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Consiglio comunale, parte 1: eletti i componenti delle commissioni. Ma la Sanb fa sempre capolino

Tommaso Cataldi
Il Consiglio comunale
Eletti anche i componenti delle cinque commissioni consiliari permanenti
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Con la solita ora “accademica” di ritardo, ha preso il via ieri il consiglio comunale, convocato dal presidente Vito Antonio Labianca per discutere dei quattro punti posti all’ordine del giorno.

Si è subito cominciato con l’elezione dei componenti delle 5 commissioni consiliari permanenti.

I Commissione Personale, Pari opportunità, Decentramento e frazioni, Istituti di partecipazione alla vita amministrativa, Contratti ed appalti, Contenzioso, Servizi demografici, Relazioni con gli altri Enti Locali e con l’Unione Europea

Maggioranza: Saracino, Lacetera, Castellano

Opposizione: Sannicandro, Rucci

II CommissioneFinanza, Programmazione economica, Bilancio, Patrimonio, Industria, Artigianato, Agricoltura, Commercio, Problematiche del lavoro e della formazione, Polizia rurale

Maggioranza: Milo Milo, Maiorano, Santoruvo

Opposizione: Ciminiello, Daucelli

III Commissione – Urbanistica, Lavori pubblici, Viabilità e gestione del traffico, Arredo urbano, Polizia urbana e Controllo del territorio

Maggioranza: Putignano, Brandi, Fiore

Opposizione: Bonasia Gaetano, Bonasia Cosimo

IV Commissione – Cultura, Pubblica istruzione, Beni culturali ed artistici, Tempo libero, Sport, Turismo, Promozione dell’immagine, Assistenza, Servizi sociali e Volontariato

Maggioranza: Avellis, Saracino, Fioriello

Opposizione: Vaccaro, Rossiello

V Commissione – Ambiente e verde pubblico, Igiene e sanità, Aziende speciali, Politiche ospedaliere, Istituti ed interventi di interazione con le ASL, Mattatoio, Cimitero, Annona, Fiere e mercati, Sicurezza sociale

Maggioranza: Abbatantuono, Maiorano, Incantalupo

Opposizione: Bonasia Gaetano, Bonasia Cosimo

Per quanto riguarda invece la Commissione Controllo e garanzia, sono stati proposti per la maggioranza i consiglieri Fiore, Farella e Fioriello mentre per l’opposizione Sannicandro e Scauro: i cinque sono stati votati ed eletti all’unanimità dai presenti.

Prima di passare al secondo punto all’ordine del giorno, Emanuele Sannicandro (Ipc) chiede la parola per leggere all’assise il verbale di riunione dell’Aro del 6 ottobre scorso, nel quale si evince che la ricapitalizzazione della Sanb è stata deliberata dai consigli comunali di Corato, Terlizzi e Ruvo, ma non ancora da Bitonto e Molfetta. Il commissario Grandaliano invita quindi i cinque comuni soci dell’Aro a seguire un cronoprogramma ben delineato: entro il 31 ottobre i comuni devono aggiornare il piano industriale mentre entro il 13 novembre i comuni devono assumere una decisione unanime sulla Sanb e, in assenza di un percorso condiviso, si procederà all’affidamento con gara per l’individuazione di un gestore.

«Eravamo preoccupati e ci siamo documentati – conclude Sannicandro –, eravate perfettamente a conoscenza del cronoprogramma dell’Aro. Non sarà più possibile avere l’Asv così come la intendiamo oggi: o ci sarà l’Asv o ci sarà la Sanb».

Subito s’innesca una discussione tra Michele Daucelli (Ipc) e il sindaco Abbaticchio ma spenta sul nascere dal primo cittadino: «Dovevamo considerare la situazione di fatto che era in essere: se la Sanb continuerà col servizio dei rifiuti, l’Asv deve continuare il suo percorso».

Sannicandro chiede pertanto, ricevendo parere favorevole, che sia anticipato il quarto punto all’ordine del giorno (aggiuntivo), ossia l’approvazione delle linee programmatiche del mandato amministrativo 2017-2022.

È allora il sindaco Abbaticchio a relazionare in maniera approfondita sul programma che sarà espletato dalla squadra di governo nel prossimo quinquennio. «La politica del bene comune è condizionata dalla continuità espressa nei cinque anni precedenti e dall’analisi di fattori economici e sociali che faremo. Le problematiche che interessano le fasce sociali più deboli richiedono l’attuazione di alcuni importanti punti come la riappropriazione di strade e piazze con interventi specifici per non far rimanere nessuno indietro. Abbiamo tenuto conto di creare un centro polifunzionale per gli anziani ed è in programma l’inaugurazione di un centro antiviolenza per le donne, così come aiuteremo i diversamente abili e le persone affette da autismo. Passando al capitolo cultura, la candidatura a capitale italiana della cultura, oltre ad un prestigio se riuscissimo ad entrare tra le dieci città finaliste, serve soprattutto per arrivare una leva culturale in tutte le sue forme. Una di queste può essere un centro tecnologico per l’innovazione e la ricerca scientifica, da attuare in collaborazione col Politecnico. L’obiettivo trasversale e generale è quindi far arrivare la cultura alle fasce più deboli, che non hanno nell’istruzione un punto cardine del loro percorso di vita, facendola diventare una priorità. Faremo quindi in modo di utilizzare il front office dei servizi sociali per avvicinare queste persone. Altra criticità da superare è l’abbattimento delle barriere architettoniche per facilitare l’insediamento dei più deboli. La polizia municipale potrà essere aiutata da strumenti tecnologici (come ad esempio videocamere per lo street control) come una delle opere di riqualificazione delle periferie. Abbiamo sottoscritto contratti Red per destinare personale alla custodia degli spazi verdi. Sempre in tema sicurezza, i beni confiscati alle mafie saranno affidati ad associazioni e l’ex tribunale accoglierà molteplici esigenze richieste dai ragazzi. Occasione di ricaduta occupazionale sarà poi il potenziamento dello sportello Informagiovani. Abbiamo dato attenzione anche all’agricoltura rifacendo il manto stradale di quattro/cinque arterie rurali. La manutenzione delle artiere urbane interesserà anche Palombaio e Mariotto, che diverranno aree di sosta per i percorsi di ciclovia, il tutto in collaborazione con i Gal. Continueremo con la programmazione del Pug e, con fondi comunali, effettueremo interventi indispensabili per aree cimiteriali e raccolta differenziata».

È Daucelli il primo a commentare la lunga disamina di Abbaticchio: «Ci auguriamo che le linee programmatiche siano rispettate ma vorrei qualche chiarimento nel settore economico: cosa s’intende per Apea e sviluppo economico?».

Cosimo Bonasia (Ipc) invece preferisce chiedere spiegazioni su parecchi punti delle linee programmatiche di governo: «Da una lettura globale, mi lascia perplesso l’assoluta mancanza di problemi quotidiani e nascondiamo una pochezza dietro frasi complesse. Partendo dall’ex tribunale, va benissimo che sia messo dell’arte e del talento ma potrebbe anche essere la sede dei comitati di quartiere. Poi l’istituto Maria Cristina, con annesso palazzetto, sarebbe utile per implementare la città dello sport. Cosa vogliamo fare del park&ride? Avremmo delle idee per l’area dell’ex scuola De Renzio e per la viabilità di via Burrone. Mi scontro poi quotidianamente con gli uffici, che forse sono preoccupati da altro rispetto a problematiche pubbliche. Non si dice infine niente a proposito delle manutenzione delle strade e del verde pubblico».

Interviene quindi Gaetano Bonasia (Partito Democratico): «Io mi concentro sul capitolo ambientale. Vi invito a farvi un giro nelle campagne perché noterete che sono piene di rifiuti: a tal proposito, penso si debba promuovere maggiormente una sensibilizzazione per la raccolta differenziata. Per quanto riguarda il verde pubblico, l’unico ‘polmone verde’ è la villa comunale ma i mancati controlli alla gestione relativi alla carenza idrica della scorsa estate ha fatto deperire molte piante. Sempre in agricoltura, riscontro un problema atavico di ricambio generazionale: i giovani non investono più in agricoltura a causa della scarsa sicurezza. Dobbiamo resta affianco alle aziende agricole perché gli agricoltori sono sfiduciati».

Antonella Vaccaro (Partito Democratico) interviene su aspetti riguardanti il sociale: «Come stanno provvedendo i servizi sociali al recupero di risorse? Mancano appunti per i disabili. Per non parlare poi delle consulte, che non hanno più un senso e più volte abbiamo chiesto spiegazioni in merito. Bisognerebbe poi rivalutare gli orari di apertura dello sportello Informagiovani perché ad esempio gli universitari non possono accedervi di pomeriggio, così come non sono stati più promossi centri di aggregazione per giovani e una casa delle associazioni. Bisogna infine variare l’impiantistica sportiva, progettando piattaforme per il basket da strada».

L’approvazione delle linee programmatiche del mandato amministrativo 2017-2022 è infine passata con i soli voti della maggioranza. Rossiello e Ciminiello contrari, il resto dell’opposizione si è astenuto.

mercoledì 18 Ottobre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:28)

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