Politica

Interrogazioni ed interpellanze, fuoco e fiamme in consiglio comunale

Annarita Cariello e Tommaso Cataldi
Giunta Abbaticchio
Asv, Sanb, Asp "Maria Cristina di Savoia", Fer.live e il bando per i consulenti a titolo gratuito sono stati i temi più discussi dall'assise comunale ieri pomeriggio a Palazzo di Città
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Con la canonica ora di ritardo, il consiglio comunale di ieri pomeriggionsi è aperto con l’intervento del presidente Vito Antonio Labianca, che ha invitato la massima assise comunale andare l’esempio alla cittadinanza, sostenendo il progetto di crowfunding, lanciato dal Comitato Feste Patronali, pernrestaurare l’effigie dell’Immacolata dinPorta Baresana.

A seguire, come da ordine del giorno, il consigliere delnmovimento civico Tra la Gente, AngelanSaracino, è stata ufficialmente nominata assessore all’istruzione, innsostituzione del dimissionario VincenzonGesualdo. «La norma prevede l’automatica decadenza danconsigliere comunale, in seguito al l’accettazione del ruolo di assessore,npertanto il consiglio comunale è chiamato a surrogare il consigliere con ilnprimo dei non eletti della lista di non appartenenza, ovvero con Maria Grazia Gesualdo», ha spiegato il segretario generale SalvatorenBonasia.

All’unanimità, l’emiciclo comunale si è dichiarato a favorendella surroga e Maria Grazia Gesualdo, figlia dell’ex assessore al diritto all’istruzione,nha preso posto tra i banchi della maggioranza, accolta dai saluti e daglinauguri di buon lavoro di tutto il consiglio comunale. Tuttavia, Emanuele Sannicandro (Insieme per lanCittà) ha preso la parola per esprimere le considerazioni del proprio partitonpolitico, in merito alle dimissioni “precoci” dell’assessore Gesualdo: «Nonnpossiamo non esprimere dubbi e perplessità, a pochi mesi dalla nascita dellanseconda giunta Abbaticchio, su quanto è accaduto. Avevamo preso atto di unanscelta, quella degli assessori, convinti che fosse dettata da valutazioni dinnatura politica e professionale. Ma dal primo momento si sapeva che ci sarebbenstato un avvicendamento, allora perché questa scelta? É incomprensibile. Sinsapeva da mesi che Gesualdo sarebbe stato un assessore “a tempo determinato”, ansentire i rumors cittadini, dunque non si capisce la decisione di nominarloncomunque in giunta». Il sindaco Michele Abbaticchio ha risposto che «ilnpercorso professionale di Gesualdo richiedeva che lasciasse il suo ruolo dinassessore perchè sono subentrati impegni professionali in altri Enti, ma lonringrazio per il prezioso lavoro svolto».

Di conseguenza, la maggioranza ha votato, a scrutinio segreto,nper la nomina di un consigliere comunale come componente della prima e della quartancommissione, in sostituzione alla Saracino. Come da logica, è stata eletta all’unanimitànla Gesualdo.

Poi, su richiesta reiterata dei consiglieri, si è dato spazionalle interrogazioni e alle interpellanze. Il primo a prendere lanparola è stato Sannicandro, che ha sollecitato l’invio del suo intervento allanCorte dei Conti, al termine della seduta. Citando la legge dello Stato del 15 luglio, numero 444, il consigliere dinminoranza ha spiegato che è una norma che si applica agli organi dinamministrazione attiva e consultiva e di controllo dello stato di enti pubblicine persone giuridiche. È una legge che tratta la questione delle scadenze di mandato, la ricostituzionendegli organi, la proroga di non più di 45 giorni per gli organi decaduti, chenpossono adottare solo atti ordinaria amministrazione e solo quelli urgenti enindifferibili. Gli altri atti adottati nel periodo di proroga sono nulli – secondo questa legge – ed ènnecessario che gli organi amministrativi, il cui mandato è scaduto, debbanonessere ricostituiti. È quanto accaduto all’AziendanServizi Vari, ed in particolare alla nomina ad amministratore unico di Vincenzo Castellano. Sannicandro hanletto il verbale dell’assemblea dell’Asv, nel quale si dichiara che Castellanonsarebbe rimasto in carica comenamministratore dal 1 ottobre 2014 al giugno 2015 (approvazione del bilanciondi esercizio). «Chiedo una spiegazione al fatto che Castellano sia ancora inncarica, come amministratore unico, da oltre 2 anni e mezzo, nonostante il suo mandato sia finito e nonostante il bandonper l’individuazione del nuovo amministratore sia scaduto a marzo 2017», ha concluso l’ex candidatonsindaco. Abbaticchio ha dichiarato di aver preso seriamente la richiesta dinSannicandro ed ha assicurato che la sua risposta sarebbe stata formalizzatanentro i 30 giorni previsti dalla legge, doponche si sarà consultato con i tecnici per poter fornire una risposta precisa. Adnincalzare il primo cittadino è intervenuto anche Michele Daucelli, capogruppo di Insieme per la Città: «L’amministrazionenha già ammesso l’inadempienza e la decadenza dell’amministratore Castellano,ncon la delibera di giunta del 2 novembre scorso, nella quale si citava la leggen175 (che peraltro è del 2016, quindi successiva alla scadenza del mandato dinCastellano) la quale precisava che la legge dello Stato, citata da Sannicandro, eranapplicabile solo alle società in house e non a quelle partecipate, come l’Asv.nTuttavia, sono passati due anni e mezzo da quando l’ amministratore continua ad operare nonnnell’ordinaria amministrazione, ma compiendo atti di straordinarianamministrazione, tipo la stipulazione di mutuo consistente che impegna la cittànper cinque anni. Quindi si deve considerare la “mala gesto” dell’amministratore, perchéné un fatto grave da non sottovalutare». Daucelli ha anche chiestonlumi, poi, sulle consulenze fornite dall’Asv senza bandi di gara, non piùnvisibili sul sito dell’amministrazione trasparenze, e ha voluto sapere lo statondell’arte della Sanb (ServizinAmbientali Nord Barese) e dell’Asp “MarianCristina di Savoia”.

Sull’ultimo quesito, a fornire una risposta soddisfacente ci hanpensato l’assessore al welfare GaetanonDe Palma. L’assessore ha spiegato l’iter compiuto, che ha portato allannomina di una commissione paritetica, formata da 3 consiglieri comunali, e hanrelazionato sui vari incontri tenuti e sulla richiesta di essere ricevuti dallanRegione. Dall’incontro avuto con il settore dei Servizi alla Persona, De Palmanha assicurato l’impegno concreto della Regione a dare una mano al Comune dinBitonto, che ha di fatto l’onere di dare risposte al personale in seno all’Asp.n«A breve, sulla base della pianta organica dell’Asp, si attiverà un tavolondi confronto con l’Asl e l’assessorato al Lavoro per vedere se è ipotizzabilenun ricollocamento presso le Asl del personale che ne ha le competenze. Altrannovità, tra il personale esistente tre unità sono prossime al pensionamento ensi potrebbe in questo modo ridurre la platea dei dipendenti. Per gli altrindipendenti, rimane in piedi la sistemazione con lo strumento di distacco, e ilnricollocamento presso i soggetti che si affacceranno nel futuro a gestire i servizinnel “Maria Cristina”. Per il progetto di financing, si stanno intensificando i contattincon il soggetto interessato a gestire l’Asp, ed è stato chiesto di avanzarenformalmente la richiesta di finanza di progetto».

Anche Cosimo Bonasianha portato le proprie interpellanze all’amministrazione, inerenti innparticolare le criticità dell’ufficionurbanistico, i tempi dilatati per evadere le pratiche edilizie, la confusionennella protocollazione delle pratiche e della validità della piattaforma Egov.nIl consigliere di minoranza, dunque, ha invitato l’assessore al ramo Federica Fiorio «a seguire più danvicino le piccole cose, e non ad essere solo un assessore di scopo». Perplessità anche sull’Asv e sull’appalto preso a Mesagne: «Alcuni mezzi sono stati trasferiti lì, sottraendoli quindi a Bitonto, senza considerare altri due fuori uso: come vengono quindi pulite le strade? Come possiamo sperare che cresca la differenziata? E quando parte il “porta a porta” esteso a tutto il territorio?». E poi, dubbi sulla scuola Anna De Renzioconsiderando che quel suolo lo abbiamo acquisito a patrimonio comunale, volevo capire se ci sono progettualità per quell’area») e sul Park & Ride. A rispondergli è ancora il primo cittadino: «A breve ci sarà un bando a cui candidare l’area della scuola. Mentre il Park & Ride è bloccato, risente di un blocco di destinazione d’uso di cinque anni (risalente all’amministrazione Valla) ma per fine 2018 ci sarà lo svincolo di destinazione ed è stato inserito nel Pums, nel quale ci sono già idee per la rivisitazione dell’area».

A seguire, Bonasia ha spostato l’attenzione sul bando di consulenza gratuito per il monitoraggio delle linee programmatiche di mandato, pubblicato sull’albo pretorio: «Non è un metodo per far rientrare ex amministratori? Forse è in contrasto col principio della pubblica amministrazione circa l’equo compenso». E, a riprova delle sue rimostranze, ha letto un articolo pubblicato ieri dalla Gazzetta del Mezzogiorno, in cui si fa riferimento proprio a Bitonto come esempio di “caporalato” a causa del bando emanato dal sindaco. La replica è arrivata dapprima dal segretario generale Bonasia, che ha precisato che «gli incarichi pubblici nella pubblica amministrazione sono stati legittimati, anche in ambito dirigenziale, grazie al decreto Monti sulla spending review ma con limite di un anno», e poi dallo stesso Abbaticchio: «Prima la pubblica amministrazione era accusata di pagare troppo, oggi a causa della gratuità. Sono state scritte tante imbecillità dall’articolista della Gazzetta perché il caporalato è ben altra cosa ed è sbagliato paragonarlo all’esperienza di un professionista». Senza sosta, Bonasia ha chiesto lumi anche sul controllo del territorio, sulla presenza dei vigili urbani, le deiezioni canine, l’abbandono dei rifiuti.

La parola, dunque, è passata al consigliere del Movimento Cinque Stelle Dino Ciminiello che ha fatto una cronistoria della vicenda riguardante la scontistica della Tari per gli abitanti delle frazioni e del centro storico: «Abbiamo chiesto consistenza del software di pesatura all’Asv e i dipendenti ne hanno dichiarato l’inutilità. Sono stati rimborsati appena 1500 euro di Imu e Tari: un totale fallimento! L’Asv ha i dati dei conferimenti del 2017 ma non sono stati mai presentati perché non richiesti. Poi anche a me ha fatto riflettere il bando di consulenza gratuita. Il monitoraggio dev’essere compito di assessori e consiglieri». Abbaticchio ha respinto duramente le accuse del pentastellato, dichiarando di aver diminuito il numero dei propri collaboratori di staff e di essere stato « inopportunamente corretto e trasparente». I toni accesi che si sono generati durante la discussione hanno costretto il presidente del consiglio Labianca a riprendere Ciminiello ed Abbaticchio e a riportare la calma in aula.

Carmela Rossiello (Forza Italia) ha posto invece in risalto la questione della pericolosità di via Planelli, dal civico 68 in poi, a causa dell’alta velocità e dello stato fisico della piscina comunale («fili elettrici in acqua, fondamenta ‘fragili’»), passando per una «non buona programmazione del Natale, in confronto a ciò che stanno facendo altri comune, come ad esempio Ruvo», fino a toccare le problematiche di Palomabio (esproprio terreno confinante il cimitero, marciapiedi, sicurezza di corso Vittorio Emanuele per elevata velocità e allagamenti di acqua piovana in due tratti, degrado del verde pubblico in piazza Milite Ignoto, l’autonomia scolastica duratura per l’istituto comprensivo “don Tonino Bello”). Rassicurazioni sono arrivate da parte dell’assessore al marketing territoriale Rino Mangini, che ha assicurato una programmazione natalizia ricca di eventi, dal 13 dicembre fino al 7 gennaio, con tre concert di inizio anno, di cui due nelle frazioni, e da parte dell’assessore al welfare De Palma, il quale ha parlato della necessità di trovare risorse per creare nuovi loculi cimiteriali, vista la carenza degli stessi nel camposanto della frazione.

Ancora Palombaio al centro di interrogazioni, questa volta da parte di Antonella Vaccaro (Partito Democratico): «Ci sono rifiuti al campetto comunale di Palombaio, gestiti dall’Asv: chiedo se è prevista una scadenza e una nuova destinazione del campetto. Vorrei poi sapere a che punto sono i lavori per l’edilizia popolare, che è ferma e se ci sono finanziamenti dalla Regione per la distribuzione dei canoni di locazione del 2015». Infine, Sannicandro è intervenuto sulla questione Fer.live, chiedendo informazioni circa il consiglio monotematico richiesto, ed ancora non avvenuto, e l’eventuale interessamento della Città Metropolitana.

Quindi, data la mancanza del numero legale di consiglieri necessaria per il prosieguo dei lavori, il consiglio comunale si è sciolto e i restanti 13 punti da trattare all’ordine del giorno sono stati rinviati.

martedì 12 Dicembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:54)

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