Mario Conca ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bari a proposito del progetto dell’impianto di compostaggio Prometeo 2000, da realizzarsi nell’agro di Grumo Appula.
Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla magistratura di approfondire eventuali «criticità» sul caso.
«L’impianto – si legge in un comunicato del consigliere pentastellato – è stato autorizzato nel 2000 per la “produzione di fertilizzanti biologici e trasformazione di prodotti agricoli in compost ed attività florovivaistica in serra”, ed è diventato oggi un impianto industriale e di compostaggio di rifiuti da Forsu (tratterà ben 113.880 t/a), con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) rilasciata dalla Regione Puglia (Det. 3 del 17/01/18. Bollettino Ufficiale n.13 del 25/01/2018)».
Prometeo 2000, spiega Conca, «è ritenuto dagli uffici regionali esistente, nonostante al momento sia sostanzialmente un manufatto metallico parzialmente realizzato e tra l’altro non menzionato nel Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani nell’elenco degli impianti esistenti o previsti»
L’impianto, sottolinea il consigliere dei 5 Stelle, ricade «in una zona di pregio naturalistico sottoposta a tutela comunitaria Sic/Zps, in un’area contigua al Parco nazionale dell’Alta Murgia, oltre che in una zona soggetta a numerosi vincoli ambientali previsti dal Pptr (piano paesaggistico territoriale regionale) come la Rete ecologica regionale e la Fascia di rispetto dai boschi».
«L’impianto inoltre è collocato nei pressi di un deposito esplosivi» prosegue Conca «e vicino alla condotta principale dell’Aqp».
«Il sito – sottolinea ancora il pentastellato – si trova poi vicino a zone abitate, ad una distanza di circa 2 chilometri dalla frazione di Mellitto e a circa 6 chilometri da quella di Quasano, e ancora più vicino ad attività produttive agrosilvopastorali, masserie agrituristiche e percorsi naturalistici-enogastronomici».