Politica

L’ultimo comizio. Ieri appello al voto dei quattro candidati sindaco

La Redazione
L'ultimo comizio di Michele Abbaticchio
In piazza Moro si è chiusa la campagna elettorale di Abbaticchio, Sannicandro e Rossiello. Ciminiello ha scelto piazza Cavour
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Il canto del cigno di questa lunga campagna elettorale per le amministrative sono stati i comizi finali che hanno avuto luogo ieri sera in piazza Aldo Moro, da sempre teatro degli appelli al voto a Bitonto. Il Movimento 5 stelle ha preferito invece la location di piazza Cavour, senza palco.

Ecco gli ultimi comizi, nell’ordine, dei candidati sindaci Michele Abbaticchio, Emanuele Sannicandro, Carmela Rossiello e Dino Ciminiello.


Michele Abbaticchio

«Cinque anni fa avevamo paura. Paura di non essere all’altezza. Eravamo la città con la Galleria nazionale Devanna, con il Torrione Angioino, con una delle cattedrali più belle della Puglia, eppure non ci sentivamo all’altezza. Avevamo paura di andare in giro nelle strade e nelle piazze e i nostri ragazzi avevano perso la speranza e non avevano quasi il coraggio di dire che erano di Bitonto. Molti si sono vergognati della propria città. Cinque anni fa abbiamo lanciato lo slogan “Liberiamo Bitonto” per liberarla dalla paura e da quel senso di oppressione. Non credevamo di vincere, volevamo semplicemente rappresentare la voce di una generazione che era stata messa da parte. Ma quando vincemmo quella campagna elettorale io ebbi un’altra paura: quella di deludere tutti quanti, tutti quei ragazzi che in mezzo alle strade festeggiavano la vittoria dell’outsider. Ma noi abbiamo dato fiducia, perché quello che la politica oggi deve dare è la fiducia. Non si deve più parlare di numeri perché questo tipo di politica non ispira fiducia. Perciò abbiamo avvertito una grande responsabilità» ha dichiarato Michele Abbaticchio.

«Oggi, dopo cinque anni – ha continuato – posso dire che è stato bello vedere tante persone chen hanno voluto credere in un progetto e a crederci sempre di più. Ho ncercato il più possibile di essere presente su facebook, per la strada nproprio perché non volevo deludere nessuna persona che si rivolgeva a nme. Ma oggi possiamo dire che il cambiamento c’è stato. A dimostrarlo cin sono le scuole rimesse a nuovo, il centro antico rinato e l’aumento deln turismo del 223%, come ha riportato l’osservatorio regionale del nturismo. Da Roma ci hanno scelto come sede di Cortili Aperti in Puglia, ninsieme soltanto a Lecce».

Il sindaco uscente ha ricordato altri fiori all’occhiello del suo mandato: «E non ci ha stupito creare un campo di calcetto in via Togliatti dove comparivano scritte minacciose sui muri. Ma noi lo abbiamo fatto comunque e lo abbiamo dato in gestione a cooperative sociali per dare un simbolo di legalità a quel quartiere. Crediamo nell’istruzione, crediamo nel recupero di quei ragazzi che andranno in quel campo o nel Centro Sportivo Polifunzionale o nella Cittadella dei Bambini. La pubblica istruzione e i servizi sociali sono importanti perché servono a recuperare le persone. Ecco perché sono importanti le borse lavoro che abbiamo attivato, ecco perché è importante che i bambini abbiano un’area giochi. Prima non ne avevamo. Adesso ci sono. Oggi abbiamo una promessa diversa da fare. Quel nemico da combattere che si chiamava paura lo stiamo sconfiggendo».


Emanuele Sannicandro

«Abbiamo scritto un programma – ha esordito Emanuele Sannicandroin cui tutti hanno dato il proprio contributo nella Bottega delle Idee». Poi, un cenno al consiglio comunale nullo di ieri mattina: «Era già stato scorretto convocarlo a due giorni dalle elezioni, ma non è comunque servito a niente perché non si è presentato nessun consigliere della maggioranza e non si è approvato il bilancio consuntivo 2016. Senza dimenticare che, leggendo alcune voci in bilancio, si nota come il Comune debba versare all’asp Maria Cristina di Savoia ben 500mila euro, mentre i dipendenti non ricevono lo stipendio da ormai 18 mesi».

Sannicandro è poi entrato nel merito del programma della sua coalizione di centrosinistra, citandone i punti essenziali: «Estensione della raccolta differenziata porta a porta a tutta la città con premialità ai cittadini, compostaggio ed isole ecologiche per risanare luoghi oggi adibiti a discariche abusive; riforma della pubblica amministrazione aumentando la competenza negli uffici; piano di coordinamento delle forze dell’ordine; sicurezza come priorità in città e tra le strade di campagna; creazione di un biodistretto che miri a valorizzare l’agricoltura locale; sistema di interventi per inclusioni atti a combattere la dispersione scolastica; lotta alla microcriminalità anche attraverso la disposizione di luoghi di studio e gioco per bambini; vera disamina su problemi di disabilità; centro polivalente di aggregazione per anziani e centro di ascolto antiviolenza per le donne; maggiore decoro urbano».

«Non fate decidere ad altri le sorti della città. Io mi impegno a fare solo il sindaco per cinque anni, senza altri incarichi». ha concluso Sannicandro.

Carmela Rossiello

Ci hanno pensato Domenico Damascelli e l’onorevole Renata Polverini ad introdurre l’appello al voto per la coalizione di centrodestra che sostiente Carmela Rossiello sindaco. Sul palco anche Rossanna di Lorenzo, coordinatrice cittadina di Rivoluzione Cristiana, che appoggia la candidatura insieme a Forza Italia.

«Abbaticchio – ha contestato il consigliere regionale di Forza Italia – non ha rispettato un solo punto del programma presentato nel 2012: dov’è la sicurezza promessa in città, nelle frazioni e in campagna? E parliamo del centro antico: gli imprenditori che hanno aperto attività hanno dovuto contare solo sulle proprie forze, non c’è stato alcun incentivo. E poi i monumenti in abbandono: il caso della Galleria Devanna, il palazzo Sant’Agostino in “gestione” ai topi, le periferie sempre abbandonate e nessuna pista ciclabile nelle frazioni, nessuna rete di aziende agricole creata».

Accorato l’appello della Polverini: «Questa è una stagione di traditori! Carmela (Rossiello) ha Bitonto nel cuore e nel sangue. E ricordatevi che prima delle piste ciclabili, bisogna pensare al lavoro, ai servizi sociali e al lavoro per i giovani. C’è bisogno del ritorno della politica e a Bitonto è possibile fare un miracolo!».

«Siamo una coalizione con netti con netti concetti politici e ideologici – ha urlato Carmela Rossiello ideali per rilanciare Bitonto partendo dalle fragilità. I servizi sociali vanno al primo posto, non si possono tagliare più di 500mila euro per questo settore. Abbaticchio ha fatto solo false promesse, l’ultima agli ambulanti: sarà impossibile portare il mercato nel centro della città. E poi non si è mai schierato apertamente contro la malavita. Ha solamente paralizzato l’apparato amministrativo accentrando tante deleghe: ha voluto essere un uomo solo al comando».

Dino Ciminiello

È stato l’onorevole bitontino Francesco Cariello ad introdurre l’ultimo comizio dei 5 stelle: «Con pochi mezzi e poche risorse riusciamo a tener testa alla classe politica di questo Paese. Ma noi lo facciamo con dedizione e con l’entusiasmo giusto. Non abbiamo bisogno di grandi numeri né di poteri forti. Non abbiamo bisogno di palchi. Abbiamo solo bisogno di credere in quello che stiamo facendo e di persone che vogliono partecipare al nostro progetto. Non vi chiediamo voti. Domenica andate a votare con coscienza ed evitando di farvi comprare la dignità».

«Sono emozionato nel vedere tutta una squadra a 5 stelle che ci sta mettendo la faccia. Tutte queste persone stanno offrendo il loro tempo per questo progetto. Abbiamo sacrificato domeniche ad ascoltarci, a guardarci in faccia, a studiare, a litigare, perché avevamo un unico obiettivo: darci e darvi l’opportunità di cambiare. Ve lo abbiamo dimostrato durante la nostra campagna elettorale. Ci siamo autotassati, abbiamo fatto pizze di autofinanziamento, non abbiamo avuto lobby o poteri forti dietro di noi a finanziare la nostra campagna elettorale. Per cui non ci sarà nessuno dopo che ci chiederà un rendiconto. E con questo stesso modello vogliamo gestire la macchina amministrativa» ha dichiarato il candidato sindaco Dino Ciminiello.

E ha concluso: «In questi anni gli uomini e le donne del M5s hanno seminato un cambiamento che adesso vogliamo raccogliere. Il rispetto dell’altro, la lealtà e la solidarietà sono i frutti che vogliamo raccogliere. Non è possibile parlare di politiche del welfare e sapere che se non sei un delinquente o una ragazza madre non potrai mai avere contributi. Siamo stanchi di vedere atteggiamenti di illegalità. Votare il M5S è sì votare un programma. Ma il programma e le promesse le fanno tutti. Votando il Movimento 5 stelle, invece, votate delle persone come voi, che hanno come unico obiettivo il bene della città»

sabato 10 Giugno 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:26)

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