Da Palazzo Gentile

Consiglio comunale, approvato il bilancio consolidato

Annarita Cariello e Tommaso Cataldi
L'assessore Nacci relazione sul bilancio consolidato
La maggioranza ha dato l'ok al provvedimento, nonostante una perdita d'esercizio di oltre 9 milioni di euro risalenti al 2016
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Con oltre un’ora di ritardo rispetto all’orario di convocazione,ni 22 consiglieri comunali presenti ieri mattina hanno dato avvio ai lavori pernl’approvazione del bilancio consolidato, come previsto nell’ordine del giorno.

Domenico Nacci,nassessore al bilancio, in apertura della seduta ha relazionato sulnprovvedimento: «Il bilancio consolidato è una novità imposta dal decretonlegislativo del 2011. Il comune di Bitonto lo approva per la prima voltanquest’anno perché, non essendo Comune sperimentatore, ha potuto rinviarnenl’approvazione». E ha continuato: «Questo provvedimento serve a darenuna visione chiara e complessiva del gruppo di amministrazione locale.nPropedeutici all’atto sono stati i controlli delle società partecipate e l’individuazionendel perimetro di consolidamento in cui fare rientrare le società rilevanti. Connquesto criterio, nel bilancio consolidato sono state incluse le società AziendanServizi Vari e Servizio Ambientali Nord Barese, il primo per rilevanza, ilnsecondo per importanza strategica. Il risultatoneconomico che è emerso dell’esercizio 2016 è negativo, essendoci poco più di 9nmilioni di euro in meno. È un risultato che, sicuramente, va attenzionato ennecessariamente migliorato», ha concluso l’assessore.

Alla richiesta del capogruppo di Insieme per la Città, Michele Daucelli, di spiegare nelndettaglio le voci che compongono il bilancio consolidato, Nacci ha tuttavianrisposto di non poter entrare nel merito dei dati analizzati ed elaborati dainfunzionari degli uffici, ma di poter solo spiegare che il bilancio è statonorganizzato fondendo il rendiconto di gestione 2016 del Comune, approvato dalnconsiglio comunale il 5 settembre scorso, e i bilanci delle due societànpartecipate, Asv e Sanb.

Il botta e risposta tra il nuovo assessore alle finanze e quellondella giunta precedente è stato interrotto dal consigliere Cosimo Bonasia (Insieme per la Città) che ha cercato di riportarenla conversazione ad un livello più sereno, reiterando all’assessore Nacci lanrichiesta di una più precisa e non generica analisi del bilancio, a beneficiondi tutta la massima assise.

A questo punto, il sindaco Michele Abbaticchio ha proposto di mettere ai voti un metodo di prosecuzione dei lavori che fosse condiviso da tutti. Non si è fatta attendere la risposta del consigliere comunale Emanuele Sannicandro (Ipc), secondo il quale «nell’ultimo mese, il consiglio comunale è stato sempre convocato con urgenza e dopo la conferenza dei capigruppo dello scorso lunedì, i consiglieri non sono potuti entrare nel merito delle voci di bilancio. Se ritenete che ogni qualvolta si è in difficoltà si debba chiedere il voto, allora siete liberi di farlo».

È intervenuto quindi Christian Farella (Direzione Bitonto) chiedendo «5 minuti di sospensione per disciplinare meglio il prosieguo dei lavori, visto che l’evoluzione dei lavori sta portando a delle criticità».

Tuttavia i responsabili dei servizi patrimonio e ragioneria Tiziana Conte e Nadia Palmieri hanno cercato di andare incontro alle esigenze del consigliere Daucelli, che aveva chiesto lumi su alcune voci specifiche del bilancio. Allora ha preso la parola Francesco Brandi (Città Democratica): «Siamo fuori da un discorso regolamentare: tutti abbiamo diritto a delle risposte ma le domande poste devono avere un senso».

Questa affermazione ha acceso i toni tra Brandi e alcuni consiglieri di minoranza, fino alla presa di posizione del consigliere Cosimo Bonasia: «Temo ci sia più di un presidente del consiglio perché sembra siano altri a guidare questo consesso. Chiedo pertanto la sospensione dei lavori per ristabilire i criteri, altrimenti abbandoneremo l’aula». Il presidente Vito Antonio Labianca, per riportare la serenità nella discussione, ha deciso di sospendere la seduta per 5 minuti.

Ma solo dopo 50 minuti di sospensione il consiglio comunale ha ripreso i lavori con l’intervento di Dino Ciminiello (M5S): «Sono preoccupato per i 9 milioni di euro in meno nel bilancio consolidato. E chiedo se possiamo affidare in casa la riscossione coattiva dei crediti derivanti da cittadini morosi: paghiamo un’azienda di recupero crediti 290mila euro l’anno mentre in altri comuni, come ad esempio Taranto, la somma per lo stesso servizio è appena 40mila euro».

È il segretario generale Salvatore Bonasia a rispondere al pentastellato: «Un conto è una gara comunitaria per molti servizi, un conto ne è un’altra con pochi servizi: confondere le idee paragonando atti di diverso contenuto è sbagliato. Poiché il nostro comune è segnato dalla precedente gestione Cerin, non bisogna generalizzare e nessuno deve mettere in dubbio il corretto espletamento della gara».

A nuove spiegazioni di Ciminiello circa un «possibile danno arrecato ai cittadini», è intervenuto allora il sindaco Abbaticchio che ha precisato che l’amministrazione sta valutando «di incrementare la riscossione perché dobbiamo necessariamente rinforzare questa azione con l’ausilio dell’Agenzia delle entrate». Il primo cittadino ha spiegato che «ciò deriva da un’esperienza di internalizzazione durata tre anni. Abbiamo quindi valutato il livello di performance delle aziende che possono poi essere valutate nelle sedi competenti: non ha alcun senso sparare cifre. Se dovessi valutare se sono molti o pochi i soldi dati all’azienda, ho bisogno di vedere le carte. Va indubbiamente incrementata la capacità di riscossione e, a tal proposito, l’assessore Nacci ha risposto che valuteremo il tutto con l’Agenzia delle entrate. Alla domanda posta da Ciminiello deve rispondere la responsabile dell’ufficio tributi, che è l’unica persona in grado di fornire risposte in modo approfondito».

È continuato il botta e risposta con Ciminiello, il quale ha chiesto i motivi per i quali il Comune non avesse partecipato alla rottamazione delle cartelle esattoriali. La risposta al quesito del pentastellato è arrivata puntuale dall’assessore Nacci: «Evidentemente la precedente amministrazione non aveva ritenuto opportuno andare incontro ai morosi. Dobbiamo pensare a come non perdere crediti, migliorare e non avere più disavanzi».

L’ultimo intervento è stato di Carmela Rossiello (Fi): «La mia preoccupazione è legata al negativo della gestione economica: se non si è stati in grado di gestire l’ordinario, il discorso si riversa sull’equilibrio economico-finanziario. Il rischio è che l’ente in futuro non sarà in grado di gestire i servizi e pagare gli stipendi».

Nonostante le perplessità e i dubbi, il provvedimento è stato approvato dalla maggioranza dei consiglieri presenti.

sabato 30 Settembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:36)

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