Politica

Sannicandro: «Non ho programmi politici, amministriamo insieme!»

Annarita Cariello
Emanuele Sannicadro nella sede di Sinistra Italiana
Ieri sera è stato protagonista del terzo incontro con i tre candidati sindaci alle primarie del centrosinistra
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Emanuele Sannicandro, veterano della politica locale e regionale, ieri sera è stato protagonista dell’ultimo dei tre incontri promossi dalla coalizione di centrosinistra (Governare il Futuro, Insieme per la Città, Laboratorio, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano e Sinistra Italiana) per presentare i tre candidati sindaci alle primarie di domenica 5 marzo.

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Sannicandro, che insieme a Michele Daucelli è leader del movimento Insieme per la Città, ha esordito chiarendo che la decisione di abbandonare la coalizione a sostegno di Michele Abbaticchio «è stata una scelta politica sofferta e difficile, ma convinta ed entusiasta». Decisione comunicata in extremis, quasi allo scadere dei termini per la presentazione delle candidature alle primarie del centrosinistra.

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Partecipazione e confronto

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Emanuele Sannicandro, a differenza dei due competitor alle primarie di coalizione Pietro Battipede e Roberto Toscano, ha prontamente dichiarato di non avere un programma politico da illustrare o su cui fare leva, ma di voler convincere gli elettori di sinistra a votare la persona, non la politica. «Il lavoro e l’esperienza amministrativa sono la mia storia e da qui voglio partire, parlandovi di me, perché ciò che viene dopo lo faremo insieme, confrontandoci» ha spiegato.

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Sannicandro ha raccontato la sua storia personale di figlio del popolo, con papà sarto e madre casalinga. Una storia «fatta di sacrificio, impegno e studio, valori su cui ho sempre fatto affidamento per raggiungere gli obiettivi, in tutta la mia vita». Chimico di professione, non ha mai abbandonato la passione per la politica, che ha definito «un’arte difficile». Due anni nella Democrazia Cristiana, poi la partecipazione alla vita politica locale con due liste civiche (prima con l’amministrazione Kühtz e poi in maggioranza con Pice), fino al mandato di consigliere regionale, quindi la presidenza della Commissione per la Legalità e, attualmente, del Comitato interno di valutazione dell'oncologico Giovanni Paolo II di Bari.

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«Non ho un programma da raccontare. I programmi, se non si fanno con impegno e sacrificio, non servono a niente» ha continuato, annunciando: «I programmi, se verrò eletto, li faremo insieme, con i gruppi dirigenti e con la città tutta, con i commercianti, le associazioni di volontariato, i sindacati. La gente è stanca di falsi proclami o annunci roboanti: vuole cose concrete, vuole vedere realizzato ciò che si dice, non vuole più essere presa in giro».

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Puntare sul senso civico e l'amore per la comunità

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Continuo coinvolgimento, rispetto reciproco, nessuna trattativa personale: queste le prerogative politiche dichiarate da Emanuele Sannicandro, che ha detto di voler puntare all’ascolto, alla condivisione e alla trasparenza, «tutte cose che richiedono sacrificio ma che sono necessarie».

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Chiedendo, senza ipocrisia, l’appoggio e l’aiuto degli elettori di sinistra, si è poi appellato ai valori sociali condivisi da tutta la coalizione di cui fa parte, «quelli che vogliono dar voce a chi non ne ha, importanza a quelle zone che vengono trattate come periferie della città, ai residenti delle frazioni che non possono essere considerati cittadini di serie B».

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A chi l'ha sollecitato a spiegare in che modo intende impostare la propria azione politica, Sannicandro ha risposto: «Come? Non lo so, troveremo insieme la modalità per trovare soluzioni a ciò che non va. Nessuno ha la verità in tasca, sarebbe una stupida e sciocca presunzione. Solo insieme possiamo costruire un percorso e una storia per la nostra comunità, per una città che è di tutti». Attraverso una massiccia «rivitalizzazione dell’amore per la nostra città e un potenziamento del senso civico, svilupperemo un maggior attaccamento alla nostra comunità, che è la base per sperare in una Bitonto migliore» ha concluso il candidato alle primarie.

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venerdì 24 Febbraio 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:16)

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fra diavolo
fra diavolo
7 anni fa

per ricevere credibilità, bisogna prima darla.