Politica

Rifiuti, Damascelli: «Legambiente boccia la Puglia, quale strategia di Emiliano?»

La Redazione
Comuni Ricicloni
Secondo il rapporto Comuni Ricicloni, nessuna amministrazione pugliese è riuscita a ridurre la produzione di secco indifferenziato che finisce in discarica
scrivi un commento 2

In Italia crescono i Comuni Rifiuti free che, oltre ad essere ricicloni, hanno deciso di puntare sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento (sono ben 525, contro i 356 dello scorso anno) e aumenta il numero dei Comuni che superano il 65% di raccolta differenziata e producono meno di 75 chilogrammi annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato (pari appena al 7% del totale nazionale).

La Puglia, invece, per la gestione dei rifiuti è ferma al palo. Nella nostra regione, sebbene vi siano Comuni ricicloni che superano l’obiettivo di legge per la raccolta differenziata e nonostante aumentino quelli che hanno avviato sistemi innovativi puntando sul porta a porta, nessuna amministrazione è riuscita a ridurre la produzione di secco indifferenziato che, non essendo avviato a smaltimento, finisce ancora oggi in discarica. È quanto emerge dal rapporto nazionale Comuni Ricicloni 2016 di Legambiente presentato a Roma.

“Il rapporto di Legambiente boccia la Puglia, esclusa dalla lista delle Regioni italiane per l’esiguità degli obiettivi raggiunti sul fronte della raccolta differenziata. In effetti, i mesi passano e a noi pugliesi sfugge quale sia (ammesso che esista) la strategia della Giunta regionale anche su questo fronte”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.

“Emiliano – aggiunge – continua a sbandierare lo slogan Zero Rifiuti rifiuti, ma la Puglia si classifica all’ultimo posto in Italia per capacità di attuare la raccolta differenziata e di ridurre il secco residuo, incrementando le quantità di rifiuti nei siti a cielo aperto. Oggi arriva anche la procedura d’infrazione dell’Unione Europea per la mancata chiusura o bonifica delle discariche e sulla differenziata, nonostante i proclami, siamo all’anno zero. Il tutto contravvenendo anche agli indirizzi comunitari e al trend seguito dalla maggior parte dei Paesi europei: zero discariche”.

“Quindi – prosegue Damascelli – oltre ai pregiudizi ideologici che frenano le scelte, da parte del governo Emiliano non vediamo passi effettivi per attuare quella che proclama essere la sua linea in tema ambientale”.

“Nel frattempo la Puglia paga il prezzo di costosi trasferimenti in altre regioni dei rifiuti ed anche Legambiente sfodera il cartellino rosso. Due anni e mezzo di governo? Soltanto la costituzione di una nuova agenzia regionale, ma per il resto un grande niente di fatto” conclude la nota.

venerdì 23 Giugno 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:19)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti