Verso le amministrative

Primo confronto fra i candidati sindaci, focus sulle frazioni

Annarita Cariello
Sannicandro
Ieri il dibattito pubblico a Palombaio su ambiente, servizi e comitati di quartiere
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È una location insolita, quella dell’atrio interno dell’istituto scolastico don Tonino Bello di Palombaio, ad ospitare il primo dibattito pubblico tra i quattro candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative. Michele Abbaticchio, sindaco uscente, Dino Ciminiello, Carmela Rossiello ed Emanuele Sannicandro, su invito del Comitato di Quartiere di Palombaio, si sono confrontati su alcuni dei temi più rilevanti per le frazioni, dalla sicurezza urbana ai servizi fondamentali, dall’autonomia scolastica alla raccolta dei rifiuti, fino a toccare la spinosa questione dei possibili apparentamenti politici, in vista di un ipotetico ballottaggio a due.

Filomena Panzarino e Dinuccio Leonardelli, rispettivamente vice e presidente del Comitato di Quartiere locale, nel segno di «ritrovata unione e collaborazione tra Mariotto e Palombaio», hanno salutato i quattro candidati sindaci e i numerosi consiglieri che si affronteranno alle elezioni dell’11 giugno. I giornalisti Felice De Sario e Domenico Saracino, poi, hanno spiegato le regole del dibattito – 3 minuti per ogni candidato a risposta, più un ulteriore minuto per la replica – aprendo il confronto sul tema più importante per la vivibilità dei residenti delle frazioni: l’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo don Tonino Bello.

Autonomia scolastica della don Tonino Bello

La perdita dell’autonomia, infatti, in vista di un calo del già ridotto numero di iscrizioni per il prossimo anno accademico (parliamo di 575 alunni, a fronte dei 600 richiesti come soglia minima), è uno spauracchio che da anni crea tensione nei genitori e dei docenti delle frazioni, timorosi di perdere la presidenza a Palombaio e, di conseguenza, un’offerta formativa a lungo termine. Sulla questione tutti i candidati si sono dimostrati sensibili ad impegnarsi per garantire il diritto, agli alunni di Mariotto e Palombaio, di frequentare la propria scuola con serenità, senza il timore di veder ridimensionata la propria autonomia e qualità scolastica. Abbaticchio ha affermato di voler continuare nella direzione già intrapresa con il recupero del plesso scolastico, della segreteria e della direzione, nel segno di un’attenzione verso gli alunni delle frazioni. Ciminiello ha assicurato che il Movimento Cinque Stelle si impegnerà a presentare una proposta alla Città Metropolitana contro il dimensionamento dell’istituto, abbattendo la soglia minima per l’autonomia da 600 a 400 unità. Rossiello, da dirigente scolastica, ha manifestato l’intenzione di agire in modo che gli alunni di Mariotto e Palombaio possano godere della presenza del dirigente in loco, simbolo essenziale della stabilità di una scuola, affinchè la don Tonino Bello non si trasformi in una scuola di passaggio per presidi e docenti. Sannicandro, in ultimo, ha confermato il proprio impegno a tutelare i diritti di tutti gli alunni, nel rispetto delle norme, cercando un dialogo e un confronto continuo con i residenti.

Servizi fondamentali per le frazioni

Sulla tematica dei servizi necessari per la vivibilità nelle frazioni, tutti i candidati hanno posto come priorità la dotazione della rete di gas metano, tuttora inesistente a Mariotto e Palombaio. Ciminiello ha però specificato che il suo interesse primario è relazionarsi prima con i residenti, comprendere insieme quale è la modalità migliore anche per le tasche dei cittadini, optando magari per un sistema di impianti a biomassa. La candidata del centrodestra Rossiello ha insistito nel porre, nel nuovo bando finalizzato all’appalto della rete di gas, la metanizzazione delle frazioni, come condicio sine qua non. Sannicandro, parlando in generale di tutti i servizi fondamentali per le frazioni, ha affermato di voler impegnarsi per fare ciò che è possibile, garantendo ai cittadini una verifica ogni 3 o 6 mesi, come avviene in ogni azienda. Infine, Abbaticchio ha specificato che nella convenzione dei Comuni che fanno capo a Bari per l’erogazione di gas metano, nel capitolato specifico, è già stata prevista la dotazione del metano anche nelle frazioni.

Raccolta rifiuti

La prima ad intervenire, sul tema ambientale, è stata la Rossiello che ha parlato di allargamento della raccolta porta a porta anche al resto della città, di impegno civico da parte di tutti i residenti per un miglioramento della raccolta e di una scontistica adeguata alla tipologia promessa. Il candidato di centrosinistra Sannicadro ha puntato il dito contro l’operato dell’amministrazione uscente, rea di lasciare una città sporca, di aver perso tempo con la costituzione ancora non avvenuta della società pubblica Aro (Ambito di Raccolta Ottimale) e con le proroghe all’Azienda Servizi Vari. Abbaticchio ha assicurato che chiunque diventerà sindaco di Bitonto partirà con finanziamenti già concessi per l’allargamento del porta a porta, con la costituzione della Sanb e con un più efficace controllo da parte degli operatori ecologici, in modo da garantire premialità ai residenti. Infine, il candidato dei Cinque Stelle ha parlato di una Bitonto futura a rifiuti zero, con tasse puntuali in base alla quantità di differenziata prodotta e incentivi per il compostaggio domestico.

Comitati di quartieri e sicurezza urbana

Tutti d’accordo, o quasi, sull’impossibilità di conferire, per legge, un’autonomia finanziaria ai comitati di quartiere, pur considerandoli importanti per la collaborazione tra residenti ed amministrazione. Sannicandro ha ipotizzato anche un maggior coinvolgimento di consiglieri e commissioni consiliari, al fine di un miglior funzionamento dei comitati, ancora non del tutto espressi. Abbaticchio ha escluso la possibilità di concedere, da Statuto, un portafoglio ai comitati di quartiere, ma ha proposto di calcolare le entrate provenienti di tributi erogati dai residenti delle frazioni e paragonarle al ritorno economico dei soldi pubblici sul territorio, per vedere quanto il Comune investe su Palombaio e Mariotto. Ciminiello ha portato avanti l’idea programmatica di un bilancio partecipato, mentre Rossiello ha parlato di altre iniziative per assecondare le richieste dei residenti, le stesse che emergono nei comitati, a partite dal recupero del manto stradale e dei cimiteri locali. Per la sicurezza urbana, il sindaco uscente ha preannunciato l’installazione di rallentatori nelle due frazioni per garantire una più sicura viabilità interna, Ciminiello ha proposto di adottare il software keycrime per tipizzare i reati, Rossiello ha affermato con forza la necessità di rendere i residenti sicuri nelle proprie case e nelle campagne, Sannicandro ha ipotizzato un’implementazione della Polizia Municipale locale.

Liason politiche

Infine, per chiudere il dibattito, ai quattro candidati sindaci di Bitonto è stato provocatoriamente chiesto se e con chi ipotizzerebbero un apparentamento politico, in vista di un possibile ballottaggio dopo le elezioni del prossimo 11 giugno. Tutti i candidati hanno espresso convintamente la decisione di voler continuare da soli la corsa verso Palazzo di Città, in coerenza con le opinioni politiche e programmatiche espresse, senza compromessi o accordi di parte.

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venerdì 19 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:38)

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