Politica

Nulla di fatto in consiglio comunale. Rinviati i punti all’ordine del giorno

Annarita Cariello
La giunta comunale presente al consiglio del 23 febbraio
La massima assise ha deciso di ritirare il regolamento comunale sulle modalità operative per il controllo a campione delle pratiche edilizie e rimandare la discussione sul Dup, per consentire un maggiore approfondimento
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Con i soliti incomprensibili 60 minuti di ritardo si è tenuta ieri mattina la seduta del consiglio comunale, convocata dal presidente Vito Antonio Labianca, alla presenza di 22 consiglieri di maggioranza ed opposizione.

Prima di procedere alla discussione dei due punti previsti dall’ordine del giorno, il consigliere di Insieme per la Città Emanuele Sannicandro, ha preso la parola per «comunicare alla massima assise comunale una notizia che è giunta ieri (giovedì, ndr) sulla situazione dell’Asp Maria Cristina di Savoia». L’ex candidato sindaco ha spiegato che, «in data 4 gennaio 2018 il consiglio d’amministrazione ha approvato il programma del fabbisogno del personale per il triennio 2017-2019 e rideterminato la dotazione organica, rilevandone le eccedenze». Secondo quanto riferito da Sannicandro, il cda dell’Asp avrebbe deliberato di non assumere nessun nuovo impiegato nei prossimi anni, essendo il fabbisogno del personale attuale limitato ad una sola unità nel settore amministrativo. Di conseguenza, sarebbero 16 i lavoratori in eccedenza, situazione che sarebbe suscettibile di modifica solo in seguito ad un’eventuale attuazione «del piano industriale in fase di realizzazione, di cui noi consiglieri comunali solo oggi apprendiamo l’esistenza», ha rimarcato il consigliere d’opposizione. Ed ha aggiunto: «Nel corso del consiglio comunale monotematico avevamo chiesto le dimissioni del cda per consentire il commissariamento da parte della Regione, come unica possibilità certa per avere la mobilità regionale dei dipendenti, per cui chiedo cosa il consiglio e l’amministrazione ritengono di fare a questo punto?».

Sannicandro, poi, ha fatto riferimento ad una lettera aperta, a firma di Ernesto Chiarantoni, responsabile della cooperativa sociale “Costruiamo Insieme” che sta lavorando per l’accoglienza dei comunitari proprio all’interno dei servizi alla persona dell’Asp “Maria Cristina di Savoia”. «Cooperativa che, a quanto scritto in questa lettera ormai pubblica, perché è stata diffusa in città, avrebbe anticipato i soldi per l’affitto della struttura, i soldi per eseguire i lavori di adeguamento, avrebbe effettuato interventi economici su tutta la struttura, nella convinzione che la cooperativa stessa sarebbe poi stata coinvolta nel processo di recupero dell’Asp», ha precisato il consigliere. Un atteggiamento di costruzione e solidarietà che non avrebbe visto l’appoggio dell’amministrazione, con la quale il responsabile della cooperativa avrebbe perciò deciso di interrompere qualsiasi rapporto di collaborazione, anche in seguito ad altri eventi annessi, specificati nella lettera. Il consigliere, infine, a BitontoLive.it ha esposto i propri dubbi anche in merito alla presunta presenza, nella sede dell’Asp, di ulteriori 10 volontari di servizio civile– a quanto riferito dai dipendenti del Maria Cristina – che presterebbero servizio in una struttura per i servizi alla persona dove ormai da mesi non si svolgono attività di alcun tipo. De Palma, sentito sull’argomento, ha affermato di essere a conoscenza di un progetto di volontariato attivato dall’Asp dal titolo “R_esisto”, ma senza alcun coinvolgimento del Comune. Si tratta di un progetto attivato in autonomia dall’Asp in quanto ente pubblico autonomo.

Alle rimostranze di Sannicandro, sia il presidente Labianca che l’assessore ai servizi sociali Gaetano De Palma hanno risposto di non aver ricevuto alcuna comunicazione di questo tipo e che solo nel corso della seduta hanno appreso della deliberazione del cda. «Autonomamente il cda ha ritenuto di fare questa delibera che finalmente consentirà di valutare la possibilità di collocare parte del personale in altri enti locali o asl locali, per il quale abbiamo già l’impegno della Regione», ha precisato De Palma. Poi il segretario generale Salvatore Bonasia ha aggiunto che, trascorso il periodo di tempo previsto dalla legge, il personale in eccedenza verrà collocato in un elenco regionale dei dipendenti in disponibilità che avranno la precedenza assoluta nel caso di eventuali assunzioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

Quindi, la discussione si è spostata sul primo punto all’ordine del giorno, ovvero l’approvazione del regolamento comunale sulle modalità operative per il controllo a campione delle comunicazioni di inizio lavori asseverate (Cila) e delle segnalazioni certificate di agibilità (Sca).

L’assessore all’urbanistica Federica Fiorio ha illustrato il provvedimento, che «si allinea alle disposizioni regionali e disciplina le modalità di effettuazione dei controlli per renderli più efficaci. Viene stabilito un campione minimo del 20% e il sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica per garantire la massima trasparenza».

Dopo la relazione della Fiorio, il consigliere comunale Cosimo Bonasia (Ipc), pur sposando a pieno la linea dell’amministrazione tesa a controllare l’attività edilizia messa in campo, ha mostrato i propri dubbi su alcuni articoli del regolamento comunale predisposto. Dubbi che hanno indotto il sindaco Michele Abbaticchio ad appoggiare la richiesta di Bonasia di ritirare il punto per consentire un maggiore studio del regolamento, anche con la collaborazione della commissione consiliare competente e dei dirigente del settore, Giuseppe Sangirardi, assente alla seduta, per valutare anche eventuali proposte di emendamento.

Il provvedimento, dunque, è stato ritirato e il presidente Labianca ha preso la parola per chiedere al consiglio di rinviare anche il punto inerente l’approvazione del Documento Unico di Programmazione. «Nell’ultima conferenza con i capi gruppo è emersa l’esigenza da parte di diverse forze politiche di rinviare il provvedimento per approfondire lo studio del Dup, essendo un documento programmatico di carattere generale che costituisce una guida strategica per l’ente. Sono 600 pagine e necessita un approfondimento maggiore», ha spiegato il presidente.

Rimostranze, tuttavia, sono state manifestate sia da Dino Ciminiello (M5S) che da Michele Daucelli (Ipc), preoccupati dei tempi ristretti per l’approvazione del bilancio di previsione – entro il 31 marzo – che deve necessariamente essere anticipato dall’approvazione alle note di aggiornamento e dal Dup. Carmela Rossiello (Fi) si è detta «basita da quanto sta avvenendo, perché siamo qui in consiglio da oltre un’ora, stiamo utilizzando denaro pubblico, abbiamo lasciato i nostri posti di lavoro e non abbiamo approvatoo nemmeno un punto all’odg, sono senza parole».

Con l’appoggio anche del Pd, per bocca del capogruppo Antonella Vaccaro, il provvedimento è stato rinviato con i voti favorevoli dell’intera maggioranza. Contraria l’opposizione, con la sola esclusione del Pd. Astenuto il consigliere Michelangelo Rucci.

sabato 24 Febbraio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:14)

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