Cultura

Il carisma del vescovo Marena nel libro di Giuseppe Cannito, presentato ieri ai Santi Medici

Mariagrazia Lamonaca
La presentazione nella basilica dei Santi Medici
Il volume del teologo bitontino contiene anche testimonianze e materiale fotografico inediti
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Le Feste Patronali in onore di Maria Santissima Immacolata sono entrate nel vivo e ieri sera, all’interno della Basilica dei Santi Medici, è stato presentato il volume, scritto dal teologo bitontino Giuseppe Cannito, “Il carisma del vescovo mons. Aurelio Marena (1950-1978) nella Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano. Note storiche pastorali della Curia Vescovile di Bitonto“. Alla presentazione, organizzata dall’Arciconfraternita Immacolata Concezione di Bitonto e dall’Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio, con il patrocinio del Comune di Bitonto e dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, hanno preso parte, oltre all’autore del volume, monsignor Alberto D’Urso (vicario episcopale territoriale), don Vito Piccinonna (rettore della Basilica dei Santi Medici), Domenico Muzio (presidente emerito della sezione artigianato ACAI di Bitonto), il professor Nicola Pice (presidente del Comitato Feste Patronali) e don Michele Lacetera (cancelliere vescovile della curia di Bitonto), che ha moderato l’incontro. Il prezioso volume contiene anche un cospicuo repertorio fotografico inedito con imprimatur e didascalie. Uno dei capitoli è inoltre dedicato alla solenne liturgia esequiale del vescovo Aurelio Marena, avvenuta il 23 marzo 1987 nella Basilica dei Santi Medici con una partecipazione, secondo la stampa dell’epoca, di oltre cinquemila persone.

Un’altra preziosità del volume è rappresentata dall’elenco delle opere d’arte presenti all’interno del Santuario, che furono volute dallo stesso vescovo Marena. Di questo ha parlato, in particolar modo, il professor Pice, soffermandosi sui vetri policromi presenti all’interno della Basilica. «Il vescovo – ha spiegato Pice – non si preoccupava solo delle questioni prettamente religiose, ma si pose anche il problema delle opere artistiche che dovevano essere posizionate all’interno della Basilica. Qui le vetrate rappresentano le gesta dei Santi Medici attraverso delle allegorie che raccolgono in sé la specificità dei simboli, i viaggi e le virtù morali dei santi. Fede, speranza e carità sono dunque rievocate metaforicamente nei disegni di queste vetrate».

Il rettore della Basilica dei Santi Medici, don Vito Piccinonna, ha accolto con gioia la decisione di presentare il volume di Cannito, giudicando importante l’unione tra la cultura e la fede. «La presentazione di un libro – ha dichiarato Piccinonna – è sempre un input privilegiato per darci memoria e per leggere il tempo presente, ma anche per progettare il domani. La comunità dei Santi Medici ha vissuto la storia e la vive ancora attraverso il cammino tracciato dal Concilio Vaticano II. Una storia antica che lega questa comunità ai martiri Cosma e Damiano, resa attuale negli ultimi anni da una comunità che ha cercato sempre di riattualizzare il carisma di questi due giganti della fede».

Alla serata ha preso parte, per un breve saluto dovuto ai numerosi impegni istituzionali, anche il sindaco Michele Abbaticchio: «Il vescovo Marena – ha sottolineato – oltre al suo operato come vescovo della diocesi bitontina in quegli anni, ha lasciato la sua testimonianza in tante opere, prima fra tutte il museo diocesano che lui volle fortemente nella nostra città, grazie alla collaborazione tra la diocesi e il Comune di Bitonto. Anche grazie a questo, potremo finalmente inaugurare in modo permanente il museo diocesano, a fine anno. È un’opera – ha continuato – fortemente voluta non solo da tanti concittadini ma anche dai tanti turisti che fortunatamente affollano la nostra città».

Monsignor Alberto D’Urso ha voluto sottolineare il grande lavoro di generosità e l’impegno con cui, da diversi decenni, opera la comunità dei Santi Medici, inizialmente grazie a monsignor Francesco Savino, e attualmente grazie al lavoro di don Vito Piccinonna. «Vedo qui una generosità – ha assicurato D’Urso – che rilevò anche Giovanni Paolo II quando visitò Bitonto nel 1984. Il Papa, vistosi attorniato da tanti doni, in particolare botti di olio, scherzò dicendo che in Vaticano non avrebbero fatto la spesa per quindici giorni. Questa generosità – ha continuato – la rivedo tutta in questa comunità dei Santi Medici, che ormai da oltre vent’anni si prodiga per il prossimo offrendo tanti servizi diversi per i malati, per le persone emarginate, per gli anziani. In questo rispecchia in pieno quello che era lo spirito dei Santi anargiri Cosma e Damiano, che prestavano il loro servizio di medici senza farsi remunerare».

Domenico Muzio, presidente emerito della sezione artigianato ACAI di Bitonto, ha invece espresso con grande emozione alcune testimonianze personali sul vescovo Marena, che lo hanno visto protagonista in quegli anni. Dopo un breve intervento del professor Luigi Lauta, presidente dell’Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio, è toccato all’autore chiudere l’evento, che ha visto la partecipazione di un pubblico davvero numeroso, composto da fedeli ma anche da autorità politiche e religiose. «Oggi sono particolarmente emozionato – ha dichiarato Cannito – perché sono tanti anni che insegno a scuola e stasera ho l’onore di poter salutare ben quattro presidi presenti. Per me è un onore perché questo dovrebbe significare che sono riuscito a fare qualcosa di buono. Voglio ringraziare anche tutti i colleghi che mi hanno supportato. Ma ringrazio in particolare tutti voi che siete qui stasera, perché avete dato valore, con la vostra presenza, allo spirito del grande vescovo Aurelio Marena».

giovedì 25 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:34)

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