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Dpp, Sinistra Italiana: «Strumentalizzate le “giovani menti intelligenti” dell’Urban Center»

La Redazione
Urban Center Bitonto
I professionisti del gruppo Sym accusati di aver offeso tutti coloro che hanno letto il Documento programmatico preliminare al Pug
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Non si spengono le polemiche sul Documento programmatico preliminare al Pug, adottato in consiglio comunale il 5 aprile. Sinistra Italiana accusa l’amministrazione Abbaticchio e l’assessore Parisi di aver strumentalizzato il gruppo di lavoro delle Smart Young Minds per difendere un documento che tradisce la sua mission.

«Le “giovani menti intelligenti” dell’Urban Center, in una nota recentemente pubblicata su alcune testate giornalistiche locali, strumentalizzate – scrive Si – dagli astuti soggetti che preferiscono non rispondere della mancanza degli atti d’indirizzo nel Dpp in materia di edilizia sociale, hanno voluto solamente polemizzare, anche offendendo tutti coloro che in un brevissimo lasso di tempo hanno letto una copiosa relazione generale che per più di 300 pagine è solo descrizione del territorio cittadino».

«La deontologia professionale – prosegue la nota di Sinistra Italiana non consente di esprimersi con frasi irriguardose verso i cittadini che hanno dedicato del proprio tempo alla lettura del Dpp. Non è consentito alle giovani menti intelligenti affermare: “Non siamo quelli che si concedono commenti gratuiti e irrispettosi del lavoro altrui senza entrare mai nel merito ma lasciandosi andare a valutazioni generiche frutto di ignoranza e, forse, arroganza”. Irrispettosi, invece, sono le “giovani menti intelligenti” e coloro che si celano dietro le loro affermazioni, che non hanno colto e accolto quanto ad esempio Sinistra Italiana ha denunciato nel testo pubblicato su alcune testate giornalistiche il 10 aprile scorso. Due fondamentali carenze sono state individuate da Sinistra Italiana nel Dpp. Nella parte V della relazione generale (“Gli indirizzi progettuali del Pug”) mancano due tematiche che Sinistra Italiana ritiene assolutamente imprescindibili in un documento di pianificazione urbanistica generale: la gestione dei rifiuti nella accezione più ampia del termine e lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale. I due argomenti sono il baluardo di una amministrazione che si definisce di sinistra».

«Avevamo riferito ribadisce Si che nel Dpp non vi è alcun accenno al vigente Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (Prgru). Non prendendo in considerazione, in una pianificazione urbana territoriale, gli aspetti gestionali del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani si corre il rischio di non essere in grado di affrontare le fortissime implicazioni territoriali. Infatti, in almeno tre aspetti si riscontra una diretta e specifica sovrapposizione di competenze disciplinari: la localizzazione degli impianti necessari allo smaltimento e al recupero o riciclo dei rifiuti; l’organizzazione fisica delle politiche urbane preposte alla regolamentazione delle prassi di smaltimento e/o recupero e/o riciclo; i rapporti con la popolazione».

«Avevamo riferito prosegue ancora Sinistra Italiana ache nel Dpp mancano le linee programmatiche per gli interventi di edilizia residenziale sociale, ovvero non ci sono atti di indirizzo necessari alla redazione del Piano casa locale che l’Amministrazione comunale aveva l’obbligo di redigere ai sensi della Legge Regionale 20 maggio 2014, n. 22. Non sono note, dunque, quali forme di disagio abitativo sono presenti nel territorio cittadino, ovvero se tale disagio abitativo possa essere identificato in uno dei seguenti: disagio estremo, disagio grave, emergenza abitativa, vulnerabilità abitativa, rischio abitativo».

«Del resto attacca Si non potevamo aspettarci qualcosa di diverso se l’assessore all’urbanistica uscente, in una dichiarazione del 1° luglio 2015, non ricordandosi, in quel frangente, dell’esistenza delle due leggi regionali (L.R. 21 maggio 2008, n. 12 e L.R. 20 maggio 2014, n. 22) che imponevano ai Comuni l’obbligo di effettuare una valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale (ers), riferiva quanto segue: “In riferimento, invece, alla necessità di prevedere la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare, appare chiaro che ciò dipende da una programmazione che ha una dimensione regionale, nazionale ed europea che l’attuale amministrazione segue con attenzione in maniera da ottimizzare e sincronizzare una sua azione…”. Ovvero, secondo l’amministrazione Abbaticchio, sarebbero la Regione, lo Stato e l’Unione europea a dover pensare all’edilizia residenziale sociale, e non il Comune. Per tali osservazioni avremmo voluto che le giovani menti intelligenti replicassero a Sinistra Italiana, confutando quanto appare evidente dalla lettura del Dpp, ovvero che hanno dimenticato che c’è una parte della popolazione bitontina che versa in una condizione di disagio abitativo. Sinistra Italiana avrebbe voluto che la “perequazione urbanistica” e la “compensazione urbanistica” a cui si accenna nel Dpp fossero gli strumenti per la realizzazione di alloggi per l’edilizia residenziale sociale».

Sinistra Italiana ribadisce di non voler polemizzare con le giovani menti intelligenti e di non voler entrare nel merito delle “inesattezze” contenute in alcune parti del Dpp. Ma, a titolo di esempio, cita il paragrafo “Pianificazione strategica e regimazione acque reflue e meteoriche”.

«Il Regolamento regionale della Puglia del 9 dicembre 2013 n. 26 ricorda Si impone che le acque di fognature urbane di tipo separato, che convogliano le sole acque meteoriche provenienti da aree urbane, strade, piazzali, ed ogni altra pertinenza urbana ed extraurbana non strettamente connessa ad attività produttive, sono ammesse in tutti i recapiti finali, ma è comunque vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee. È obbligatorio il riutilizzo delle acque meteoriche di dilavamento finalizzato alle necessità irrigue, domestiche, industriali ed altri usi consentiti dalla legge, tramite la realizzazione di appositi sistemi di raccolta, trattamento, ed erogazione, previa valutazione delle caratteristiche chimico fisiche e biologiche per gli usi previsti. Persino, le acque di prima pioggia, fermo restando l’obbligo, ove tecnicamente possibile, di riutilizzo, provenienti da reti fognarie separate sono avviate verso vasche di accumulo a perfetta tenuta stagna e sottoposte, prima del loro scarico nei ricettori finali, ad un trattamento di grigliatura e dissabbiatura. Non è consentita, dunque, come erroneamente riportato nel suddetto paragrafo la possibilità di una alternativa “rappresentata dallo scarico controllato in una zona anidra che avrebbe funzione di accumulo ed emungimento alla necessità mediante la realizzazione di un pozzo artesiano”, ovvero non è consentita la realizzazione di un lago artificiale così come appare dalla lettura di tale paragrafo».

Sinistra Italiana cita anche una nota a piè di pagina del paragrafo 10.3, in cui si riferisce che il 12 dicembre 2017 è stato dato l’incarico di redigere il Documento intermedio al Piano urbano della mobilità sostenibile.

«Avevamo capito che si trattava di un mero errore di digitazione, dovuto alla fretta di produrre in tempo utile per la campagna elettorale il Dpp» commenta Si. E conclude: «Le giovani menti intelligenti continuino ad esercitare la loro attività da liberi professionisti, scevri da ogni retorica politica, rifiutando la lontana ipotesi che possano essere associati ad un partito o movimento politico».

giovedì 20 Aprile 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:50)

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