Campagna elettorale

La coalizione Abbaticchio: «Sannicandro si arrampica sugli specchi»

La Redazione
Palazzo di Città
Memento delle forze politiche che sostengono la ricandidatura del sindaco uscente agli ex alleati di Progresso Democratico e Sel
scrivi un commento 29

«Il coraggio della verità non è da tutti, la coerenza ancora meno». Le forze politiche che ne sostengono la ricandidatura a sindaco fanno quadrato attorno a Michele Abbaticchio, attaccando l'antagonista ed ex alleato Emanuele Sannicandro. 

nn

In una nota – a firma di Bitonto Solidale, Città Democratica, Viviamo la città, Iniziativa Democratica, Italia dei Valori, Per un cambio generazionale vero, Progetto Comune, Rifondazione Comunista, Riformisti Cattolici e Popolari, Tra la gente avanti con Abbaticchio, 70032 Città in movimento – viene riproposto il documento redatto dalla coalizione che sostiene il candidato sindaco Michele Abbaticchio, inviato il 14 dicembre 2016 al segretario regionale del Partito Democratico Marco Lacarra. Documento che – ricordano gli abbaticchiani – era stato sottoscritto dai referenti di tutte le forze politiche della coalizione, incluso il dottor Emanuele Sannicandro segretario di Progresso Democratico, e l’ingegner Cosimo Bonasia segretario di Sinistra Ecologia e Libertà.

nn

«Il 14 dicembre 2016 era decisamente molto tempo dopo le dimissioni del dottor Vito Palmieri da presidente del consiglio (più di un anno) e dalla decisione presa dalla maggioranza che sta governando la città da cinque anni di interrompere il rapporto di collaborazione con il Psi per il mancato sostegno fornito per l’approvazione di documenti finanziari e di programmazione fondamentali per l’amministrazione della città (circa un anno fa)» sottolineano le forze politiche pro Abbaticchio.

nn

E continuano: «In quel documento si ringraziava il segretario Lacarra per l’attenzione dimostrata verso la città di Bitonto e verso il sindaco Michele Abbaticchio e allo stesso tempo si evidenziava, come di seguito riportato, che: Nel 2012 la richiesta di un profondo rinnovamento politico amministrativo, oltre che sociale ed economico, manifestata a gran voce dalla cittadinanza come percorso obbligato per fornire soluzioni alla varietà e complessità dei problemi che gravavano sulla comunità, ha dato vita all’amministrazione Abbaticchio segnando, a detta di molti, una forte discontinuità. Non può essere riproposto alla città, oggi più che mai, un sistema di alleanze e modelli referenziali fortemente personalistici in cui sic et simpliciter i principali protagonisti di quel vissuto politico di antica memoria che la città ha voluto con forza mettersi alle spalle, vengono riproposti (in quanto alleati del Pd così come emerso durante l’ultimo incontro) perché “per vincere le elezioni occorre andare uniti”, dopo aver attaccato a livello personale, oltre che politico, vari protagonisti della nostra coalizione. Crediamo che questa formula, anziché rinforzare il centro-sinistra, lo distrugga elettoralmente e sotto il profilo di valori condivisi".

nn

La nota prosegue con un altro stralcio della missiva inviata a Lacarra a dicembre scorso: “Può quindi ben comprendere quanto sia poco credibile raggiungere oggi una sintesi politica e progettuale con quelle forze politiche i cui referenti istituzionali e non hanno continuamente manifestato in tutti questi anni, e ancora nelle ultime settimane/giorni,  un profondo disprezzo per l’operato di questa amministrazione, arrivando ad infangare con accuse ed esposti calunniosi i funzionari comunali, i rappresentanti della giunta e lo stesso sindaco Michele Abbaticchio, unitamente alla compagine politica che lo sostiene. Così come poco credibile risulta essere anche una sintesi con quelle forze politiche che hanno deciso di abbandonare l’attuale progetto amministrativo e la maggioranza di governo perché non si riconoscevano più nell’operato della stessa e del sindaco. Profonde le divergenze politiche e valoriali che ci hanno contraddistinto rispetto a molti degli alleati del Pd ed alcuni esponenti di rilievo di quest’ultimo. Ne citiamo solo alcune: si è scelta la strada del silenzio sulle criticità ambientali e in particolare modo sul sistema delle discariche mentre noi le portavamo in tribunale per bloccarle; si è difeso e giudicato impeccabile il sistema di gestione dei tributi locali messo in atto da una società privata di riscossione da noi cacciata per i metodi vessatori messi in atto nei confronti dei contribuenti più deboli e per una gestione poco trasparente dei flussi finanziari verso le casse comunali; si è ridicolizzato, banalizzato e giudicato inutili tutti gli interventi e le politiche messe in atto per la valorizzazione e il rilancio dell’immenso patrimonio storico culturale presente nel centro storico e non solo, per la promozione del territorio e della imprese attraverso iniziative innovative di marketing territoriale; si è speculato sulla sicurezza a fronte di un sindaco esposto come non mai in prima persona, vicepresidente di Avviso Pubblico, stimato ovunque tranne che presso le suddette forze politiche che hanno scelto di isolarlo e di fargli mancare il sostegno nelle situazioni più critiche che hanno interessato la città".

nn

La lettera a Lacarra si chiudeva così: "Dobbiamo prendere atto che si è scelto di andare ben oltre una sana e costruttiva opposizione politica, si è scelta la strada della contrapposizione estrema, dello scontro dettato da risentimenti personali, della delegittimazione pubblica in tutte le sedi e contesti”.

nn

Dopo quest'opera di memento agli ex alleati di Progresso Democratico e Sel, la coalizione di Abbaticchio si rivolge al candidato sindaco della coalizione di centrosinistra«Caro dottor Sannicandro, questo è quanto lei ha condiviso con particolare convinzione, ha sottoscritto e trasmesso con noi al segretario del Pd Lacarra e alle forze politiche con cui oggi è schierato, oltre che esprimerlo personalmente avendo fatto parte, insieme al sindaco Abbaticchio, della delegazione che li ha incontrati. Oggi si arrampica sugli specchi e sulle banalità (pranzo programmatico, mancanza di confronto con il sindaco) per giustificare quello che è ingiustificabile: la sua decisone di schierarsi dall’altra parte, presa in sole 48 ore e comunicata via Whatsapp alla coalizione, secondo il peggior trasformismo politico. Decisione presa semplicemente per soddisfare le sue ambizioni personali, di certo legittime ma che nulla hanno a che fare con la coerenza e la buona politica di cui ha bisogno questa città».
n   

nn

 

n

lunedì 27 Marzo 2017

(modifica il 29 Giugno 2022, 0:01)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti