Trenta minuti dopo la mezzanotte l'esito delle primarie del centrosinistra è ufficiale: sarà Emanuele Sannicandro il candidato sindaco che alle prossime elezioni amministrative rappresenterà la coalizione formata da Governare il futuro, Insieme per la città, Laboratorio, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano e Sinistra Italiana.
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Con 1.468 preferenze Sannicandro ha staccato di 127 voti l'avvocato Roberto Toscano (secondo con 1.341 voti) e di 317 Pietro Battipede, ex dirigente della Polizia di Stato scelto da 1.151 elettori. 48 le schede invalidate perché nulle (40) o bianche (8).
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La maggioranza dei 4.008 votanti ha scelto l'unico volto noto della politica fra i tre in competizione alle primarie.
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Politico di lunghissimo corso, Emanuele Sannicandro (Lillino per i bitontini) aveva presentato a sorpresa la propria candidatura alle primarie, ufficializzando così la rottura con la coalizione dell'attuale sindaco Michele Abbaticchio, candidato per il mandato bis. Una rottura aspra e fragorosa, epilogo di frizioni con la maggioranza di governo della città, culminate con le dimissioni dell'ex assessore al bilancio Michele Daucelli, esponente di punta del movimento Insieme per la città.
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A BitontoLive Sannicandro ha dichiarato la propria «grandissima soddisfazione per un risultato straordinario, innanzitutto per la partecipazione dei cittadini alle primarie, e poi per il consenso personale ricevuto», inviando «un grande abbraccio agli altri due candidati Toscano e Battipede» e ribadendo che «il grande gioco di squadra continuerà perché è l'unico modo per vincere. Insieme uniti, con lealtà e impegno».
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Il neo candidato sindaco ha avuto parole di ringraziamento «per tutti coloro che si sono impegnati nei seggi e per tutte le forze politiche della coalizione di centrosinistra, che hanno contribuito a questo importante risultato».
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Parole misurate e toni pacati per una vittoria che Emanuele Sannicandro confessa di aver sperato: «È evidente che ho deciso di partecipare con la speranza di vincere, ma le primarie sono una competizione imponderabile, in cui nulla è sicuro. In questi giorni ho incontrato e ascoltato tanta gente, continuerò a farlo».
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per appena 4.000 votanti, non si direbbe grande affluenza. Anzi….Ognuna merita il regime che sopporta.
Su 55 500 abitanti sono andati a votare 4000 persone: io al posto di Sannicandro mi ritirerei e farei un passo indietro. Tutti possiamo sbagliare. Basta solo capire l’errore.