Politica

«Uniti ora e dopo», il mantra del centrosinistra che chiama alle primarie

Mariella Vitucci
L'incontro con i tre candidati alle primarie del centrosinistra
Ieri nella sede del Psi l'incontro con i tre candidati Sannicandro, Toscano e Battipede
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«Se siamo arrivati alle primarie è per la testardaggine che ci contraddistinge, perché sono un paio d'anni che il Psi porta avanti il discorso dell'unità del centrosinistra. E senza motivi strumentali. L'abbiamo fatto perché credevamo in un progetto e perché alla fine, nonostante lo spettacolo che tutte le forze politiche danno, dai livelli nazionali fino a scendere a quelli locali, io credo che prima o dopo la politica si riapproprierà del proprio ruolo. I partiti che abbiamo demonizzato, senza costruire un'alternativa, sono inseriti nella carta costituzionale. Piaccia o non piaccia. Se l'esperienza di questa ultima consigliatura si ripresenterà nella prossima, Bitonto troverà solo macerie, perché la politica è stata messa al bando»: con questa dichiarazione il segretario del Psi cittadino, Franco Matera, ha messo subito in chiaro la determinazione a perseguire le primarie come strumento democratico di scelta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra formata da Governare il Futuro, Insieme per la Città, Laboratorio, Pd, Psi e Si.

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«Una coalizione che si muove all'unisono» ha rimarcato Matera, precisando che «l'altro centrosinistra non esiste, perché non è un insieme di movimenti e liste civiche, ma solo un insieme di liste elettorali che fanno capo all'attuale sindaco» prima di dare parola ai tre candidati alle primarie, invitati ad intervenire secondo l'ordine di sorteggio (Emanuele Sannicandro, Roberto Toscano, Pietro Battipede) per presentarsi alla folta platea intervenuta ieri mattina per incontrarli, nella storica sede del Psi in via IV novembre.

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Emanuele Sannicandro ha riassunto il suo lungo curriculum professionale e politico – dalla laurea in chimica alla carriera d'informatore scientifico, dal consiglio comunale a quello regionale fino alla presidenza del consiglio d'Indirizzo e verifica dell'istituto oncologico Giovanni Paolo II di Bari – evidenziato la propria «abitudine a lavorare in squadra, a coordinare, ad ascoltare, necessaria per chi deve guidare un gruppo» e chiarendo la volontà di perseguire «obiettivi comuni basati su valori sociali solidi, fondamentali nella Carta dei Valori che la nostra coalizione ha condiviso», con l'impegno prioritario a «dare attenzione alle persone che hanno poco, che non hanno voce, che sono alla disperazione in questo drammatico momento della nostra comunità e dell'Italia».   

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Partendo dalla constatazione dello scarso senso civico che contraddistingue la nostra comunità, Sannicandro ha poi abbozzato il suo progetto di cittadinanza attiva e legalità che, partendo dall'amministrazione comunale, coinvolga tutte le realtà socio educative sul territoriio: scuole, associazioni, sportive, onlus, parrocchie, per educare i bitontini all'idea che «la città e di tutti e va rispettata come il salotto di casa propria».

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Basta con le prese in giro e le pacche sulla spalla, basta con le promesse che non si possono mantenere, impegno e attenzione, condivisione di priorità, poche cose ma concrete da realizzare: questo il succo del suo discorso politico, nel quale ha ribadito il mantra della coesione della coalizione di centrosinistra, «unita ora e dopo il 5 marzo. Gli avversari sono fuori da questa stanza».  

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L'intervento di Roberto Toscano, avvocato del lavoro di lunga esperienza, si è aperto con quella che ha definito «un'operazione verità». «Noi abbiamo vissuto un periodo di ubriacatura mediatica, di dissociazione tra quello che viene passato per vero e quello che è nella realtà» ha esordito, chiarendo di aver deciso di scendere in campo perché «la politica è una forma esigente di impegnarsi per gli altri».  

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Ancora una volta ha ribadito le sue priorità: lavoro e occupazione. Attraverso la metafora dell'albero, che alla base ha i cittadini e di cui la pubblica amministrazione è il fusto, ha parlato dei rami come delle possibili soluzioni ai problemi della collettività, a cominciare dalla disoccupazione, lanciando l'idea di un labour lab, un grande laboratorio per il lavoro a Bitonto che crei occasioni d'impresa sul territorio.

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Toscano ha poi parlato del sindaco attuale come «uscente», contestando all'amministrazione Abbaticchio di aver puntato allo sviluppo esclusivo del centro antico, trascurando il resto della città fino a farne un'enorme periferia. «È mancata la logica di un equilibrato sviluppo» ha chiosato.

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Dirigente della Polizia di Stato in pensione, Pietro Battipede ha confessato il ramarico per l'uscita obbligata dal lavoro a soli sessant'anni, nel pieno delle energie, perché la legge prevede il pensionamento anticipato per le forze di polizia. Energie che ha deciso di convogliare in una «enorme voglia di fare per Bitonto, che ha bisogno di politica seria e non d'infatuazione».

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Battipede ha dichiarato che, vista la sua carriera di tutore dell'ordine pubblico, gli si chiede soprattutto quali siano i suoi programmi per restituire sicurezza ai bitontini. E ha ribadito che «Bitonto non ha bisogno di militarizzazione. Bitonto è una città come tutte le altre, la delinquenza che c'è a Bitonto c'è anche in altre città, la differenza è che negli altri paesi gli stessi residenti non parlano male della loro situazione».

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«L'arma che dobbiamo usare contro la delinquenza è la cultura – ha dichiarato – partendo dalle piccole cose, ad esempio dal rispetto dei cittadini, che hanno il diritto di essere ascoltati quando vanno in Comune. Non amo parlare male delle persone. Parlare male dell'attuale sindaco mi sembra banale e inutile, gli elettori hanno imparato a conoscerlo. Sono concentrato su quello che andremo a fare da oggi a cinque anni, non basandoci sui castelli di sabbia. Qui è tutto pericolante, ci sarebbe da tremare, e non tremeremo noi sicuramente ma chi ha portato avanti troppe cose».        

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L'incontro domenicale nella sede del Psi si è concluso con l'invito reiterato del segretario Matera a partecipare alle primarie: «La partecipazione sarà il termometro della prossima campagna elettorale per le amministrative». 

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Si vota domenica 5 marzo dalle 8 alle 21, a Bitonto in piazza Aldo Moro 17, a Palombaio in corso Vittorio Emanuele 42-44, a Mariotto in via Francesco Sannino 15. Possono partecipare alle primarie i cittadini con almeno 16 anni di età, residenti nel territorio comunale, che accettano di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori del centrosinistra di Bitonto. Bisogna andare al seggio muniti di carta d'identità e codice fiscale o tessera sanitaria. La partecipazione è gratuita.

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lunedì 27 Febbraio 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:14)

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miki
miki
7 anni fa

La buffonata riprende … e chi ci crede più a loro. Solo M5S è la verità

miki
miki
7 anni fa

La buffonata riprende … e chi ci crede più a loro. Solo M5S è la verità