi sullo schermo ma li hai in casa, puoi crescere senza poterne fare a meno, o cercare di starne lontano il più possibile. Luigi ha scelto la seconda strada, dicendo tanti no, poi qualche sì, poi ancora no no no, fino a costruirsi una vita pulita e dignitosa. Questo vuole dire ai figli di Scampia e a tutti gli altri, una vita diversa è possibile, ed è molto più bella.