Cultura

“Quello che ti porti dentro”, prova letteraria di Eliana Bellezza

Marino Pagano
"Quello che ti porti dentro"
Domani la presentazione del libro della scrittrice bitontina da anni a Sassuolo (Mo)
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Un romanzo è una storia. Una storia è una vita, con passioni, gioie e ferite. Crescite, passaggi, cadute, incontri.

Lo sa bene Eliana Bellezza, figlia della nostra città e da tempo ormai a Sassuolo, nel modenese, terra dove è arrivata, ci tiene a sottolinearlo, “per amore”. Eliana, attivissima e mai doma tra lavoro e passione per la scrittura, ha da poco dato alle stampe “Quello che ti porti dentro“, un’ispirata opera letteraria, storia dolce e segnata da impronte lasciate nell’anima.

Il testo è edito da “liberedizioni” e sarà presentato in città domani, venerdì 20 ottobre, con inizio alle 18.30, nell’aula magna del 1° circolo didattico “Nicola Fornelli”. Relazionerà, alla presenza dell’autrice, il professor Mario Sannicandro, con letture a cura di Marica Bellezza, Mara Tribuzio (pure autrice di un lavoro di imminente presentazione, ne parleremo) e Isabella Calia. Vocalist Antonella Garofalo, con accompagnamento strumentale. Evento messo a punto dalla libreria Raffaello.

Studi classici e laurea in Giurisprudenza, la Bellezza è da sempre accanita lettrice. Ecco quindi lo sbocco alla narrativa, con la nascita di una storia delicata, riflessiva, struggente. Eliana segue anche un brillante percorso professionale e di ricerca. Specializzata in Diritto del Lavoro, è impegnata all’Università di Modena, presso il dipartimento di Economia intitolato a Marco Biagi.

Ha la possibilità di entrare a diretto contatto con gli studenti, insegnando a scrivere dei propri desideri, a descrivere la propria formazione alla luce di quello che vogliono diventare “da grandi”. Complice il lieto evento della seconda gravidanza, la nostra concittadina coglie sempre più aspetti dell’esistenza prima silenti e si cimenta così con la scrittura.

Il suo libro presenta una scrittura lineare, dalle parole piane e non ruvide, con asciutta e felice opzione lessicale. Se la cifra linguistica e stilistica è dunque volutamente semplice, nel senso di immediatamente riconoscibile e chiara, profondo è il ragionamento attorno ai grandi valori della vita che abbraccia ogni passo di questo volume.

Eliana è padrona delle sue pagine. Del resto, già si esercita da tempo su svariati ambiti. A sua cura alcune pubblicazioni sul principio dell’employability, la capacità di assicurarsi l’accesso al lavoro e poi l’abilità a mantenerlo oppure a sapersi ricollocare dopo aver perso occupazione. Dal 2015 gestisce il blog sescriviseiunoscrittore.blogspot.it, palestra di confronti sui più vasti temi letterari.

Il romanzo ruota attorno ai destini strani della vita. Tre esistenze giovani e piene di avvenire si snodano: Laura, la protagonista, ragazza provata dalla vita stessa, assieme ai suoi due amici e amanti, Enrico e Davide. Quest’ultimo le prenderà davvero il cuore e le sarà vicino in ogni momento.

Leggendo le parole, le scelte di Eliana, si capisce come la scrittura nasca, cosa oggi forse rara, dopo letture, tante letture. Non mancano infatti citazioni, anche musicali, che donano ritmo al testo. Presenti punti di raffinato lirismo e indovinata sagacia semantica nella valutazione dei termini. Da qui la percezione di una stesura gravida di suggestioni nate da frequentazioni letterarie. Emerge un tratteggio particolare e quasi psicologico dei personaggi, soprattutto femminili: Laura, ma anche sua madre, la coraggiosa Elena.

L’amore, poi, fondamentale in tutte le sue sfaccettature: quello sensuale tra innamorati (soavemente raccontati anche i momenti erotici) e quello familiare, tra madre e figlia o tra nipote e nonno. C’è il dolore, occasione di scandaglio interiore per la felice penna di Eliana.

L’autrice si fa compiuta voce narrante, delinea le personalità, illustra i sentimenti nascosti, apre al lettore il cuore dei protagonisti. Anche la trama prende chi legge, esiste la curiosità dell’ordito, ben reso e costantemente accattivante, come in un film le cui sequenze incuriosiscono.

Riuscito anche l’espediente dei piccoli capitoli, con icastici titoletti utili già a sintetizzarne il senso, a mo’ di fotogrammi delle passioni di chi scrive, di chi compie la storia e di chi, ve lo assicuriamo, legge questo romanzo.

Questo accade quando si scrive per cercare di tracciare, con discrezione e in assenza di presunzioni, un piccolo ma significativo discorso attorno alle cose dell’uomo, scavando nelle storie.

Perché, spesso, “Quello che ti porti dentro” aspetta solo un animo sensibile e una fervida mente d’intensa capacità creativa, abile tessitrice di parole e storie, empatica nell’innescare impressioni in cui riconoscersi, con gioie e dolori.

Eliana Bellezza, a nostro parere, in pagine dense di umanità, ha offerto una bella prova personale, figurando con trasporto vicende emozionanti.

È la vita e non tutti sono bravi nel provare a raccontarla, individuando la radice di sentimenti comuni, appartenenti al vissuto delle genti e spesso purtroppo inespressi. La traduzione sulla pagina di angosce e lacerazioni altrimenti taciute costituisce il merito principale della nostra scrittrice.

giovedì 19 Ottobre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:26)

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