Arte

“Gli Ospiti” di Pierluca Cetera si mettono in mostra

La Redazione
Francesco Paolo Del Re
​Esposizione a Roma, curata dal bitontino Francesco Paolo Del Re e da Sabino de Nichilo
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La programmazione di Casa Vuota, il nuovo spazio espositivo in zona Quadraro a Roma, inizia con la mostra “Gli Ospiti”, la prima personale capitolina dell’artista pugliese Pierluca Cetera, che presenta un ciclo pittorico realizzato tra il 2013 e il 2017 ed esposto per la prima volta in modo organico e completo.La mostra, a cura del giornalista bitontino Francesco Paolo Del Re e di Sabino de Nichilo, s’inaugura domani alle 18.30 e sarà visitabile su appuntamento fino al 30 giugno.

Il progetto propone un’analisi dei modi di raffigurazione e di composizione del corpo attraverso il linguaggio pittorico. “Lo spazio domestico temporaneamente inabitato di Casa Vuota si popola di una pletora di figure sospese, di personaggi comuni colti da uno sguardo indiscreto in pose antiplastiche, di occupanti precari di uno spazio in prestito”, spiega Francesco Paolo Del Re. Un allestimento effimero e minimale costella le pareti di Casa Vuota di una serie di sagome umane dipinte a olio: figure maschili e femminili, ritratte a grandezza naturale, rompono il recinto del quadro e occupano uno spazio senza sfondo e senza cornice. “È la stessa Casa Vuota a farsi cornice e sfondo per le opere, nell’ottica di un superamento dei limiti della tradizionale fruizione pittorica e di un dialogo installativo e dinamico con lo spazio e con il fruitore”, precisa Sabino de Nichilo.

Le sagome dipinte da Pierluca Cetera si combinano tra loro in maniera sempre diversa, proprio in forza di una leggerezza quasi immateriale, che non richiede un “hardware” espositivo tradizionale, ma si addossa al muro tenendosi solo con una gomma adesiva removibile che dà la misura di una precarietà esistenziale e simbolica. A entrare a far parte del discorso visivo dell’artista è quindi anche lo spazio stesso, con le sue peculiarità antimuseali. Paradossalmente privi di una contestualizzazione propria e intrinseca, i corpi degli Ospiti si collocano in un luogo imprecisato e possono quindi interagire a piacimento con oggetti e mobili dello spazio reale e non dipinto in cui sono collocati. In alcuni casi, dei disegni possono completare gruppi di figure dipinte, come ipotetica sinopia di un affresco. Interesse privilegiato dell’artista è una riflessione sui meccanismi stessi della fruizione dell’arte contemporanea, attraverso i rapporti tra le figure, la composizione e lo spazio in cui si incontrano opere e pubblico.

Per i suoi “Ospiti”, Pierluca Cetera sceglie come supporto tele sagomate che si distinguono per trame tra loro differenti e su di esse dipinge con tecniche di volta in volta leggermente dissimili, per diversificare le “pelli” rappresentate. È la pelle infatti a essere protagonista della mostra. Alcuni personaggi sono incompleti e si presentano come frammenti.

«I corpi raffigurati – racconta l’artista – sono nudi o colti mentre si stanno svestendo. Invadono gli spazi, si spostano liberamente tra gli ambienti, si comportano come fossero a casa loro, con riferimento alle riflessioni sul tema dell’ospitalità di Jacques Derrida».

La precarietà, già evidenziata dalla scelta di adoperare tele tagliate e non perfettamente stese, si ritrova nella composizione che può variare e adattarsi a seconda dell’ambiente da occupare o invadere. Alla luce di questi principi ispiratori del lavoro di Pierluca Cetera, la mostra si annuncia mobile, fluida e in divenire. Nel corso dell’esposizione infatti i personaggi proposti da Cetera possono cambiare collocazione o addirittura essere sostituiti da altri Ospiti.

Casa Vuota è a Roma, in via Maia 12, interno 4 A.

venerdì 5 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:44)

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