Alle 13.40, dopo quasi quattro ore di discussione, il consiglio comunale ha affrontato la discussione del quarto punto allì’ordine del giorno: il bilancio di previsione.
Franco Mundo (Psi) ha chiesto la lettura integrale del testo. E dopo mezz’ora ha incalzato l’assessore Nicola Parisi: «Quante risorse sono state destinate al Pug? Lei riveste carica di assessore e non posso credere che queste carte non le abbia lette. Chi deve dare risposte qua non è la parte tecnica, siete voi assessori. Le avete lette le carte prima di venire qui oggi?».
L’assessore Parisi ha replicato: «Il Pug è in fase di elaborazione, quindi non abbiamo voluto indicare cifre generiche. Entro giugno avremo la valutazione della cifra giusta».
Mundo ha reso nota la propria decisione di esprimere voto contrario al bilancio «per vacuità ed imprecisione manifestata attraverso le risposte della giunta, non solo dell’assessore».
Ha preso quindi la parola Domenico Damascelli (Fi), anch’egli critico: «Il prefetto ha emesso un provvedimento, datato 19 aprile, che obbliga il Comune di Bitonto ad approvare il piano del bilancio di previsione entro venti giorni, pena lo scioglimento del consiglio comunale. Nello stesso provvedimento, il prefetto afferma che c’è stata una forte inerzia da parte del consiglio comunale di Bitonto. È per questo che è stato convocato il consiglio in fretta e furia?».
Il consigliere ha poi espresso le ragioni che l’hanno portato ad esprimere voto contrario al bilancio di previsione: «Penso che a Bitonto non ci sia cura dell’arredo urbano, basta guardare piazza Marconi o piazza della Noce per rendersene conto. Vedere il degrado di certe zone della città è umiliante. Mi sembra che in questo piano di bilancio non vi sia molta omogeneità e convinzione, forse perché, a causa del provvedimento del prefetto, è stato fatto di fretta. Anche l’illuminazione pubblica è carente. C’è gente che attende da mesi delle risposte e che aspetta le nuove linee elettriche che non sono ancora arrivate. Poi non ci sembra che si sia presa molta cura della ristrutturazione del borgo antico. Non abbiamo visto un palazzo restaurato in questi ultimi cinque anni. Così come devo ancora riscontrare problematiche per quanto riguarda il verde urbano. Ci sono alberi, nella villa comunale, che hanno invaso con i loro rami alcuni monumenti e le fontane non funzionano. Insomma non abbiamo visto un’idea strategica per questa città. Quindi io voterò no, ma non è un no fine a se stesso, né contro Abbaticchio. È un no finalizzato a spingere quest’amministrazione a fare meglio e ad ascoltare maggiormente le esigenze della comunità. È un bilancio che non ha un’anima politica».
A questo punto, dopo l’arrivo del consigliere di maggioranza Pasquale Carelli, il provvedimento è stato messo in votazione ed è stato approvato con 13 voti a favore ed uno contrario (Damascelli). Mundo si è allontanato al momento della votazione.