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Ferlive, «Il Comune revochi i provvedimenti di Via rilasciati dalla Città metropolitana»

La Redazione
Discarica di materiali ferrosi
Sinistra Italiana torna sulla vicenda della discarica di materiali ferrosi e rifiuti industriali che si vorrebbe realizzare nell'ex cava in contrada Colaianni
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“Apprendiamo con sgomento che per il nostro sindaco la Valutazione di Impatto Ambientale è una «autorizzazione generica» e non il documento principale a cui tutti gli organi preposti al rilascio delle autorizzazione devono attenersi. È lo stesso sindaco che in un recente passato ha accusato le forze politiche contrapposte di attacchi personali fondati sul nulla? Esiste forse nella nostra città il reato di lesa maestà per cui il primo cittadino puó apostrofare un partito politico reo di voler portare all’attenzione della comunità un rischio ambientale così grande?”. Così Sinistra Italiana, in un nuovo comunicato stampa sulla vicenda dell’autorizzazione a realizzare una discarica di materiali ferrosi e rifiuti industriali nell’ex cava in contrada Colaianni, in piena zona agricola alle porte di Palombaio. Discarica per la quale la Città metropolitana di Bari, il 14 giugno scorso, ha concesso la proroga del termine di efficacia della Via.

Dopo aver lanciato l’allarme con una nota dieci giorni fa, Si Bitonto torna sulla questione accusando Abbaticchio di voler minimizzare: “Vigliacchi, secondo il sindaco, sono i cittadini che temono una ulteriore devastazione del proprio territorio con la realizzazione di una discarica! Vergognoso, invece, è minimizzare il rilascio di una proroga della Valutazione di Impatto Ambientale definendo tale provvedimento amministrativo «autorizzazione generica finalizzata alla caratterizzazione di un’area». E ancora più vergognoso se tale asserzione viene da chi dovrebbe conoscere le norme ambientali in quanto tutore del territorio che si accinge a governare, in materia di salubrità dell’ambiente, tutela della salute pubblica, tutela dall’inquinamento delle acque, tutela dalle emissioni in atmosfera”.

“Sindaco – continua Sinistra Italiana – con il giudizio di compatibilità ambientale (Via) si decide se in una certa area la discarica o un impianto per il trattamento dei rifiuti può o non può essere realizzato. La Via, secondo il Testo Unico Ambientale, è l’unico procedimento amministrativo in cui si valuta la «alternativa zero», ovvero la non realizzazione della discarica o dell’impianto. Con lo studio della cosiddetta «opzione zero» si indicano le ragioni della scelta effettuata per renderla trasparente ed evitare interventi che causino sacrifici ambientali superiori a quelli necessari a soddisfare l’interesse sotteso all’iniziativa del privato che vuole realizzare l’impianto. Sindaco, la Valutazione di Impatto Ambientale è provvedimento gerarchicamente superiore a quello di una autorizzazione integrata ambientale (Aia). La valutazione negativa di impatto ambientale condiziona negativamente il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, ovvero un impianto non compatibile con l’ambiente non può ottenere le autorizzazioni necessarie per il suo funzionamento”.

“Prima di minimizzare il rilascio del rinnovo della VIA – si legge nella nota – occorre soffermarsi sul fatto che la Ferlive ha ottenuto dalla Città Metropolitana due giudizi positivi di compatibilità ambientale. A tal proposito, ci si chiede, non sarebbe stato il caso di interessare il legale che ha seguito il ricorso al Tar per una immediata consulenza? Sindaco, com’è possibile asserire «la nostra posizione non cambia, così come non è cambiata quella della Città metropolitana»? Si lascia ogni eventuale decisione al Consiglio di Stato? I cittadini di Bitonto debbono correre il rischio che sia la giustizia amministrativa a decidere se è possibile o meno realizzare in località Colaianni la discarica della Ferlive? Signor sindaco ci ascolti! I provvedimenti di Via rilasciati dalla Città metropolitana vanno revocati in autotutela per le stesse motivazioni riportate nel diniego dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. La Giunta comunale di Bitonto, con atto n. 48 del 13 marzo 2013, esprimeva parere urbanistico contrario alla realizzazione della discarica“.

“Signor sindaco ci spieghi: il parere urbanistico del Comune di Bitonto, secondo quanto riportato nel provvedimento di Via positiva del 2011, doveva essere vincolante ai fini del rilascio dell’Aia; perché nel provvedimento di rinnovo della Via del 2017 tale parere negativo non è stato considerato per il diniego del rinnovo della medesima Via? Sindaco, perché, anziché dare del vigliacco al cittadino turbato da tanta incertezza, non ha chiesto chiarimenti in tal senso alla Città metropolitana?” chiede Si.

“Sinistra Italiana di Bitonto è del parere, invece, che la sua posizione debba assolutamente cambiare, perché spetta a lei promuovere anche azioni giuridico amministrative al fine di scongiurare definitivamente la realizzazione di tale mostro ambientale. Nel caso, invece, la posizione del sindaco e della sua amministrazione non dovesse cambiare, come noi cittadini di Bitonto ci aspettiamo che cambi, si avrà la consapevolezza che la minimizzazione degli effetti di una Valutazione di Impatto Ambientale positiva è frutto dello scarso interesse degli aspetti connessi con la realizzazione di una nuova discarica per rifiuti speciali di 2 milioni di metri cubi, in cui verranno conferiti rifiuti provenienti anche da fuori regione. Avremo allora individuato i potenziali corresponsabili dello scempio che si potrebbe perpetrare ai danni del nostro territorio nel caso in cui la giustizia amministrativa decida in favore della Ferlive” conclude la nota.

martedì 27 Giugno 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:18)

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