Campagna elettorale

«Continuiamo a fare della cultura il nostro punto di forza». Ieri terzultimo comizio di Abbaticchio

Mariagrazia Lamonaca
Il comizio in piazza Cavour
Cultura e promozione turistica della città gli argomenti trattati ieri dal primo cittadino, insieme al giornalista barese Giancarlo Visitilli
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Si è parlato di cultura e promozione turistica della città durante il terzultimo comizio della coalizione del candidato sindaco Michele Abbaticchio, ieri in piazza Cavour. Per farlo il sindaco uscente ha invitato il giornalista, scrittore e docente di Lettere Giancarlo Visitilli, firma de “la Repubblica” di Bari e ideatore del festival di cinema e letteratura “Del Racconto, il Film”, che ha luogo ogni anno nei castelli della Puglia. Visitilli ha voluto lasciare la sua testimonianza a proposito della rinascita culturale di cui, a suo avviso, Bitonto è stata protagonista negli ultimi anni. «Stamattina – ha raccontato – mi sono chiesto “perché venire a Bitonto su questo palco?”. L’ultima volta che ci ho messo la faccia è stato insieme ad una persona che, poco importa per chi o cosa sia candidata, è sinonimo di credibilità. Quindi sono tornato per delle persone che credo siano brave persone e questo lo dico da giornalista, perché non da ora abbiamo iniziato a raccontare della rinascita culturale di Bitonto, ma almeno tre anni fa».

«Voglio portarvi la mia testimonianza – ha continuato Visitilli – sul rapporto che ho stretto con questa città. Solo sei settimane fa, nella mia cooperativa che si chiama “I bambini di Truffault”, abbiamo ricevuto due bambini di Bitonto abusati sessualmente. Sapete cosa fa la differenza di un’amministrazione? Quando vai in tribunale, in quanto responsabile di una cooperativa, e ti si affidano i bambini e dinanzi a te c’è un responsabile di quel Comune. Bitonto ha un servizio sociale che funziona. Ma sapete cos’altro fa la differenza in questa città? Andare nelle scuole e sentire i bambini che ti parlano di progetti sociali e culturali. Ho sentito parlare del sindaco gli studenti di scuola elementare come di scuola superiore. E ne parlavano come di quello che gli ha rivoluzionato la vita. Ecco perché – ha concluso – credo che non sia possibile non rivotare Michele Abbaticchio. Se un politico riesce ad arrivare ai bambini, deve avere qualcosa di speciale».

Michele Abbaticchio ha sempre considerato il risveglio culturale della città come il punto di forza della sua amministrazione. Questo perché, a suo parere, il moltiplicarsi degli eventi culturali ha comportato una ricaduta importante sulla città dal punto di vista economico, turistico e sociale.

«Abbiamo voluto invitare Visitilli – ha spiegato Abbaticchio – perché lo consideriamo uno degli stakeholder del sistema culturale della Puglia. Giancarlo ha già portato il suo festival di cinema e cultura a Bitonto, negli ultimi tre anni. Noi abbiamo il grande sogno di rendere Bitonto la capitale italiana della cultura 2020. Da qualche giorno questo sogno ci sembra più vicino perché la candidatura della nostra città è stata accettata e adesso concorre per questo titolo con soli 46 Comuni in tutta Italia. Questo sogno, oltre alla vincita di un milione di euro di investimenti in attività culturali, porterebbe anche una grande visibilità per la città e creerebbe un’industria culturale che porta occupazione, economia e grandi ricadute sociali».

«In Puglia, oltre a Bitonto – ha continuato Abbaticchio – ci sono altre sei città che si sono candidate, ma la Gazzetta del Mezzogiorno ha deciso di dare un segnale di attenzione proprio sulla nostra città. Questo perché Bitonto è il Comune che dal 2012 alla fine del 2016, secondo l’osservatorio regionale del turismo, ha registrato il maggiore picco di affluenza turistica, con un aumento del turismo pari al 223%. Solo nell’ultimo anno registrato, il 2016, il 40% in più rispetto all’anno precedente».

«Non so chi vincerà queste elezioni, ma chiunque verrà dopo di noi si dovrà misurare su una filiera economica nuova. Il panorama da esplorare tra Matera 2019, i sistemi turistici integrati, la nuova programmazione dei fondi europei che sta partendo, sarà vastissimo. Quindi – ha concluso il sindaco uscente – abbiamo voluto parlare di cultura durante questo comizio, non perché lo riteniamo il punto di forza di questa amministrazione ma perché è diventata un punto di forza di questa città».

mercoledì 7 Giugno 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:28)

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