Politica

Daucelli lascia la giunta. Abbaticchio: «Andiamo avanti, rimango dalla mia parte»

Annarita Cariello
La giunta Abbaticchio
Ricci: «Non puoi stare con due piedi in una scarpa». L'assessore dimissionario: «Scelte politiche diverse. L'amicizia è una cosa, la politica un'altra»
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In un consiglio comunale che, con soli quattordici presenti, ha superato di poco la soglia necessaria per consentire l’inizio dei lavori, a prendere parola per primo è stato ieri il consigliere di Città Democratica Pippo D’Acciò.

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Il capogruppo della lista civica a sostegno di Michele Abbaticchio ha rotto il ghiaccio prendendo di petto l’argomento scottante della seduta: la posizione dell’assessore al Bilancio Michele Daucelli, dopo l’adesione del suo movimento "Insieme per la Città" al patto di coalizione del centrosinistra antagonista di Abbaticchio alle prossime amministrative. «La posizione di Daucelli mal si concilia con quanto ha rivelato agli organi di stampa» ha esordito D’Acciò. Ed ha aggiunto: «A nome degli amici consiglieri, esterno le nostre perplessità in ordine alla presenza dell’assessore al tavolo della giunta e chiedo che quanto avvenuto passi al vaglio delle segreterie pubbliche per le determinazioni del caso, a nome dell'intero consiglio di maggioranza».

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La replica di Daucelli

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Affermazioni che non hanno scalfito l’aplomb di Daucelli, il quale ha prontamente smentito le accuse, precisando di «non aver rilasciato alcuna dichiarazione ai media» e di essere presente in consiglio comunale «solo per depositare agli atti una relazione delle attività svolte in questi 4 anni e 8 mesi di mandato, nonostante la carenza di personale, e sempre rispettando i bilanci e il patto di stabilità». «Rivendico tutto quanto fatto nel corso del mio mandato, dall’internalizzazione dei tributi al regolamento per il centro antico, fino al polo tecnologico. Tuttavia il direttivo del mio movimento politico ha deciso d'intraprendere percorsi diversi. Una cosa è l'amicizia, un’altra è la politica. Relazionerò su quanto ho fatto in questi anni e poi rimetterò le deleghe in mio possesso nelle mani del sindaco» ha annunciato Michele Daucelli, confermando l'intenzione di dimettersi da assessore.

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Rottura Abbaticchio-Daucelli tra silenzi e frasi a metà

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Una parvenza di spiegazione che non ha soddisfatto il consigliere Matteo Masciale (Progetto Comune), il quale ha chiesto a più riprese maggiori delucidazioni a Daucelli: «In questi quattro anni di maggioranza abbiamo condiviso tutto, anche se provenienti da orientamenti diversi. Non possiamo però ora esimerci dal chiedere chiarimenti all’assessore e al gruppo politico di riferimento. Se è vero che lei afferma di non aver rilasciato dichiarazione di una mancata fiducia nel sindaco Abbaticchio, in questo momento lei è ancora esponente della mia maggioranza, ovvero il suo appoggio al governo Abbaticchio è solido o no? É una questione politica che la maggioranza deve capire».

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Un quesito che, per quanto chiaro e preciso, non ha portato Daucelli a prendere una posizione netta, almeno a parole. «Non ho rilasciato alcuna dichiarazione, mi sto solo adeguando alle decisioni del movimento politico di cui faccio parte» sono state le uniche dichiarazioni ripetute dall’ex assessore.

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Volutamente laconico anche il sindaco Abbaticchio, il quale ha affermato l'intenzione di «rimettere le decisioni, in merito alle deleghe ricevute da Daucelli, alla mia coalizione, come già avvenuto in passato».

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Le accuse di Ricci

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Un dialogo fatto di silenzi e parole non dette, che ha innervosito il capogruppo Pd Francesco Ricci, entrato in aula a consiglio iniziato: «Qualcuno dovrebbe vergognarsi della sceneggiata che si sta tenendo in consiglio comunale. Con che faccia vi ripresenterete tra qualche settimana agli elettori? Nelle ultime settimane sto sentendo cose nuove: assessori che si autosospendono, assessori che rimettono le deleghe…». Poi il dem ha puntato l’indice contro Daucelli: «La domanda è una sola:  il movimento "Insieme per la Città" ha firmato o no il patto di coalizione con il centrosinistra contro Abbaticchio? Allora come puoi essere assessore di un governo che fa capo ad una persona a cui firmi contro? Come puoi fare parte di una coalizione e dell'altra? É vergognosamente indicibile! Come si può stare con due piedi in una scarpa? Non fate altro che prendere in giro i cittadini, perciò mi rifiuto di stare qua oggi, in un consesso in cui non c'è chiarezza».

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Prima di lasciare l’aula in segno di protesta, Ricci ha letto un comunicato stampa a nome del Pd, in cui ha preso le distanze «dall’attacco violento avvenuto venerdì scorso, presso la sede del Pd, nei confronti di giornalisti che chiedevano notizie sulle candidature alle primarie del centrosinistra», giustificando il gesto come «un momento di nervosismo e di stanchezza da parte degli autori».

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The show must go on

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Ad infiammare la discussione è intervenuto il capogruppo di Forza Italia Domenico Damascelli, che ha definito le dimissioni di Daucelli «un grave atto d'incoerenza politica, come quella che sta mostrando anche la coalizione del sindaco, ormai centro "sinistrata", addirittura allargata ad ex esponenti di centrodestra». Damascelli ha poi lanciato una provocazione al primo cittadino: «Chi di accordo ferisce, di accordo perisce. Non si può nascondere la forte instabilità che sta vivendo il governo cittadino, se si pensa che negli ultimi cinque mesi la maggioranza si è andata sgretolando, con le dimissioni di Francesco Scauro, il passaggio dei socialisti nella minoranza, le dimissioni di Giuseppe Fioriello e di Francesco Pafetta, e adesso quelle di Daucelli. Come farete a stare insieme nei prossimi anni, basandovi solo sulla divisione del potere?».

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Il sindaco Abbaticchio, ribadendo di non voler entrare nel merito della vicenda Daucelli, ha chiesto al consiglio comunale di andare avanti con la discussione dei lavori, inerenti l’approvazione di provvedimenti importanti. Ed ha aggiunto: «Ho deciso di fare una verifica dei miei consiglieri di maggioranza, in modo che gli ultimi tre mesi di amministrazione si possa andare avanti, con finanziamenti nuovi ottenuti, tra cui i 10 milioni di euro per i lavori pubblici e 300mila euro per il distretto culturale. Bisogna andare avanti per senso responsabilità. Rimango dalla stessa parte e mi ricandiderò così. Se risulterà che avremo lasciato una Bitonto migliore di prima, lo dirà solo la cittadinanza».

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In cerca di chiarimenti anche il capogruppo del Psi Francesco Mundo, tirato in causa dall’intervento di Damascelli. Il consigliere di minoranza ha spiegato che «il gruppo Partito Socialista Italiano in consiglio comunale è risultato non gradito alla maggioranza che si riconosce nel sindaco Abbaticchio, perciò chi ci accusa di trasformismo mente sapendo di mentire, perché siamo stati cacciati, non ci siamo tirati fuori».

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L’ultima parola è spettata proprio all’(ex?) assessore Daucelli, che ha cercato di mettere una volta per tutte le cose in chiaro: «Il movimento di cui faccio parte ha deciso di percorrere altre strade, perché in molte occasioni, nel corso di questi anni di governo Abbaticchio, ci siamo adeguati alle decisioni della maggioranza, pur non condividendole. Sono venuti meno determinati principi e abbiamo fatto delle scelte diverse per il 2017».

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martedì 14 Febbraio 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:20)

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fra diavolo
fra diavolo
7 anni fa

Ma il sindaco Abbaticchio, quando ha formato il suo governo, probabilmente aveva le patate sugli occhi? O Forse preso dall’euforia ha preso c & p. Bah!!!….Ma tutti lui li ha trovati questi esemplari. E che c………o!!!!!! S F O R T U N A T O diciamo.

Michele sannicandro
Michele sannicandro
7 anni fa

Si stanno tutti posizionando intorno al “Tegame”…