Politica

Piano riordino, Damascelli: «Servizi ridotti e spesa aumentata, il capolavoro del centrosinistra»

La Redazione
Domenico Damascelli
Il consigliere regionale di Forza Italia commenta i risultati dell'audizione del presidente Emiliano in prima Commissione Bilancio
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«I lavori della prima Commissione di oggi (lunedì 20 novembre, ndr) dovevano essere utili a capire quale sia l’impatto economico finanziario del Piano di riordino sul Fondo Sanitario regionale, che fine abbiano fatto i fondi Cipe per l’ edificazione dei nuovi ospedali promessi nei precedenti Piani di riordino ma mai realizzati, come nel caso del Nord Barese, a che punto sia la riconversione dei presidi ospedalieri chiusi con l’impegno di attivare servizi sanitari territoriali, e come siano stati impiegati i fondi europei a disposizione. Purtroppo, dal presidente Emiliano abbiamo ascoltato comunicazioni decisamente preoccupanti sulle nostre osservazioni: nulla sull’impatto finanziario del piano di riordino e sugli sprechi da eliminare, la spesa sanitaria continua incredibilmente ad aumentare». Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, a margine dell’audizione del presidente Michele Emiliano in prima Commissione Bilancio.

«Un atteggiamento – prosegue – che potrebbe far immaginare, sullo sfondo, un eccesso di spesa derivante da questo piano nonostante i numerosi tagli previsti. Tagli di reparti e servizi che, stando a quanto riferito oggi dal presidente-assessore, non esisterebbero! Peccato che, invece, siano tangibili dai cittadini. Così come è evidente, ed è per questo che è grave non conoscere l’impatto del piano ospedaliero, il mancato potenziamento della medicina territoriale: il presidente ha affermato candidamente che sussiste persino il rischio di perdere i fondi non ancora inutilizzati. Un caso di malagestio del tutto inaccettabile».

«Ergo – conclude Damascelli – si tagliano i reparti e si chiudono gli ospedali, ma la spesa sanitaria pare resti invariata (peggio: Emiliano ha detto che tende sempre ad aumentare). E per la medicina del territorio pochi spiccioli, che si sprecano anche con l’assenza di programmazione. Un vero capolavoro del centrosinistra!»

martedì 21 Novembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:04)

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